The Legend of Zelda: Skyward Sword
Durante i preparativi per la partenza, e durante tutto il viaggio sino alla conferenza post-E3 Nintendo, un solo pensiero ha dominato la mente dei redattori di Z-giochi, un pensiero con un nome ben chiaro: Zelda Skyward Sword. Si tratta quasi sicuramente del titolo più atteso in assoluto da tutti i possessori di Wii e la stessa Nintendo ha affermato ,non troppo tempo fa, che si tratta dell’ultimo grande gioco per questa console, così da cedere poi il passo al suo successore , il WiiU. Non a caso ,appena giunti in quel di Milano , Zelda è stato il primo gioco da noi testato. A turno Andreverts, io e Masterdan abbiamo messo mano al wiimote e ci siamo lasciati trasportare nel nuovo fantastico capitolo della saga più amata della storia.
Per conoscere i retroscena della produzione e per avere un’infarinatura generale di questo nuovo Zelda vi rimando al nostro First Look a cura di Chrono Trigger,mentre personalmente mi dedicherò a raccontarvi per filo e per segno quanto ci è stato fatto provare.
LINK FIRST LOOK ZELDA SKYWARD SWORD
SI COMINCIA…
Un troneggiante televisore LCD ospita una console Wii collegata in component con al suo interno una demo di Zelda Skyward Sword suddivisa a sua volta in 3 diverse modalità: la modalità dungeon , la modalità volo e la modalità boss fight. Nella prima abbiamo esplorato un Doungeon preso direttamente dal gioco completo, nella seconda invece , in groppa ad un pennuto che tanto ricorda un’Epona alata, abbiamo preso parte ad una gara in una sorta di mini-gioco, infine la modalità Boss Fight che , come il nome stesso ci suggerisce ,altro non è che un susseguirsi di incontri contro i boss presenti nel gioco.
Saliamo in groppa a questo pennuto a metà strada tra un falco ed un pterodattilo e ci lanciamo verso il vuoto, il nostro obiettivo è un altro volatile di un giallo acceso ben visibile che porta in groppa una statua, se lo acchiappiamo per primi avremo in premio niente poco di meno che la principessa Zelda in persona. Ci vuole poco per padroneggiare i controlli, con la leva analogica ci direzioniamo mentre scuotendo il wiimote ci alziamo di quota sbattendo le ali. Tutto molto semplice ed intuitivo, comprese le accelerazioni, identiche in quanto a meccaniche a quelle della cara vecchia Epona. Ne abbiamo 3 a disposizione, una volta usate dovremo attendere la loro ricarica. Se da una parte i controlli sono semplici da padroneggiare, dall’altra agguantare quel pennuto non è certo una passeggiata. Gli avversari sono agguerriti più che mai e fanno di tutto per arrivare primi al posto nostro , ostacolandoci lanciando uova nella nostra direzione. Nonostante la pioggia di gusci ci portiamo in testa al gruppo e alla fine riusciamo a prendere l’uccello con la statua. Torniamo indietro e ci godiamo la felicità della principessa per la nostra vittoria , consapevoli che non esiste un premio migliore.
Questa modalità è la più facile da spiegare, ma la più difficile da portare a termine. Ci troviamo in una sorta di arena circolare, condita dal classico stile fantasy di Zelda e i vari vasi da rompere in caso di necessità contenenti i tanto bramati cuoricini vitali. Una sequenza ci introduce il cattivo di turno , Ghiraim, un tipo “infighettato” e dall’accento snob che a quanto pare ha tutte le intenzioni di trovare la principessa per scopi non del tutto chiari. Inizia lo scontro e Ghiram è inizialmente disarmato ma appare molto sicuro di se e blocca i primi colpi di spada con la sola forza delle dita. Dopo aver assestato un paio di colpi , il cattivo si arma di spada e la sfida va a complicarsi. I suoi poteri sono ben al di là delle possibilità del mitico Link, può teletrasportarsi alle nostre spalle e i suoi fendenti causano una grossa perdita di energia, anche 2 cuoricini a colpo. Ma noi non ci facciamo spaventare , in Zelda la difficoltà sta nel comprendere come colpire l’avversario ma una volta imparato il trucco tutto si risolve in 3 mosse uguali portate a compimento. Per 3 volte la spada scivola di mano al nostro Link, ma con prontezza e determinazione la raccogliamo e alla fine Ghiram si arrende sotto i colpi di Z-giochi.
