Resogun
Era stato anticipato come la conferenza Sony al Gamescom sarebbe stata foriera di importanti annunci su PS4, un focus quanto mai necessario per continuare a pubblicizzare l’uscita della console di nuova generazione del colosso giapponese. Gli annunci importanti si sono manifestati sotto forma di giochi e fra questi c’era il tanto atteso sequel spirituale di Super Stardust HD, di Housemarque, lo studio finlandese che nella generazione corrente ha deliziato gli utenti con il sopraccitato twin stick shooter, passando poi per Dead Nation e il multipiattaforma Outland. Tutti giochi di grande fattura che hanno ribadito volta per volta il talento di questo team.
RESOGUNPlayStation 4 è il luogo giusto per lanciare il sequel spirituale di Super Stardust HD – inteso come gioco sviluppato dagli stessi creatori e che ne condivide le meccaniche di base – il cui nome è Resogun, sempre un twin stick shooter che però cambia totalmente la prospettiva dei livelli, non più dei pianeti su cui muoversi e sparare a 360° ma dei livelli dalla forma cilindrica e bidimensionale. Un cambiamento non da poco visto che questa nuova prospettiva stravolge buona parte delle meccaniche portando la nostra navetta a spostarsi in quattro direzioni (Su, Giù, Destra o Sinistra) e a sparare solo lateralmente. Inoltre la forma cilindrica dei livelli aggiunge una novità importante che permette al giocatore di pianificare i suoi spostamenti in base alla posizione dei nemici, visibili all’interno del livello. La parte centrale di questo cilindro è composta da alcune strutture che rendono comunque visibile l’altro lato del livello, un elemento tutt’altro che banale questo. Infatti laddove in Super Stardust questo non era possibile per via della superficie sferica dei pianeti, ora potremo organizzare con grosso anticipo le nostre azioni avendo un riferimento visivo di quello che ci aspetterà dall’altro lato del livello. Un approccio quindi differente che si rifà ai classici shoot ‘em up di un tempo come Defender pur mantenendo quel ritmo frenetico che abbiamo apprezzato con Super Stardust HD.
Da quest’ultimo riprende comunque il classico equipaggiamento: la navicella sarà attrezzata di armi potenziabili raccogliendo i power-up, di bombe con le quali spazzare via tutti i nemici in un colpo solo, del potente Overdrive, una volta caricato, e della classica “spinta”, un’accelerazione che per qualche secondo rende la nostra navicella invulnerabile e letale per i nemici. In Resogun la gestione dei power-up è abbastanza diversa. Dove in Super Stardust dovevamo distruggere i meteoriti verdi per ottenerli, in Resogun la raccolta passa per la cattura di alcuni sopravvissuti da portare nelle capsule di salvataggio presenti nella mappa. Di conseguenza la nostra priorità si sposta immediatamente su uno dei sopravvissuti (la cui comparsa è segnalata con un’apposita icona su schermo)da catturare prima che qualche nemico lo polverizzi e mettere in salvo per ottenere un power-up o uno scudo che renderà le cose leggermente più in discesa, mantenendo sempre alta la concentrazione. Una pratica questa che rende più difficoltosa l’acquisizione dei power-up come sperimentato nella nostra prova conclusasi con il tradizionale boss di fine livello rappresentato da un’enorme ruota meccanica che andava distrutta nelle sue parti esterne per entrarvi all’interno, e scoprire una serie di corridoi che portavano a un nucleo centrale, ostico da distruggere per le poche linee di tiro a disposizione. Questa boss fight non è stata particolarmente esaltante ma le dinamiche sono ancora un work in progress, tutt’altro che definitive. Ad accompagnare le meccaniche da shooter c’è sempre il moltiplicatore dei punteggi che alza l’asticella della difficoltà e invita i giocatori a ripetere più e più volte i livelli impiegando le armi in maniera intelligente, in modo da non perdere il moltiplicatore – fra un’uccisione e l’altra non devono passare più di 3 secondi – per segnare il proprio record sulle classifiche. Queste sfide basate sulla ricerca del miglior punteggio verranno esaltate in maniera maggiore grazie alle caratteristiche social integrate in PS4 e che non mancheranno di essere sfruttate anche in Resogun.
UNA NUOVA GENERAZIONE DI EFFETTINonostante la natura digitale di Resogun e il fatto che sia un titolo di lancio, siamo di fronte a un gioco che mostra la potenza computazionale di PlayStation 4. I fan di Super Stardust HD ricorderanno senza dubbio la mole di effetti portati a schermo a 1080p. Con Resogun è possibile ammirare una nuova generazione di effetti, il tutto ovviamente in Full HD e a 60 fps. Ad accompagnare le ondate di nemici, la pioggia di proiettili e le enormi esplosioni vi sono poi tutti gli elementi presenti nello scenario che a causa delle esplosioni vanno letteralmente a pezzi, con i detriti che si posano sul fondale. Questo perché ogni elemento dello scenario è composto di voxel , ovvero dei cubi mossi fisicamente uno a uno dalla GPU, che vanno a pezzi a causa di esplosioni e collisioni aumentando la gloria degli effetti particellari. Allo stato attuale, proprio questa tecnologia esclude di fatto l’approdo del gioco su PS3 e PS Vita, visto che necessita di un certo tipo di risorse tecniche e l’attenzione è al momento tutta focalizzata sulla versione PS4. C’è inoltre da dire che la demo portata al Gamescom nonostante vantasse già una enorme pulizia, un frame rate granitico e una qualità di effetti convincente non era che una versione lontana dall’essere definitiva. Per cui da qui all’uscita Resogun porterà a schermo un dettaglio ancora maggiore.

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