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Recensione
TESTATO SU PC
11 luglio 2013, 0:01
Humans Must Answer
Humans Must Answer mobile

Humans Must Answer – Recensione

Sono passati tre mesi da quando abbiamo avuto il piacere di giocare per la prima volta a Humans Must Answer, sparatutto a scorrimento orizzontale creato da Sumom Games. Se avete letto la nostra anteprima riguardante questo atipico sparatutto che vede come protagonisti di una battaglia spaziale niente meno che dei polli, probabilmente ricorderete quanto rimanemmo favorevolmente colpiti dal cambio di rotta adottato dagli sviluppatori, cimentatisi in precedenza con quel survival horror dalle meccaniche GDR che era ed è S.T.A.L.K.E.R.

Ora che finalmente siamo riusciti a mettere le nostre mani su una copia review del prodotto, non vediamo l’ora di illustrarvi cosa effettivamente è stato migliorato e cosa invece è rimasto identico dai tempi della beta.

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PIOVONO PROIETTILI

Eravamo rimasti particolarmente compiaciuti dopo la prova in anteprima del titolo in questione, la difficoltà non era così alta, ma i contenuti c’erano seppur si trattasse di una beta; ci divertimmo, sperando così in un prodotto finito degno di essere comprato e giocato da tutti. Oggi, dopo averlo portato a termine, sotto moltissimi aspetti non siamo rimasti delusi e qualcosa è effettivamente migliorato: partendo dalla difficoltà, ora modificabile già nelle impostazioni. Ciò ci ha reso la vita un po’ più dura (soprattutto alla difficoltà massima), ma ha anche aumentato esponenzialmente il divertimento. Sappiamo che giochi come questi sono praticamente all’ordine del giorno, ma quanti sparatutto a scorrimento abbiamo avuto la possibilità di giocare e quanti effettivamente ci hanno saputo colpire veramente? Giocando a titoli come Humans Must Answer ci si rende conto di quanta sia stata la fantasia degli sviluppatori nel confezionarlo, non va quindi giudicato per quelle che potrebbero essere le impressioni iniziali, ma bisogna cercare di capire che tutto questo è stato fatto con mezzi tecnici non all’avanguardia. Lungi da noi ritenerlo un gioco imperdibile, ma la cura degli effetti risulta certosina nelle fasi più frenetiche degli scontri, soprattutto durante le Boss Fight, davvero complesse e mai scontate; la strategia da adottare, soprattutto nelle fasi crafting, è più che necessaria e spesso ci si trova con l’affrontare battaglie inizialmente belle toste, ma con il giusto aggiornamento ed upgrade dei mezzi di distruzione e difesa della navicella spaziale si riuscirà sempre a spuntarla, in un modo o nell’altro. Nonostante ciò, non basterà accumulare punti, e quindi soldi, per andare avanti senza faticare; subentra infatti la ricerca e la raccolta delle uova d’oro e d’argento, speciali reliquie nascoste nei livelli, spesso coperte da strutture che a volte si faticherà a riconoscere. Una volta distrutte queste strutture otterremo le reliquie di cui avremo bisogno e, vendendo le uova potremo potenziare in modo a dir poco devastante la nostra Gallo-Astronave che così potrà assorbire più danni, avere una quantità di munizioni maggiore, incrementare il raggio d’efficacia dei laser, aumentare la durata della resistenza delle torrette che avremo modo di sparpagliare in giro per le mappe e così via.

Un aspetto da non sottovalutare è la repentina perdita di munizioni, visto che gli unici proiettili, missili o laser consumabili sono quelli opzionali o quelli recuperati una volta cominciata la partita; il breve tempo che viene concesso al giocatore per sfruttarli aumenta la sensazione di precarietà legata al potenziamento o all’offensiva recuperata. Questa caratteristica viene estesa anche all’arma primaria di base, infatti non basterà retrocedere durante il percorso con il tasto dello sparo primario sempre schiacciato per garantirci un passaggio sereno e privo di turbolenze, ma andrà anche tenuto sott’occhio il caricatore (con funzione di ricarica automatica). Questa meccanica potrà sembrare un’aggiunta di pochissimo conto, ma considerata la possibilità di sparpagliare sul percorso torrette semoventi in grado di aiutarci negli scontri, il caricatore scarno che limita lo sparo primario è un’aggiunta più che necessaria.

QUALCOSA È CAMBIATO

La versione definitiva del gioco, al contrario di quella beta, ha portato con sé i necessari aggiornamenti per fare in modo che i piccoli difetti allora presenti oggi non ci siano più: l’audio ha una qualità ben maggiore ed ora ogni esplosione arriva all’orecchio con la giusta tempistica, gli effetti particellari sono davvero migliorati e le tavole dei colori non hanno faticato a meravigliare. Tolta la frenesia degli scontri in primo piano, sullo sfondo siamo stati felicissimi di vedere scenari ancora più belli di quanto ci ricordassimo, con stelle e pianeti “vivi”.

Unica nota che potrebbe risultare dolente è la scarsa risposta dei comandi, data la mancata possibilità di modificare la sensibilità degli stessi, e la velocità molto lenta dell’astronave. Ci siamo trovati spesso a imprecare contro lo schermo per colpa di un unico proiettile che non avevamo avuto la possibilità di schivare e non per colpa della nostra scarsa reattività, ma per un fattore di pura velocità. Sarà possibile ovviare a questo problema con il crafting necessario, ma risulterà comunque snervante nelle prime ore di gioco restare con il dito irrimediabilmente schiacciato con violenza sulla tastiera, tuttavia senza ottenere reali benefici da cotanta devozione… Tutto sommato, non ci sentiamo insoddisfatti del lavoro compiuto, anzi speriamo di vedere presto un nuovo lavoro dei ragazzi di Sumom Games.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Humans Must Answer non è lo sparatutto a scorrimento definitivo, presenta numerosissimi cliché che lo rendono molto simile ad altri Indie di questo genere, nonostante ciò non possiamo dire che non sia un titolo degno di essere giocato, ha quel qualcosa in più che sa catturare il giocatore, probabilmente è anche merito della voglia degli sviluppatori di instillare nel giocatore un senso di leggerezza che non necessariamente discrimina la difficoltà del prodotto, tutt'altro. Questa voglia di prendersi in giro Humans Must Answer la trasmette al videogiocatore come un dono che sicuramente sarete contenti di ricevere: è l'ennesimo titolo da inserire all'interno della lunga lista di giochi che fa divertire grazie ad uno stile più che particolare.
Pro-1
Buon sistema di upgrade della nave
7
Contro-1
Poca manovrabilità della nave
Pro-2
Stile unico e ben caratterizzato
Contro-2
Ripetitivo sulla lunga distanza
Pro-3
I polli nello spazio!
VERSO L'INFINITO E... COCCODÈ!
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