Ci siamo, siamo nei panni di un Link adulto, agghindato come da tradizione e armato di spada e scudo. Ci spostiamo all’interno di questa sorta di catacomba e osserviamo attorno a noi i vari oggetti e le forme di vita che ci vengono incontro… per attaccarci!! Posizione di guardia , Lock-On sul primo troll dinanzi a noi e giù mazzate e fendenti. La magia di The Legend of Zelda trasuda secondo dopo secondo, colpo dopo colpo e scorre dal wiimote sino alle nostre spine dorsali, avere le mani su questo nuovo capolavoro annunciato non ha prezzo. Ma non c’è tempo per sbavare sull’idea di una nuova avventura di Link, ora dobbiamo liberarci velocemente di questi avversari per poi trovare una via di uscita, o di ingresso, insomma , qualcosa che ci faccia proseguire. L’occhio ci cade su di un particolare oggetto dalla forma romboidale posto al di sopra di una porta chiusa, se la logica “zeldiana” non ci inganna dobbiamo colpirlo in qualche modo. Ed ecco spuntare la prima novità, una specie di robot-insetto che si libra in volo staccandosi dal polso di Link e si lascia pilotare grazie ai giroscopi che registrano i movimenti del wiimote. Nonostante l’assoluta precisione dei comandi non è affatto semplice gestire questo marchingegno durante il suo volo considerato poi che il tempo a nostra disposizione non è infinito. Dopo vari tentativi riusciamo a far cadere un ragno che incurante di noi si faceva gli affari suoi appeso alla sua ragnatela, così ci tocca pure ucciderlo per poi riprovare ad aprire quella maledetta porta. Inutile affermare che il divertimento si vende a palate in questo Skyward Sword. Finalmente apriamo la porta e ad attenderci non c’è un spiaggia tropicale e una mare limpido ma bensì un boss… come è andata a finire rimarrà un mistero in quel di Z-giochi!!
Dopo aver provato le 3 demo disponibili il parere è unanime: siamo dinanzi ad una vera e propria dimostrazione di forza del Wiimote e del WiiMotionPlus!! L’uso magistrale del sensore Nintendo ha raggiunto un nuovo livello di eccellenza. Tutto in Skyward Sword è controllabile tramite un movimento. Durante il combattimento ad esempio l’impressione è quella di avere lo scudo sul braccio sinistro e la spada su quello destro, non a caso per menare fendenti non dovremo fare altro che simularli con il wiimote ed il caro Link ripeterà con estrema precisione i nostri movimenti. Portando invece avanti il braccio sinistro, ci copriremo con lo scudo e Link assumerà una posizione di guardia. Nel frattempo gestiremo i movimenti del nostro eroe grazie alla leva analogica ed i vari tasti ci consentiranno di saltare , di lockare i nemici e di compiere tutte le azioni classiche presenti in ogni Zelda. La ciliegina sulla torta è stata l’utilizzo dell’arco classico di ogni capitolo. In questo caso il giocatore dovrà letteralmente scagliare una freccia simulandone il movimento. L’unica nota negativa è che lunghe sessioni di gioco risulteranno senza ombra di dubbio stancanti, ma la magia che si nasconde dietro ai pixels di Skyward Sword riuscirà sempre e comunque a mantenere altissima la voglia di proseguire.
Anche dal punto di vista grafico c’è di che gioire. Il Cell Shading si sposa perfettamente con lo stile di questo nuovo Zelda, i mondi volanti , le creature fantastiche e lo stesso Link sembrano uscire direttamente da una Fiaba. Il motore in se non sarà magari il top del top tecnico sulla console Nintendo ma non presenta nessun difetto evidente ne per quanto riguarda le prestazioni ed il frame-rate ne per i modelli poligonali o le textures. Tutto è stato curato in modo maniacale conservando però lo stile che da sempre contraddistingue questa saga di action-rpg. Uno stile che da solo basta a mettere in ombra tutti i titoli graficamente “ultrapompati” delle 2 consoles rivali.
