BeamNG.drive
Quante volte e in quanti giochi automobilistici capita di avere il più micidiale degli incidenti (compreso di avvitamento mortale all’indietro) e di ritrovare l’auto miracolosamente intatta o con al massimo qualche quasi invisibile graffietto? Se nei titoli di corse arcade, per motivi puramente di gameplay, questo è accettabile, non lo è invece per molti dei più famosi titoli di guida simulativi. Ed è proprio da ciò che nasce il concept di BeamNG.drive: si tratta di un sandbox coi veicoli basato su una precisa e realistica fisica soft-body sviluppata col motore di gioco Torque 3D (gli sviluppatori iniziarono lo sviluppo col CryEngine 3) in grado di riprodurre sul nostro schermo i migliori crash test con lamiere accartocciate e danni meccanici accurati, e che continua a ricevere nuovi contenuti e aggiornamenti; a detta degli sviluppatori, oltre a nuovi veicoli e ambientazioni aggiungeranno anche nuove modalità di gioco come le gare contro l’IA e gli immancabili demolition derby!
UN INCIDENTE TIRA L’ALTRO!
Il nucleo del gioco ruota attorno all’accurata fisica soft-body, in grado di simulare la deformazione di un corpo dopo un qualsiasi impatto in maniera davvero realistica. Per ottenere ciò vengono usati diversi nodi collegati fra loro con dei fasci (in inglese beam, da qui il nome del gioco) che formano così il wireframe, o lo scheletro, del veicolo, la cui posizione viene rapidamente ricalcolata dopo ogni incidente grazie al preciso algoritmo sviluppato appositamente per BeamNG.drive, che applicato al modello tridimensionale dell’oggetto ne modifica la forma così da rendere visibile il danno sulla carrozzeria. Ovviamente, oltre ai danni estetici, vi sono anche i danni meccanici a parti come il cambio, le sospensioni e il motore stesso che causano la rottura del veicolo e l’impossibilità di muoversi anche dopo impatti che a prima vista potrebbero non sembrare gravi, questo perché, come avverrebbe nella realtà, è possibile ad esempio danneggiare l’asse di trasmissione, quindi anche se il motore funziona la potenza non viene trasmessa alle ruote. Per fortuna, a differenza di quanto potrebbe accadere nella vita di tutti i giorni, non sarà necessario chiamare un carro-attrezzi, ma premere ‘CTRL+R’ per far ritornare il veicolo come nuovo, così da trovare nuovi modi per distruggerlo!
Al momento di stesura di questo hands-on i contenuti di gioco non sono ancora moltissimi, ma comunque molto rifiniti, soprattutto per quanto riguarda i veicoli, questi infatti hanno anche una visuale dall’interno in cui è già possibile vedere molti dettagli come le lancette del tachimetro che indicano la velocità, le spie del quadro che si accendono e spengono e perfino l’animazione dei pedali quando si accelera e frena, inoltre ogni aggiornamento aggiunge qualcosa di nuovo o migliora quello già esistente e al prezzo di undici euro – che vi darà anche accesso alla versione finale – risulta già un titolo valido, anche se è presente solo la modalità sandbox; fortunatamente, grazie al pieno supporto delle mod i contenuti creati dagli utenti sono centinaia e continuano ad aumentare e tra nuove auto, ambientazioni e addirittura moto, elicotteri e barche, il divertimento e il tempo da trascorrere giocando è virtualmente infinito. Se non amate o apprezzate i sandbox privi di un obiettivo o di uno scopo (almeno fino ai futuri update) allora è meglio aspettare una versione più aggiornata con nuove modalità, prima di procedere all’eventuale acquisto. Comunque già da ora, grazie a tutta una serie di strumenti che ci permettono di modificare la velocità dal tempo così da vedere uno schianto frontale contro un muro a rallentatore, aumentare e abbassare la gravità ed aggiungere altre auto controllate dall’IA (ancora molto acerba, in grado solo di inseguire o scappare dalla nostra auto, spesso con risultati esilaranti), il divertimento non manca anche se il tutto risulta fine a se stesso.
Il vero punto debole di BeamNG.drive, che ha dalla sua una fisica avanzata e una piacevole resa visiva delle diverse ambientazioni, è l’esosa richiesta di risorse hardware necessaria a far girare il titolo in tutto il suo splendore, non è infatti raro che anche coi PC più performanti, nel momento dell’impatto il gioco rallenti fino a bloccarsi per qualche istante a causa della mole di calcoli che la CPU deve effettuare, segno che l’algoritmo usato necessita ancora di una lunga ottimizzazione per rendere gli incidenti più fluidi. Lo stesso problema si verifica ancor di più quando facciamo comparire più veicoli controllati dall’IA, infatti solo dopo aver fatto comparire cinque auto il framerate inizia a risentirne e la situazione peggiora drasticamente se le auto iniziano a colpirsi tra loro, a riprova che la mole di calcoli generati è troppo grande e questo potrebbe essere un grosso problema per un gioco che vuole proporre anche una modalità corsa con veicoli gestiti dal computer. Tuttavia gli aggiornamenti al motore di gioco fanno ben sperare sull’ottimizzazione finale, anche perché dalle prime release del gioco fino a quelle attuali la situazione è notevolmente migliorata, visto che gli autori di BeamNG.drive credono davvero nel loro gioco.

