AiRace Speed – Recensione
AiRace Speed è un tunnel game, genere perlopiù fiorente su flash e piattaforme mobile, la cui unica prerogativa prevede il passaggio attraverso angusti cunicoli irti di ostacoli, che si tratti di raggiungere una meta o sopravvivere il più a lungo possibile. Il titolo segna la terza installazione del brand, nato su DSiWare dapprima con AiRace Tunnel, precursore di Speed, come intuibile dal nome, e AiRace, racing game a base di aerei sulla scia di Mario Kart, entrambi ben accolti sia dalla critica che dal pubblico.
Per il suo debutto sull’eShop di 3DS, QubicGames ha ben pensato di tornare alle origini, sfruttando le possibilità offerte dal nuovo hardware per focalizzare l’esperienza sulla velocità e la prontezza di riflessi, enfatizzando la frenesia dell’azione ad un livello tale da riportarci alla mente il buon vecchio F-Zero, ormai da anni latitante. Ovviamente, AiRace Speed non ha certo ambizioni così elevate, ma al di là di un concept estremamente semplice potrebbe nascondersi una piccola perla ad un prezzo davvero conveniente: sarà questo il caso?

ACCELERA, C’E’ UN MURO!
Normalmente è la gravità, la sensazione di cadere nel vuoto, a muovere letteralmente gli ingranaggi di un tunnel game, in AiRace Speed ci metteremo invece ai comandi di astronavi supersoniche all’interno di circuiti progettati da qualche ingegnere particolarmente sadico. Una presentazione spartana, un tutorial riassunto in una schermata di caricamento e siamo già pronti a volare; AiRace punta sull’immediatezza e l’accessibilità, abbandonando un’eventuale storyline ed altri artifici scenici in favore di uno stile di gioco mordi e fuggi, quasi arcade. Il roster comprende 5 veicoli per un totale di 18 tracciati (complessivamente il numero di livelli disponibili, 16 standard e 2 endless), tuttavia gli “abbinamenti” sono già stati decisi a tavolino dagli sviluppatori, ovvero per una determinata prova potremo utilizzare solo il mezzo indicato, le cui performance coincidono con le tempistiche da rispettare. Queste restrizioni alla libertà del giocatore sono controbilanciate dall’effettiva assenza di variazioni nel feeling quando si passa da un’astronave all’altra, fatta eccezione per la velocità di punta ed il fattore estetico; inoltre per sbloccare uno stage è necessario completare quello precedente, dando l’idea di una sfida crescente, ma il dubbio che una miglior caratterizzazione e bilanciamento del parco auto avrebbe aggiunto quel pizzico di profondità in più rimane, sebbene la formula di gioco non permetta una grandissima varietà di approcci.
Il design dei circuiti sembra uscito da un ottovolante futuristico: velocissimi, claustrofobici… e mortali, lunghi condotti cilindrici irti di ostacoli, come grate, paratie scorrevoli, muretti, raggi laser, intervallati da ampi spiazzi tutt’altro che sicuri e insidiosi bivi. Il modello di guida è basilare: i propulsori si avviano in automatico, lasciando al giocatore il compito di frenare e usare il turbo, che in pratica diventerà il vero acceleratore, in quanto inesauribile e fondamentale per tagliare i tempi sul cronometro, la croce direzionale ed il pad scorrevole sono adibiti alla sterzata e al cambio di altitudine, mentre con i tasti dorsali si vira per coprire aree maggiori in curva. Volendo è possibile ricorrere al touch screen per gestire i movimenti, opzione che comunque vi sconsigliamo caldamente, essendo poco precisa e deleteria per i polsi. In game, la pratica si rivela divertente e impegnativa al punto giusto: l’ottimo senso di velocità è supportato da un frame rate stabile sui 60 frame, i controlli sono reattivi e semplici da padroneggiare e le collisioni accurate (sebbene sia inevitabile prendersela con la console dopo l’ennesimo schianto), tuttavia non abbiamo gradito il posizionamento della “hitbox” del mezzo sul solo cockpit, causando fenomeni bizzarri come compenetrazioni tra le ali e le pareti laterali, e la realizzazione in generale dei livelli infiniti, con checkpoint troppo distanti l’uno dall’altro ed il continuo riciclo delle stesse strutture.
Dopo mesi di completa inattività, torna finalmente alla ribalta l’effetto 3D, che in AiRace Speed trova nuova linfa vitale, migliorando la percezione delle distanze e “dilatando” lo schermo per offrire una visuale più ampia e chiara (anche se in questo ultimo caso parliamo di un effetto ottico percepito dal sottoscritto, quindi soggetto a cambiare a seconda dell’utente); non abbiamo rilevato sensibili cali di performance a seguito del taglio dei fotogrammi, fatta eccezione per alcuni elementi dello scenario, afflitti da un forte aliasing, ed un leggero disorientamento a seguito di lunghe esposizioni alle alte velocità, tutto sommato comprensibile (talvolta si perde la bussola anche con il regolatore del 3D spento, figurarsi). Tecnicamente il team di sviluppo ha barattato le solide prestazioni al costo di un livello di dettaglio solo discreto, povero di effetti speciali e soluzioni accattivanti, ma comunque accettabile sul piccolo schermo del portatile, nonché ornato da uno stile futuristico niente male; poco incisiva invece la colonna sonora, composta da una manciata di tracce in salsa techno, azzeccate forse al contesto, ma che difficilmente verranno ricordate nel tempo.
Come emerso dalla nostra analisi, AiRace Speed non è stato certo concepito per sessioni impegnate, ancor meno per stupire annoverando un’infrastruttura raffinata o temi suggestivi nel canovaccio; la vocazione del titolo QubicGames è quella del passatempo, quei titoli perfetti per riempire ritagli di tempo in cui non si ha nulla da fare o si attende qualcosa, che sia l’autobus o la voglia di alzarsi dal divano, ed in questo AiRace Speed splende come pochi nel catalogo dell’eShop. Abbiamo parlato in apertura della sua immediatezza e infatti è questione di una manciata di secondi accendere il 3DS ed iniziare a giocare, così come all’occorrenza chiudere la console e riprendere in seguito; ci si schianta e si riparte daccapo, si fallisce di nuovo l’oro e si abbandona il tutto dopo aver resistito alla tentazione di scagliare dalla finestra lo strumento della nostra frustrazione, per poi tornare più tardi al volante come se nulla fosse, e così via per un numero imprecisato di volte. I livelli sono brevi, ma vantano una rigiocabilità elevata, senza contare la leaderboard online ed il sistema di achievement. Non sarà il massimo per trascorrere un intero pomeriggio incollati allo schermo, ma quei 15 minuti giornalieri non glieli toglie nessuno.
Immediato e velocissimo |
7 | Contenuti oggettivamente scarni |
Ottima rigiocabilità | Livelli infiniti frustranti | |
| FASTER THAN SOUND... BEFORE IT CRASHES | ||