Dungeons & Dragons: Chronicles of Mystara
La complessità dell’universo immaginifico di Dungeons & Dragons, celebre gioco di ruolo cartaceo, è stata racchiusa in maniera soddisfacente in un modesto catalogo di videogiochi tra cui spicca la serie di Baldur’s Gate ed alcuni titoli MMORPG. A metà anni novanta Capcom riuscì a proporre una credibile rivisitazione in salsa nipponica delle avventure infinite tipiche di una partita a D&D nei due cabinati di Dungeons & Dragons: Tower of Doom e Shadow over Mystara, scegliendo per queste incarnazioni la forma di gioco cara ad altri titoli come Final Fight o Knights of the Round, dove in Capcom sono veri maestri, quella dei picchiaduro a scorrimento. Abbiamo scaricato al costo di 14,99 euro, direttamente dall’eShop di Nintendo, la versione Wii U e vi proponiamo la nostra recensione.
UNA PORTA SOCCHIUSA AI CONFINI DEL SOLENon molti tra i videogiocatori e gli aspiranti giornalisti del settore, freschi di vent’anni, avranno provato questi due titoli e anche chi scrive, pur essendo stato un assiduo frequentatore delle sale giochi negli anni dell’apice della loro diffusione, deve confessare di avere visto di sfuggita solamente Tower of Doom e chissà dove. Parliamo infatti di giochi usciti in origine quasi venti anni fa, ideati con una concezione di videogioco che a molti potrà sembrare superata, ma che per qualche strana alchimia, funziona. Gli sprite enormi dei personaggi disegnati alla orientale, in stile anime, le magie e le evocazioni, i nemici pescati a piene mani dal Manuale dei Mostri del GDR cartaceo, riconoscibili se siete abitudinari del dado a venti facce, una certa difficoltà e quel tocco di Golden Axe rendono le avventure nell’ambientazione di Mystara affascinanti.
Se Tower of Doom è più acerbo, il numero dei PG a disposizione dei giocatori limitato alle quattro classi base, meno elaborato, è Shadow over Mystara, il capitolo successivo a quello, a rappresentare la vera gemma splendente. La profondità di Shadow over Mystara d’altronde è immeditamente intuibile già dalla schermata di selezione dei proprio personaggio, uno tra i sei disponibili tra Guerriero, Chierico, Mago, Maga Elfa, Ladra, Guerriero Nano, ognuno dei quali caratterizzato dai propri punti di forza e dalle proprie debolezze, da un percorso di crescita esclusivo e dalla possibilità di utilizzare oggetti dedicati preclusi alle altre classi. Se la scelta più immediata è quella del Guerriero, tosto in combattimento, capace di utilizzare un buon numero di armi da lancio, in grado di difendersi grazie ad uno scudo e dotato di un numero di Punti Vita maggiore rispetto agli altri personaggi, è con i lanciatori di incantesimi che è possibile toccare con mano l’intelligenza utilizzata da Capcom per trasportare un sistema di gioco complesso come quello di D&D in un picchiaduro a scorrimento orizzontale. I “castatori” potranno accedere a tre menu circolari, un po’ alla Secret of Mana, richiamabili premendo il tasto dedicato, i quali consentiranno di selezionare uno tra gli incantesimi meditati in automatico, spesso devastanti che riempiono tutto lo schermo, e liberare il potere di mistiche bacchette magiche, letalissime. Ed è naturale come, in qualche partita, molti giocatori si orienteranno verso questo tipo di personaggi, un po’ avvantaggiati in determinate situazioni di massa, ma anche negli scontri con i boss di fine livello, ad esclusione dei boss di fine livello giganteschi che riprendono alcune tra le creature più temute dei Piani degli Universi di Dungeons and Dragons e che rappresentano un ostacolo notevole, rispetto ad altri che non verranno nemmeno presi in considerazione, incidendo un po’ sul numero delle tattiche attuabili e sulla varietà generale. Vi accorgerete come i personaggi della classe mago siano superiori agli altri quasi subito, al sopraggiungere costante delle prime orde di nemici agguerritissimi, anche se piuttosto stupidi che fanno del numero la loro forza, un assalto continuo che garantisce quella freneticità che un beat’em up richiede e che in Chronicles of Mystara non manca. L’unico limite imposto al videogiocatore è il buon senso perché Capcom, come è giusto che sia, ha previsto dei “continua” infiniti e starà a voi decidere se portare a termine l’avventura a furia di resuscitare o imporvi un certo limite d’utilizzo che come si sa aguzza il senso di sfida.
La riproposizione grafica in alta definizione sfrutta, come Mortal Kombat Kollection per esempio, alcuni filtri che armonizzano la grafica bidimensionale e inevitabilmente pixellosa. Abbiamo optato per l’acquisto della versione Wii U per utilizzare il gioco sullo schermo secondario del Game Pad, scelta rivelatasi azzeccata. Utilizzando l’esclusivo controller di Wii U e spostando Chronicles of Mystara sullo schermo capacitivo del controller è possibile godere di una grafica ancora migliore, date le dimensioni ridotte che stemperano i difetti rispetto agli schermi piatti che, prevedibilmente, tutti i videogiocatori avranno a disposizione. Anche se le limitate dimensioni del display mascherano la resa grafica generalmente sorpassata, nel complesso ogni singolo sprite mosso da uno dei due titoli è realizzato con cura ed è solo immaginabile la sensazione di meraviglia provata due decenni fa davanti a tanto cabinato.
Sono poi implementate alcune funzioni trascurabili, come una scomodissima visione ad angolo di coin-op, inguardabile e talmente ridicola che fa nascere degli interrogativi sulla sobrietà di chi ha pensato all’aggiunta di questa meta-funzione, che rende questi titoli ingiocabili e di cui è meglio privarsi. Oltre alla possibilità di utilizzare il secondo schermo per visualizzare Dungeons & Dragons: Chronicles of Mystara, nessun’altra caratteristica è stata implementata rispetto alle versioni per PlayStation 3, Steam (dove il gioco costa ben 1 euro in meno) e Xbox 360. Non potrete utilizzare il touch screen per accedere ai menu, lo schermo capacitivo non viene utilizzato in alcun modo. Benvenuta è la possibilità di accedere ad una serie di sessioni di gioco sul Web, unendosi ad una partita in corso creata da altri giocatori o hostando se non avete amici nelle vicinanze. Bisogna comunque ammettere che anche in singolo Mystaria è piuttosto longevo per il numero di bivi narrativi a disposizione dei giocatori nel disvelarsi della trama, per la quantità di oggetti da recuperare e la buona riuscita del titolo in generale. Rimandiamo al box delle conclusioni le valutazioni sul prezzo del titolo che inficia inevitabilmente il giudizio finale.
Molto Dungeons & Dragons |
7.5 | Costa troppo |
Shadow over Mystara è un gioiello | Tower of Doom è acerbo | |
Personaggi squilibrati | ||
| IDOLOPEO | ||
