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Recensione
TESTATO SU PC
20 luglio 2015, 13:00
Odallus: The Dark Call
Odallus: The Dark Call mobile

Odallus: The Dark Call – Difficile per essere difficile

Odallus: The Dark Call non è il primo titolo di JoyMasher, la piccola software house ha infatti già dato vita ad Oniken, platform 2D dal gusto retrò, che ha avuto un’ottima impressione sul pubblico. A distanza di poco più di un anno tornano nuovamente su Steam con un titolo, sempre 2D e con una grafica che strizza l’occhio all’era degli 8-bit, che si butta senza timore nel genere dei Metroidvania proponendo un classica e molto difficile avventura fantasy in cui la pace del mondo è nelle mani del nostro eroe, che dovrà farsi strada per intricatissimi livelli pieni zeppi di nemici fino a sconfiggere il malvagio di turno.

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Meglio che su NES

La recente storia dei videogiochi ci ha insegnato che il vecchio stile, fatto di grafiche e musiche ad 8-bit, è in grado di far presa sia sui nostalgici che sui giocatori più moderni, grazie anche ad una difficoltà molto maggiore e punitiva rispetto ai titoli odierni. Odallus è proprio questo e gli riesce molto bene. Il titolo di JoyMasher quindi si presenta come la classica avventura platform ovviamente in 2D, caratterizzata dallo stile degli esponenti del genere come i primi Metroid e Castlevania, riuscendo ad imporsi di prepotenza fra i recenti Metroidvania che hanno invaso il mercato grazie al loro costo di produzione contenuto e quindi appetibile per molte piccole software house. Tuttavia per riuscire a lasciare il segno nei nostalgici e convincere i più giovani non basta semplicemente mettere su qualche sprite, musichetta e nemico da combattere, è necessario creare bene i livelli, calibrare bene la difficoltà e riuscire a dare una personalità all’intero titolo, per evitare di diventare il solito clone dei grandi classici dei videogiochi. Odallus, non brilla per la storia – ma in questi casi funziona come casus belli che dà inizio all’avventura del nostro avventuriero – che risulta piuttosto stereotipata e superficiale. Il nostro eroe, Haggis, vive in una terra abbandonata dagli dei e inghiottita dall’oscurità, ma pur avendo abbandonato il suo ruolo di guerriero, sarà chiamato alle armi dopo che suo figlio è stato rapito dalle forze del male. 

L’intera storia si snoda per quattro livelli principali ad ognuno dei quali ne è collegato uno secondario da raggiungere dopo aver risolto l’enigma in grado di aprire il passaggio segreto fra i due, per un totale di otto livelli. In ognuno è inoltre presente un boss da sconfiggere oltre a differenti potenziamenti, per le armi e le armature, e manufatti necessari per poter esplorare alcune zone altrimenti inaccessibili. La carne al fuoco è molta, anche perché i livelli non sono del tutto lineari, ma anzi sono abbastanza vasti da consentire più di un percorso, ma è comunque consigliabile esplorarli completamente per non perdere nulla di utile, inoltre alcuni punti non saranno raggiungibili fin da subito, quindi è presente anche un po’ di backtracking, ma che per fortuna non risulta molto insistente. Nel complesso, a seconda dell’abilità del giocatore, una decina d’ore sono d’obbligo per completare il titolo al 100%, ma è un dato che dipende molto dalla persona, infatti chi è particolarmente abituato a videogiochi di questo tipo non avrà particolari problemi ad avanzare visto che le meccaniche di gioco sono piuttosto semplici e basate perlopiù sul saltare e abbassarsi al giusto istante, ma per i meno avvezzi Odallus: the Dark Call potrebbe risultare perfino troppo difficile, tanto da essere abbandonato prima del completamento.

