Dead Island: Epidemic
MOBA, un genere di videogioco che da qualche anno, con l’avvento dei titoli più gettonati quali DOTA e League of Legends, è diventata la droga di milioni di videogiocatori in tutto il mondo. Tanto da rendere tali titoli fonte di guadagno anche grazie ad eventi mastodontici dove giocatori provenienti da tutto il mondo si affrontano per dare vita ad epiche battaglie su PC. Ormai risulta quasi impossibile incontrare un videogamer ignaro del fatto che esista questo genere di videogioco, ma nel caso foste tra quei rari giocatori meno informati a riguardo, vi possiamo dire con una striminzita spiegazione che i MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) sono videogames che vedono affrontarsi gruppi più o meno folti di videogiocatori in una mappa relativamente grande, popolata da mostri comandati da una semplicissima IA e da altre chicche che gli sviluppatori hanno inserito per aiutare l’esplorazione, o aumentarne la difficoltà. Scopo di questi scontri, generalmente, è l’abbattimento della squadra avversaria tramite la distruzione di una specifica struttura, torri, mostri ed eroi comandati dal giocatore. Questo è il MOBA, una spiegazione semplice per un videogioco, anzi per un genere che a prima vista potrebbe sembrare noioso quanto facile da apprendere, ma non è sempre così. Non è la semplice fase di combattimento a dominare il divertimento di questi prodotti, quanto la comunità di giocatori che vive per questi giochi assieme alle strategie da adottare per ogni scontro e le risorse che si spendono, sia in moneta sonante che in soldi virtuali. Il MOBA ormai è parte integrante del mondo dei videogiochi ed in quanto tale è impossibile da cancellare.
I titoli che abbiamo precedentemente citato sono tra i più famosi, tra i più scaricati e più giocati del genere, ma ne esistono un numero spropositato, ispirati a film, libri o altri videogame. Qualsiasi sia il capriccio del momento, come super-eroi o fumetti, quasi in tempi da record viene creato da un manipolo di sviluppatori un MOBA che punta ad attirare una folta schiera di fan. Partendo da questo possiamo finalmente introdurre il vero protagonista di questo articolo: Dead Island Epidemic, MOBA tratto dall’omonima serie Dead Island resa famosa per le ambientazioni apocalittiche ricreate in uno scenario paradisiaco dominato da zombie. E in un mondo dove la parola zombie porta alla memoria un intero universo di ricordi, quanto dovevamo attendere per veder sbarcare sui nostri schermi un MOBA che li riguardasse? Bé, l’attesa è terminata e con l’apertura della Closed Alpha da parte degli sviluppatori siamo riusciti ad avere un assaggio della carne putrescente che ammorba l’arcipelago di Banoi.
ZOMBA FITNESSNo, non vi stiamo prendendo in giro, parliamo proprio di ZOMBA. Non di un ballo latino pronto a farvi dimenare tra sudore e tute attillate, ma di un genere che vuole fare evolvere la parola MOBA da Multiplayer Online Battle Arena a Zombie Multiplayer Online Battle Arena. Nulla di sconvolgente quindi, semplicemente trattandosi di un videogame che vede come antagonisti gli Zombie, quegli spiritosoni di Deep Silver hanno pensato bene di crearsi un genere tutto loro, inserendo una magica parolina in una frase di per sé sufficientemente esplicativa e chiara. Ma torniamo a noi. In passato già era stata data l’opportunità di provare con mano questo ZOMBA, ma proprio in questi giorni un nutrito e curioso gruppo di videogamer, tra cui noi di Z-Giochi, ha avuto l’opportunità di testare le potenzialità di questo stravagante genere per riuscire a capire se in futuro potrà riservarci belle sorprese o meno.
È importante fare distinzione tra le meccaniche già viste in giochi simili a questo, infatti Dead Island: Epidemic punta a differenziarsi non solo nell’acronimo, ma anche nelle meccaniche di gameplay, dalla semplice introduzione del movimento tramite i comodi “WASD” sulla tastiera, che rendono l’azione a schermo meno lenta e progressivamente più caotica soprattutto quando, a battaglia inoltrata, i giocatori dovranno tener testa agli avversari ed alle orde di vaganti comandati dal solo istinto di uccidere. Inoltre, i giocatori non dovranno semplicemente conquistare la base avversaria distruggendo una struttura specifica, ma dovranno avere la meglio su altre tre squadre di giocatori reali che si faranno largo nella mappa a colpi di mitra, fucili ed armi improvvisate. Queste semplici aggiunte modificano in modo considerevole il sopraccitato stile MOBA che da strategico e pacato, con qualche sporadico momento di caos generalmente portato dai giocatori meno esperti, ma sempre gestibile e chiaro sullo schermo, in Dead Island: Epidemic sembra proprio che i ragazzi di Deep Silver abbiano voluto immergere i giocatori in un mondo tanto caotico, dominato dall’istinto omicida più che dalla strategia vera e propria. Nonostante ciò, non si tratterà solo di menar le mani: è comunque risultato davvero importante avere un approccio organizzato durante gli scontri più ostici, non parliamo di vere e proprie fasi strategiche, sia chiaro, ma indubbiamente giocare con altri giocatori, magari con amici che seguono le giuste direttive, è un ottimo modo per giungere ad una vittoria quasi certa. Quasi sempre infatti si tratterà di aprirsi la strada tra cadaveri putrescenti, cercando di difendersi dagli avversari; in questi frangenti, più che in altri, sarà lecito organizzare gli attacchi e le abilità, sfruttando appieno la propria classe tra quelle selezionabili: Tank, Supporto, Curatore e DPS.
In generale comunque non possiamo ritenerci delusi dal prodotto, che nonostante sia ancora scarno di contenuti e con sole due modalità di gioco a disposizione, ha sicuramente del potenziale da vendere; graficamente si presenta in buone condizioni, con rarissimi momenti di lag anche dove l’azione a schermo è discreta. La comunità che si viene a creare è come sempre descritta dalla propria educazione, altalenante e con una buona fetta di trolling che rovina leggermente il divertimento, non pregiudicando il prodotto. Abbiamo quindi grandi aspettative per Dead Island: Epidemic, sicuramente una presenza più costante da parte dei moderatori e la risoluzione di quei pochi bug visivi che abbiamo riscontrato migliorerà il prodotto, senza contare che non vediamo l’ora di giocare alle modalità celate fino ad oggi. In attesa dell’uscita o magari di un’altra prova a porte chiuse, restate con noi per ulteriori notizie.

18-12-14 
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