Albedo: Eyes from Outer Space – Un’avventura grafica Sci-Fi tutta italiana
Albedo: Eyes from Outer Space è un’avventura grafica tutta italiana. Il titolo difatti è stato realizzato da Fabrizio Zagaglia. Pur essendo un prodotto indipendente Albedo vanta un comparto tecnico eccellente, ed un gameplay che per quanto classico è assolutamente ben strutturato e divertente. Immergetevi quindi con noi in un mondo fantascientifico anni ’60, dalle atmosfere inquietanti e spaventose.
Benvenuti a Jupiter
Il vostro lavoro è quello di guardiani notturni in un laboratorio scientifico chiamato Jupiter, struttura principale del gruppo Olympus. In questo luogo vengono condotti esperimenti spaziotemporali, e forse anche esperimenti di qualche altro genere, ma a voi non importa, giusto? Sbagliato, dato che dopo pochi istanti dall’inizio del gioco a causa di un incidente vi ritroverete a dover faticare per rimanere in vita. Non tanto con i muscoli, ma con il cervello. Sostanzialmente Albedo è un’avventura grafica piena di enigmi via via più complicati, collocati in delle mini-instance (stanze) autoconclusive: una volta risolto l’enigma di turno si procede oltre. Spesso e volentieri il giocatore sarà obbligato ad utilizzare l’ingegno per scoprire il modo di utilizzare i vari oggetti sparsi per le stanze e proseguire. Ad esempio all’inizio dell’avventura ci siamo ritrovati in una stanza, dall’altra parte della porta c’era una creatura aliena con intenzioni tutt’altro che amichevoli. Per riuscire a sopravvivere abbiamo prima catturato un topo grazie ad uno snack ed una trappola, l’abbiamo piazzato davanti ad un distributore automatico al quale abbiamo legato una corda, e una volta che il mostro è entrato attirato dal topo, l’abbiamo ucciso facendogli cadere addosso il suddetto distributore, semplice no? Certo, ma questo è solo il primo di tanti rompicapi che non vogliamo anticiparvi, dato che sono la componente fondamentale alla base del gameplay.
Alieni sì alieni noL’atmosfera di Albedo è estremamente caratterizzata, con una forte connotazione derivante dai famosi film di fantascienza degli anni ’60. Avete presente i classici poster con la navicella spaziale aliena che spara laser verso dei poveri cristi in fuga no? La grafica molto ben curata e la colonna sonora giusta rendono Eyes from Outer Space una piccola perla per atmosfera. Corridoi claustrofobici, laboratori abbandonati, creature aliene con mille e più tentacoli, tutti realizzato da una singola persona. Sembra davvero incredibile che qualcuno riesca da solo, o quasi, a creare un titolo così curato. Enigmi non banali e interfaccia di gioco, che pur peccando di una certa macchinosità lascia al giocatore la libertà di utilizzare ogni oggetto che trova. Se volete spegnere un incendio che blocca un certo passaggio dovrete attaccare il tubo alla fonte d’acqua, aprire la valvola e puntarlo sull’incendio, realizzando in maniera più articolata e realistica un po’ quello che accadeva nelle vecchie avventure grafiche per computer degli anni ’90.
Se enigmi e ambientazioni sono ben realizzati lo stesso non possiamo dire dalla trama, che pur essendo affiancata da un mondo ben strutturato non è una componente così incisiva per lo sviluppo del gioco, una piccola pecca in un’avventura grafica che altrimenti presenterebbe ben pochi difetti. L’interfaccia di gioco come già detto permette al giocatore di interagire moltissimo con l’ambiente che lo circonda, ma pecca appunto di una certa macchinosità che nelle, poche, fasi concitate del gameplay potrebbe causare alcune difficoltà.
Avventura grafica, ma non solo…Le fasi esplorative e di puzzle solving sono saltuariamente spezzate da intervalli dove il giocatore dovrà far fuori a fucilate gli alieni che tentano di ucciderlo. Non particolarmente complicate e sicuramente divertenti esse contribuiscono a dare un po’ più di ritmo ad Albedo. Niente di incredibile chiariamoci, la parte preponderante del gameplay rimane sempre quella da avventura grafica, ma certo apprezziamo l’aggiunta. Oltre ai piccoli difetti sopraccitati quali controlli non particolarmente user-friendly ed una trama poco sviluppata non ci sono altre particolari critiche da fare. L’atmosfera così come il design di questo titolo sono eccellenti, la colonna sonora è azzeccata, ed il gameplay pur essendo sostanzialmente quello di una vecchia avventura grafica è farcito di enigmi complicati e non banali. Sicuramente quindi Eyes from Outer Space è un titolo che farà contenti tutti gli appassionati di avventure grafiche, e che richiederà un bel po’ di impegno per essere completato con un tempo di gioco effettivo che si aggira tra le 8 e le 10 ore circa.
Ottima grafica ed atmosfera |
8 | Trama poco incisiva |
Enigmi complessi ed interessanti | Interfaccia e controlli macchinosi | |
Poco intuitivo | ||
| Da non perdere | ||


