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Recensione
TESTATO SU PC
14 ottobre 2013, 12:30
Air Conflicts: Vietnam
Air Conflicts: Vietnam mobile

Air Conflicts: Vietnam – Recensione

In un periodo sicuramente pieno di videogiochi d’una certa importanza, fa capolino forse nel momento meno opportuno un gioco di volo di stampo tipicamente arcade ambientato ai tempi della Guerra del Vietnam. Il progetto è uno di quelli a basso budget, ad opera di Games Farm che è abituata a lavorare su videogiochi di questo genere (vedi i precedenti capitoli della serie, Attack on Pearl Harbor, WW2 Aces), supportata non proprio abilmente dai publisher bitComposer e Kalypso, a seconda dei territori europei di competenza, per la distribuzione di Kock Media, visto e considerato che il prezzo da pagare per far vostro il titolo c’è tutto, ma come contenuti e risorse investite nello sviluppo c’è stata tanta latitanza…

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TI PASSO A PRENDERE CON L’ELICOTTERO

Come giustamente suggerisce il nome del videogioco, il teatro degli scontri è rappresentato dal territorio del Vietnam, nello specifico il rivivere degli scontri avvenuti nei primi anni ’60, per quella che di fatto è stata una delle guerre più distruttive ed inutili di sempre. Nei panni di Joe Thompson, un pilota della marina americana, il team di sviluppo ha deciso di riproporre alcuni scorci di storia cercando di scegliere quelli più importanti, in modo tale che le azioni eseguite sul campo di battaglia (a dir poco terribili all’epoca) creassero dei più che giustificati cambiamenti d’umore ed instabilità al protagonista stesso, che ad ogni missione, attraverso brevi scene filmate di certo non da brivido o indimenticabili, commenterà l’accaduto come se si stesse riferendo alla propria famiglia, attraverso delle lettere scritte proprio in quegli istanti. Air Conflicts: Vietnam non è certo un simulatore di volo, tanto meno ha un sistema di guida che si avvicini minimamente ad esso, piuttosto fa uso di un buon modello di guida arcade per catapultarci su svariati velivoli che vanno dai caccia agli elicotteri, passando per i cargo, nel cielo che sovrasta location che nella totalità dei casi è rappresentata dalla giungla vietnamita. Il sistema di gioco è molto aperto e si presta a tutti i videogiocatori amanti di questo genere di produzione, ragion per cui è tranquillamente giocabile facendo uso anche della combinazione mouse+tastiera, o tramite normalissimo joypad, qualora non si abbia a disposizione un joystick solitamente più adatto a queste circostanze. La struttura delle missioni è di quelle poco creative ed originali, come spesso giochi del genere ci hanno abituato: in breve, dopo una doverosa presentazione sui controlli, sarete indirizzati verso una posizione nota per abbattere minacce vietnamite a terra, siano esse rappresentate da uno schieramento di truppe nemiche o da artiglieria pesante ed antiaerea, quindi in scontri con altri velivoli che tenteranno, magari, di abbattere un vostro plotone su di un aereo cargo utilizzato per portare a termine missioni un po’ più “speciali” del solito. Il caso a cui ci riferiamo va chiaramente al richiamo del C-130, in Air: Conflicts Vietnam utilizzato per spargere quell’ “Agent Purple”, un miscuglio di vari erbicidi (comunque nemmeno uno dei più tossici tra quelli usati in realtà, che ancora oggi portano a spiacevoli conseguenze in quei luoghi) utili per consentire di avere un vantaggio territoriale, così provocando danni fisici e fughe di nemici dalle fitte giungle vietnamite e dai bunker sotterranei. Ma sono tanti altri i velivoli introdotti e che piloteremo, tutti facenti parte dell’epoca e per i quali si potrebbero spendere pagine e pagine di dettagli: l’elicottero UH-1 Huey, l’AH-1 Cobra, l’F-4 Phantom, il MiG 17, questi i più conosciuti, che comunque dal punto di vista della resa grafica e della riproduzione non spiccano certo per dettagli, siano essi risultati della scocca esterna o dei particolari interni.

