Z-Giochi.comZ-Giochi.com Mobile

Anteprima
25 giugno 2014, 9:00
NERO
NERO mobile

NERO

Durante la scorsa edizione della GDC fu presentato ufficialmente NERO, una visual novel completamente italiana con a capo il team di sviluppo Storm in a Teacup, capitanato da Alberto Belli e Carlo Ivo Alimo Bianchi, il primo giornalista e successivamente PR, il secondo un ex membro di team quali Ubisoft, IO Interactive e Warner Bros.

Il sottile confine tra gioco e esperienza

Annunciato come un gioco particolare e dall’impatto grafico notevole e suggestivo, in NERO tutto sarà basato sulla narrazione, con la presenza di alcuni puzzle capaci di impegnare la mente del giocatore; storia che molto probabilmente sarà caratterizzata da un ritmo abbastanza rilassante in modo da permettere al giocatore di respirare a pieni polmoni l’atmosfera che viene emanata dalle ambientazioni presenti del gioco. A questo, stando a quanto dichiarato dagli sviluppatori, andrà a fondersi un vero e proprio viaggio all’interno della coscienza del giocatore che dovrà decidere cosa dover sacrificare per una persona molto cara, fattore che potrebbe garantire una visione diversa del gioco per ogni giocatore. È chiaro, come in tutte le produzioni di questo tipo ci sarà una strada principale da seguire, ma alla quale sicuramente saranno inseriti alcuni elementi di gioco che permetteranno all’utente di poter interagire con lo scenario e cambiare di volta in volta quello che potrebbe essere il finale del titolo. Il team, fino ad oggi, non ha rivelato molto di questo gioco anche se è stato possibile apprendere che gli enigmi presenti saranno dei veri e propri puzzle ambientali legati al potere del protagonista, che potrà creare alcune sfere energetiche con le mani per poi lanciarle. Risolvendo questi puzzle, inoltre, dovrebbe essere possibile apprendere alcuni elementi della storia che potranno far luce su quelle “meduse” che fanno da illuminazione nel mondo di gioco. Naturalmente ciò che colpisce subito il giocatore che ammira un trailer o le bellissime immagini presenti sulla rete è l’incredibile realizzazione grafica della produzione. Gli sviluppatori hanno promesso che il gioco raggiungerà vette grafiche degne di un titolo “tripla A”, anche se questa decisione potrebbe allungare non poco i tempi di sviluppo visto che stiamo parlando di una produzione completamente indipendente.

Parlare del gameplay del gioco è davvero difficile, attualmente conosciamo davvero molto poco e la nebbia che aleggia intorno a questo aspetto del titolo targato Storm in a Teacup è davvero troppo fitta. Sicuramente è chiaro che l’esplorazione la farà da padrone e che la sfida sarà completamente subordinata alla volontà degli sviluppatori di immergere il giocatore all’interno di questo ambiente onirico. Infatti il gioco rischia di non essere apprezzato da tutti – d’altronde il genere delle visual novel è di per sé decisamente di nicchia – ma sono molte le produzioni che fanno dell’ambientazione il loro principale elemento di immersione e, se questa dovesse rivelarsi al di sotto delle aspettative, ci si troverebbe tra le mani un prodotto incapace di convincere appieno il giocatore. Nel caso in cui l’ambientazione e la storia narrata riescano a prendere l’utente è molto probabile che NERO possa essere capace di regalare un’esperienza incredibile e piena di emozioni, scelte e sentimenti che difficilmente si possono provare in altri titoli in cui il gameplay è il fulcro principale del divertimento. Tutto questo, oltre che al già citato aspetto grafico, deve essere per forza di cose accompagnato da una realizzazione sonora di prima qualità. Non solo gli occhi devono percepire l’ambiente, ma anche le orecchie e per far ciò c’è bisogno di un accompagnamento musicale e di effetti sonori che possano essere al pari di produzioni maggiormente acclamate e sicuramente, da ora al 2015, anno di uscita di NERO, qualcosa di buono in questo senso sarà fatto.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Storm in a Teacup mira a rivoluzionare il concetto di visual novel con il suo NERO e per farlo non solo deve mantenere tutte le promesse fatte con i trailer e le immagini, ma addirittura superarsi presentando un prodotto che possa essere una vera e propria esperienza, più che un semplice videogioco. Si sa che produzioni del genere trascendono questo media e si trasformano quasi in un viaggio in cui il giocatore è il reale protagonista del titolo, peccato che al momento queste siano solo delle supposizioni visto che di questa produzione conosciamo ancora ben poco.
COMMENTI