A Valley Without Wind – Recensione
A Valley Without Wind è un gioco targato Arcen Games, che può essere ricondotto alla categoria “Metroidvania”. Cioè un termine poco carino per descrivere un titolo bidimensionale con richiami storici ai mitici Metroid e Castlevania. La trama che presenzia il titolo è molto semplice e vede questo mondo di nome Environ, completamente devastato da una distorsione spazio-temporale che ha creato la fantomatica coesistenza tra preistoria e futuro. Con queste premesse, noi assumeremo il ruolo di uno dei pochi sopravvissuti a tutto questo caos, che avrà l’arduo compito di ripopolare questo mondo (non pensate male ndr), trovando altri superstiti, cosa non semplice visto che le terre che dovremo attraversare saranno piene di mostri di ogni genere e difese dal cattivo di turno e i suoi seguaci pronti a metterci il bastone tra le ruote ad ogni singolo passo.
VIA COL VENTOAll’inizio potremo scegliere il nostro personaggio, tra una vasta quantità di player disponibili ed ovviamente modificarlo in ogni suo singolo parametro ed aspetto, compresi vita e mana i quali ci verranno consegnati in enorme quantità e l’ultimo ci servirà per compiere forse l’unica parte riuscita davvero di questo gioco, cioè gli incantesimi. A discapito di un gameplay obsoleto e mal calibrato, come la difficoltà di base del gioco ed una storia molto risicata, il sonoro e gli incantesimi sono la parte più riuscita del titolo e proprio quest’ultimi li troveremo divisi in sei tipi differenti (terra, aria, acqua, fuoco, entropia e luce) e sono utilizzabili per portare vari attacchi al nemico (tutti con effetti e conseguenze diverse), sorpassare ostacoli ed utilizzare oggetti incantati, che quasi sicuramente diverranno utili per uccidere mostri e passare varie situazioni di gioco.
Dunque la ricerca e la pazienza sono le armi principali di questo A Valley Without Wind, e dovrete sfruttarle al meglio per muovervi all’interno dell’enorme mondo di gioco, che si è contrassegnato da una mappa molto intuitiva, ma può essere anche molto dispersivo, tanto da portare alla noia anche il più agguerrito dei ricercatori. Infine passiamo ad un’altra nota dolente, ovvero il comparto grafico, comparto poco curato, con animazioni al limite del ridicolo e molto confusionario per colori ed ambienti. Molto buona (come già detto) la colonna sonora, con musiche d’autore sempre azzeccate e ben curate.
Colonna sonora ottima |
6.0 | Ripetitivo e noioso |
Comparto magie molto vasto | Trama assente | |
Tecnicamente scarso |