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C’ero quasi…

La difficoltà è quindi il pilastro portante ed è l’aspetto più entusiasmante e a volte odioso. I nemici ricompaiono subito una volta sconfitti, infatti, eccezion fatta per i boss, se la zona di spawn di un nemico esce fuori dall’inquadratura e poi ritorniamo in quel punto del livello, il nemico sarà nuovamente presente. Gli sviluppatori son riusciti a disegnare un buon numero di nemici, con differenti stili di movimento ed attacchi che costringono il giocatore ad imparare i diversi pattern di questi ultimi. Infatti il tempismo è tutto e saltare, abbassarsi e attaccare al momento giusto può garantire la salvezza del nostro eroe, a patto di avere riflessi rapidi e dita veloci. Anche i boss risultano ben caratterizzati ed unici, inoltre daranno un bel po’ di filo torcere anche se il loro comportamento, così come i nemici normali, sarà sempre uguale. Quindi si capisce come morire in Odallus sia un male necessario visto che punta molto, forse anche troppo, su delle meccaniche try and die. Pur essendoci i checkpoint, abbiamo a disposizione solo tre vite e una volta terminate saremo costretti a ricominciare il livello da capo, pur non perdendo tutte le azioni svolte in precedenza, come aprire una porta bloccata. Dato che il gioco si basa sul tempismo e precisione millimetrica, non è raro arrivare al boss del livello con solo l’ultima vita disponibile. È però possibile comprarne altre – non sempre – dal mercante che si trova in giro per i livelli, da cui è possibile anche acquistare armi secondarie e ricaricare la vita, spendendo la valuta, od orbi, ottenuta uccidendo i nemici. Tuttavia per accrescere la difficoltà, ogni volta che acquistiamo qualcosa, questa salirà per sempre di prezzo, però bisogna ammettere che in caso di fallimento il nostro denaro non verrà perduto, così come le munizioni delle armi secondarie, sia che siano diminuite o aumentate.

Le armi secondarie sono quelle da lancio e durante l’avventura ne troveremo tre diversi tipi e ci serviranno per aprire nuovi percorsi e risolvere alcuni enigmi, niente di particolarmente difficile o complesso, ma aiutano a differenziare leggermente il gameplay. Un altro aspetto positivo sono gli elementi ambientali che cambiano di livello in livello, in grado di aggiungere ancora più difficoltà e rendere ogni livello diverso dal precedente, infatti dove è presente ghiaccio il nostro eroe scivolerà, in altre zone ci saranno dei corsi d’acqua in grado di spostarlo quando fermo o rallentarlo se contrari, inoltre in alcuni punti le tormente di neve ci sposteranno una volta a destra e un’altra a sinistra in maniera del tutto casuale e quando ci si trova a dover saltare e combattere i nemici con questi elementi climatici la difficoltà aumenta in maniera esponenziale, tuttavia tali aggiunte aiutano a spezzare moltissimo la monotonia che si sarebbe avuta in livelli sempre uguali. La difficoltà è quindi il punto forte di Odallus, ma in alcuni frangenti risulta esserlo in maniera esagerata, tanto da essere frustrante.

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Pochi pixel ma buoni

La veste grafica che ci accompagna per tutta l’avventura, pur essendo molto pixelosa, risulta altrettanto curata. Inoltre i fondali dei livelli, nonostante gli sviluppatori abbiano puntato su una palette di colori limitata, sono ben disegnati e vari, e pur non essendo particolarmente vasti, fondali ed elementi decorativi non sono mai ripetuti in maniera esagerata e l’effetto della parallasse dà un tocco in più a tutta la grafica. Nulla da eccepire per quanto riguarda le animazioni dei nemici e del nostro eroe, anche se un po’ di velocità in più nei movimenti non sarebbe dispiaciuta. Anche le musiche e i vari suoni e rumori, nonostante siano ad 8-bit, non risultano fastidiosi o ripetitivi. Odallus: The Dark Call è nel complesso titolo dalle buone meccaniche e la giusta grafica, che non ha nulla da invidiare ai capisaldi del genere, ma anzi riesce ad ammodernarli.

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IN CONCLUSIONE
Il genere dei Metroidvania moderni è stato saturato a causa di una moltitudine di software house che hanno cercato di proporre il loro titolo, puntanto sulla nostalgia dei giocatori più vecchi e per cavalcare l'onda del momento, piuttosto che puntare alla qualità del loro titolo. Con Odallus: The Dark Call siamo nella situazione opposta. Il titolo di JoyMasher è divertente, ma non fa sconti. La difficoltà è voluta e non per colpa di un gameplay incompleto o impreciso, ma perché vuole dare filo la torcere al giocatore. Il problema è che ciò può, come sempre, piacere o non piacere. Ma se non avete problemi a rigiocare più volte lo stesso livello fino ad imparare la perfetta sequenza di tasti da premere, allora questo titolo riuscirà a regalarvi molte ore di gioco e altrettanti momenti di rabbia.
Pro-1
Difficile...
8
Contro-1
... A volte troppo
Pro-2
Meccaniche rapide e veloci...
Contro-2
... Ma molto punitive
Pro-3
Graficamente e musicalmente squisito
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