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Anteprima
3 luglio 2014, 9:00
Sid Meier’s Civilization: Beyond Earth
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Sid Meier’s Civilization: Beyond Earth

Il 2014 di 2K Games non è ancora iniziato, come testimonia la completa assenza di rilasci, eccezion fatta per qualche contenuto aggiuntivo dedicato a videogiochi immessi sul mercato negli anni passati. Il piano è quello di regalare ai fan un periodo autunnale/invernale coi fiocchi, dato che arriveranno gli interessanti Borderlands: The Pre-Sequel, Evolve, il nuovo WWE e NBA 2K, ai quali quest’anno si aggiungerà un nuovo capitolo di Civilization, di cui parleremo oggi.

A circa quattro anni da Civilization V, il team di sviluppo Firaxis e 2K Games hanno deciso di tornare alla ribalta con Sid Meier’s Civilization: Beyond Earth, che in un certo senso sfrutterà lo stesso tema “spaziale” di Borderlands: The Pre-Sequel, per regalare agli appassionati qualcosa di unico e coinvolgente. Se siete interessati, continuate a leggere quali nuovi particolari sono emersi sul prodotto, mostrato (anche in una versione giocabile) all’E3 2014.

LO SPAZIO TI ATTENDE

Futuro. Gli eventi di un sistema connesso e globalizzato hanno portato al completo collasso della società moderna, destabilizzando l’intero sistema, le organizzazioni e gli organi di controllo governativi principali. Come mai, il futuro dell’umanità è posto a forte rischio e per salvaguardarlo, stavolta, andranno prese misure drastiche. Brevemente è questo l’incipit che porterà i fan di Civilization a colonizzare pianeti alieni, lontani dalla Terra, in modo tale da tracciare, garantire ed assicurare un nuovo inizio per l’umanità. Il compito sarà proprio quello di esplorare nuovi habitat, siano essi pieni di pericoli o eventuali benefici, per trovare una nuova casa e condurre il nostro popolo verso una nuova frontiera, la nascita di una nuova civiltà, di nuove prospettive, comunque piena di sfide. Sfide che ogni nuovo territorio o pianeta conquistato presenterà, per particolari situazioni morfologiche, o per la presenza di flora e fauna aggressive e poco adatte alla vita di tutti i giorni, quindi di forme di vita ostili alla crescita e allo sviluppo di un’ampia comunità di esseri umani.

Così, scelto uno degli otto sponsor di spedizione – ognuno dei quali ci proporrà obiettivi e compiti precisi – e partiti per lo spazio, ci troveremo ad affrontare fin da subito una serie di scelte atte ad imporre le necessarie e sufficienti condizioni di prosperità e vivibilità di luoghi perlopiù ancora sconosciuti, domando la natura aliena e ogni altra forma di vita lì presente, sviluppando le difese e gli avamposti, quindi garantendo benestare alle nostre nuove civiltà, aprendo nuove rotte commerciali, perché il lupo perde il pelo ma non il vizio… Tutto questo, ci porterà all’occupazione di nuovi territori, alla scoperta di nuove tecnologie, alla formazione di nuovi eserciti, perché la vita sulla Terra non è più possibile e nella galassia c’è tanto da scoprire, e tanto da deturpare! Grandi strutture, piccole e grandi città, modelleranno il “volto” di questo nuovo mondo, anzi di questi nuovi mondi, in cui ogni decisione porterà a delle conseguenze, siano esse nuove possibilità di espansione o problemi di sorta. L’impostazione di base, così come l’interfaccia, sono apparse molto simili a Civilization V, segno che è proprio quello il punto di partenza attorno a cui gli sviluppatori stanno costruendo il titolo, che ne sfrutterà le basi e le amplierà con svariate features, alcune nuove e alcune riprese dagli svariati add-on del gioco arrivato sugli scaffali circa quattro anni fa, in modo tale da offrire ai fan un sistema di gioco quando più immediato, veloce e diretto, ma non per questo meno profondo e accattivante del solito.

