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Recensione
TESTATO SU 3DS
25 marzo 2015, 12:00

Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars – Il ritorno di “Mario Lemmings”

Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars è un piccolo paradosso, ci teniamo a precisarlo da subito. In contrapposizione all’estrema classicità tecnica e ludica, che contraddistingue tale serie, il titolo in questione porta una piccola rivoluzione nel mondo della grande N: si tratta del primissimo titolo first party ad abbracciare la formula del cross-buy. Una volta acquistato il titolo su una delle due piattaforme (WiiU e 3DS ovviamente) si riceverà da Nintendo un codice che ne permetterà il download anche sull’altra piattaforma. Purtroppo, dobbiamo necessariamente rimarcare che non è previsto alcun tipo di cross-save che ci permetta di proseguire la nostra partita su una piattaforma diversa da quella su cui l’abbiamo iniziata. Un buon punto di inizio, comunque, verso l’abbraccio di una filosofia di acquisto condivisa, del digitale, che ci sentiamo di condividere e che speriamo venga implementato sempre più spesso dall’azienda giapponese.

SALVATE IL GIOCATTOLO A MOLLA

Questo nuovo Mario vs Donkey Kong non si discosta molto dal precedente capitolo per DS (Parapiglia a Minilandia) e quindi, di conseguenza, si presenta ancora come una riuscitissima unione a seconde nozze tra il primissimo Donkey Kong (quando Mario era ancora un anonimo Jumpman e faceva il carpentiere) e i Lemmings di DMA Design. Ci troveremo quindi ancora una volta a dover “spianare la strada” ai giocattoli a molla raffiguranti gli abitanti del regno dei funghi (guidati ovviamente dall’IA) verso l’uscita del livello interagendo con gli elementi che compongono quest’ultimo. Ci troveremo quindi a creare loro un percorso tramite l’utilizzo dello schermo tattile delle due console Nintendo, garantendogli l’incolumità dalle millanta trappole e nemici di cui sono disseminati i vari “quadri” (si, noi anzianotti, usavamo chiamare così i livelli quando erano composti ancora da una singola schermata fissa) creando piattaforme, ponti o muri di svariato tipo.

Terminare i circa ottanta livelli che compongono il gioco non è certo impresa eccessivamente probante né lunghissima in quanto Tipping Stars, seppur richieda una certa dose di strategia, non è mai frustrante e le circa 5-6 ore necessarie al completamento scorrono via tutto sommato abbastanza lisce. Riteniamo comunque l’offerta ludica decisamente adeguata all’esborso richiesto (circa una ventina di euro) in virtù del sopracitato cross-buy e soprattutto di un completissimo editor che ci permetterà di creare i nostri personalissimi livelli da zero e di giocarli e\o condividerli sul Miiverse con i giocatori di tutto il mondo.

DO IT YOURSELF

Quest’ultima feature è di rilevantissima importanza ai fini ludici in quanto l’editor non è utilizzabile al massimo delle sue possibilità fin da subito ma, altresì, necessiterà di un certo numero di stelle (da qui il nome Tipping Stars) per sbloccare tutte le sue potenzialità. Tali stelle possono essere racimolate durante la naturale progressione della campagna principale ma, anche al completamento di tutti gli ottanta e più livelli di gioco, il loro numero non sarà sufficiente a sbloccare tutte le potenzialità dell’editor: sovverranno quindi indispensabili le stelle donateci dagli altri utenti e i livelli creati dagli stessi. Sì, perché chiunque si avvarrà dei livelli da noi creati, e noi viceversa nei livelli altrui, guadagnerà tale pecunia giocandoli, come avviene nella campagna principale. Ogni utente potrà poi donare un certo numero di stelle per premiare l’autore del livello per il lavoro svolto mettendo in moto un riuscitissimo “sistema economico” che oltre a rendere ancora più appagante la progressione di gioco permette di sbloccare, come detto, tutte le potenzialità dello stesso consentendoci di creare livelli ancora migliori, con gli upgrade acquistati, e guadagnare di conseguenza ancora più stelle.

Da tale tipologia di gioco sarebbe praticamente impossibile aspettarsi mirabilie tecniche, ovviamente, e una volta preso atto di ciò non si può non rimaner colpiti dall’eleganza naif del level design e dalle graziosissime animazioni dei pupazzetti a molla che ciondolano senza controllo sullo schermo. Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars è semplicemente l’ennesimo, graziosissimo e simpaticissimo puzzle game Nintendo capace di regalare sorrisi e déjà vu nostalgici sin dal primissimo impatto, tanto sui due schermi di 3DS, quanto sullo schermo tattile del gamepad Wii U. Completano il tutto, ovviamente, i soliti irresistibili motivetti sonori, intriganti e nostalgici tanto quanto il gameplay e il comparto estetico.

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IN CONCLUSIONE
Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars non è un prodotto innovativo capace di farvi saltare dalla sedia per lo stupore ma quello che promette lo fa benissimo. Alla grande N sanno benissimo come si confeziona un puzzle game degno di questo nome anche applicando il minimo sforzo, e in definitiva Tipping Stars questo è: un degno esponente della saga foriero di un'offerta ludica decisamente commisurata all'esborso richiesto, anche grazie all'ottimo editor di livelli presente e alla sua eccellente implementazione (Miiverse compreso). Nella speranza, infine, che il cross-buy diventi una costante nell'offerta digitale Nintendo, non possiamo che consigliarvi l'acquisto di Tipping Stars se siete amanti dei puzzle game. È grazioso, divertente, appagante e vale decisamente quello che costa.
Pro-1
Gameplay ed estetica gradevolissimi
7.5
Contro-1
... Purtroppo non il cross-save
Pro-2
Rapporto qualità- prezzo
Pro-3
Ottimo editor e, finalmente, il cross-buy...
OK IL PREZZO È GIUSTO
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