4444 – Recensione

Ormai anche su Apple Store impazza la voglia di puzzle game. A rispondere all’appello ci pensano i ragazzi di Cellar Ghost che con il loro coloratissimo 4444 vogliono cercare di avere un posto sul Pantheon degli sviluppatori di puzzle game più amati, ma salire sul trono non è facile. 4444 sarà riuscito a spiccare fra tutti, aggiudicandosi il sudato premio? Scopriamolo nella nostra analisi.

In 4444 dovremo affrontare serie su serie di livelli cercando di completare nel minor tempo possibile, e/o con un determinato numero di mosse, dei piccoli rompicapo. I ragazzi di Cellar Ghost però non hanno creato puzzle troppo complessi, almeno inizialmente, bensì hanno puntato tutto su di un gameplay intuitivo e una grafica minimalista per evitare distrazioni inutili, permettendo al giocatore di immergersi fino in fondo nel gioco.

Ciò che dovremo fare è far diventare tutto il quadrato di gioco di un determinato colore. Avremo una serie di pezzi che scorreranno nella parte inferiore dello schermo, in successione di colore, dimensione e tipo, quindi quadrati più grandi, bonus in grado di cambiare colore in base a dove lo posizioneremo, in gabbia, saette per distruggerle e così via, per un, seppur non eccezionale, ricco sistema di possibilità. Il tutto scorre piacevolmente e nei momenti morti della giornata 4444 riesce ad intrattenere quanto basta. Purtroppo è nei lunghi tragitti che la noia comincia a farsi sentire, costringendo il giocatore ad abbandonare il gioco di tanto in tanto, giocando a qualcosa di un po’ diverso, o semplicemente solo più impegnativo. Insomma, la solita doppia faccia della medaglia, perché se è vero che 4444 riesce a svolgere egregiamente il suo compito da mobile game non risultando mai frustrante o pesante, dall’altra a causa dell’eccessivo minimalismo non riesce a catturare più di tanto l’attenzione. A contribuire alla scarsità d’interesse ci pensa una colona sonora abbastanza anonima e mai coinvolgente che svolgerà il mero compito di pallido sottofondo musicale.