Una delle novità principali è rappresentata dal così chiamato Web Tech, ossia un sistema di progresso tecnologico che va a sostituire gli alberi tecnologici visti nel predecessore. Questo consentirà di ricercare tecnologie attraverso una varietà di percorsi e scelte non lineari, che andranno ad influenzare lo sviluppo del genere umano nello spazio. Ogni scelta, sia essa mirata allo sviluppo della robotica piuttosto che alla costruzione e ricerca di satelliti multi-scopo, creerà delle affinità grazie alle quali sarà più chiaro il quadro di sviluppo della nostra civiltà, sostanzialmente tre (le riportiamo in lingua originale, in inglese): Supremacy, civiltà che fa dell’esplorazione il suo cavallo di battaglia, dura nel carattere e capace di sopportare la perdita di un altro pianeta. Purity, una razza attenta allo sviluppo sostenibile dei territori, che non dimentica il passato, anzi vuole imparare dagli errori commessi sulla Terra; infine Harmony, in cui regna la voglia di adattarsi ai nuovi luoghi colonizzati diventando una sorta di indigeni dello spazio, dove il campo scientifico e la manipolazione genetica sono i rami di sviluppo e crescita ritenuti più importanti. Queste affinità, come accennato, andranno a delinearsi in base alle scelte compiute nello sviluppo tecnologico, rappresentando una sorta di linee guida e di definizione per la nostra civiltà, anche se non sembrano (al momento) dei fattori limitanti, piuttosto un modo per rendere più credibile la storia di sviluppo del nostro nuovo “regno”. A questo bisognerà aggiungere un sistema di quest con introduzione di obiettivi generati in base alle attività compiute mouse in mano; queste consentiranno al giocatore di approcciare ad un’affinità piuttosto che a un’altra, incoraggiandolo nell’esplorazione dei luoghi e alle trattative con altre comunità di colonizzatori, o con le popolazioni native del pianeta occupato, che potranno essere gentili e rispettose nei nostri confronti, così come ostili e brutali; con queste ultime, in particolar modo, andranno instaurate alleanze produttive atte a diminuire gli screzi, addolcendo i rapporti.

Un piccolo accenno anche sul comparto multigiocatore fino a 8 giocatori, che ci vedrà competere per il dominio di svariati mondi alieni, ma sulla quale non sappiamo ancora nulla al momento. Di certo, rappresenterà un buon compromesso per tutti coloro che, stanchi di sfidare la CPU, vorranno cimentarsi e misurarsi con giocatori reali provenienti da tutto il mondo; della stessa importanza, anzi di importanza maggiore, il completo supporto alle mod che consentirà di personalizzare, ampliare ed estendere l’esperienza di gioco che, già di suo, si preannuncia ricca di contenuti e divertimento. Oltre a quelli succitati, assisteremo a tanti altri piccoli cambiamenti o conferme, come quella dell’interfaccia a cui facevamo riferimento prima, o della possibilità di spostare all’interno di un esagono una sola unità, anche se ci aspettiamo qualcosa di più “raffinato” per quel che concerne le rotte commerciali, a differenza del sistema piuttosto basilare visto in passato. Naturalmente, il collasso della società moderna e della vita sulla Terra porterà a vedere i nuovi territori occupati con elevata curiosità, l’atmosfera spaziale porterà significativi cambiamenti nelle visuali e nelle location di gioco, l’esplorazione potrebbe godere di nuova linfa e gli ecosistemi alieni ricreati non fanno altro che immergerci in nuove e certamente problematiche avventure, in cui anche il controllo dello spazio orbitale circostante sarà d’estrema importanza, per vivere meglio e più sicuri; per fare in modo che la nostra vita nello spazio, su pianeti un tempo sconosciuti, sia almeno un po’ migliore di quella vissuta sulla Terra. Ormai allo stremo, giunta alla sua fine.

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IN CONCLUSIONE
Quanto mostrato nel corso dell'E3 2014 ha evidenziato come Civilization: Beyond Earth rappresenti un passo in avanti rispetto a Civilization V, sfruttandone al tempo stesso le solide basi lanciate quattro anni fa e poi ampiamente migliorate, espanse e rese ancor più robuste dalla gran quantità di contenuti aggiuntivi rilasciati. Certo, gli amanti del genere potrebbero notare diverse analogie, ma questo non è per forza di cose un difetto, se si tiene conto dell'elevata qualità e quantità di contenuti del predecessore, ma le possibilità di trovarsi dinnanzi a valide nuove features sono alte. Lo sviluppatore ha promesso tante ed interessanti modifiche al gameplay, in modo tale da rendere degli aspetti di questo nuovo Civilization un sorta di gioco nel gioco, un'esperienza varia e dinamica, grazie alla quale andare alla scoperta di nuovi territori inesplorati e conquistarli. Il titolo è atteso per ottobre 2014, ovviamente solo su PC, voi siete già pronti per conquistare lo spazio? Noi non vediamo l'ora!
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