Ognuno dei velivoli presenta difatti una visuale interna che spesso nelle fasi di attacco (soprattutto con elicottero, NdR) tornano utili, ma non c’è stata affatto l’attenzione per i dettagli: il pilota non esegue alcun movimento sui comandi da noi gestiti ed attivati tramite controller e, in generale, il senso di superficialità regna sovrano. Sintesi perfetta di quel che Air Conflicts: Vietnam è in realtà, ossia un costoso passatempo, almeno finora, che riesce ad intrattenere sufficientemente bene soltanto nel breve e soltanto chi è solito aspettarsi complessivamente poco da un titolo sviluppato con basso budget, perché la perfezione in tal caso è molto lontana e forse nemmeno con le giuste risorse il team di sviluppo avrebbe potuto ovviare alle lacune ed alle mancanze evidenziate nelle fasi di gioco. La modalità storia comunque si rivela forse anche più longeva del necessario, data la natura “mordi e fuggi” con cui è doveroso gustare e metter mano a questo gioco, e ad essa si affiancano modalità multigiocatore che però ci è stato impossibile provare, data la completa assenza di player online… Certo, sapevamo fin da principio che il rischio da scacciar via fosse proprio quello, ma evidentemente una campagna di marketing assolutamente sottotono, lo scarso richiamo che un videogioco del genere ha sulle masse (si tratta pur sempre di un gioco di nicchia, NdR) ed il prezzo elevato giustificano (ahinoi) il problema succitato; forse quando sarà possibile reperire il titolo in saldo la situazione cambierà, anche se ne dubitiamo fortemente…

IL RISPARMIO, DOPO GLI SPRECHI DEL VIETNAM

Air Conflicts: Vietnam non è certo un titolo che brilla in quanto a gameplay, come già detto, ma gli evidenti limiti di una produzione realizzata con un budget così esiguo hanno riguardato in particolar modo l’aspetto tecnico del videogioco. La versione PC da noi provata su hardware molto prestazionale, quindi con tutti i settaggi e le impostazioni al massimo, ci ha messo difronte ad un videogame assolutamente carente dal punto di vista grafico: texture slavate, dettagli insoddisfacenti, mondo di gioco in generale passabile ma allo stesso tempo carente in specifiche missioni, effetti delle esplosioni poco convincenti e aliasing che padroneggiava su quello che definire un brutto quadro è un eufemismo. La stessa palette dei colori in molti casi ci è sembrata poco adeguata e più volte ci siam chiesti, tra una pausa ed un’altra di gioco, dove fosse questo Vietnam di cui si parlava in fase di pre-rilascio o nei comunicati stampa rilasciati dai vari team di sviluppo e di produzione.

Fortuna che a far compagnia ad un lavoro così deludente ci si è messo un comparto audio di buona qualità e varietà, con effetti sonori di armi ed esplosioni convincenti, ed un sufficiente doppiaggio in lingua Inglese, non di certo memorabile. Meglio, decisamente meglio, la colonna sonora che ci accompagna durante le missioni, stimolanti al punto giusto e che riescono ad essere un buon distensivo durante fasi gameplay non proprio esaltanti ed alla lunga molto noiose.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Consigliare Air Conflicts: Vietnam o trovare un sol valido motivo per farlo, visto il prezzo complessivo di trenta euro, è davvero molto difficile. Potreste apprezzarlo se siete amanti dei giochi di volo di stampo arcade, se amate particolarmente il periodo storico (forse uno dei più orrendi degli ultimi cinquantanni) risalente alla lunga, dispendiosa ed inutile Guerra del Vietnam, non di certo se fate della bontà del comparto grafico una prerogativa del videogioco che andrete ad acquistare, tanto meno se i vostri gusti vi portano a preferire le modalità multigiocatore a quelle in single-player, data la (per ora) completa assenza di giocatori nei server di gioco. Si adatta in particolar modo a brevi sessioni di gioco, ma lo scoglio principale è caratterizzato dal prezzo davvero troppo alto, che quasi certamente finirà per far cadere questo titolo nel dimenticatoio dei titoli realizzati con due soldi e venduti a prezzi esorbitanti, in un mercato in continua evoluzione e che ci propone sempre più capolavori e pezzi da novanta a meno di dieci euro...
Pro-1
Ottimo per qualche minuto di svago al giorno
6
Contro-1
Comparto grafico scadente
Pro-2
Comparto sonoro ben strutturato
Contro-2
Multiplayer deserto
Contro-3
Prezzo esagerato
DOV'È IL VIETNAM?
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