Z-Giochi.comZ-Giochi.com Mobile

Recensione
TESTATO SU MOBILE
8 novembre 2014, 12:00

Felllice – Vita di una cellula

Felllice è la personale interpretazione della vita di una cellula secondo l’autore Klickaffen, infatti lo stesso titolo non è altro che l’anagramma di cell life. Il gioco, pubblicato da BulkyPix, è caratterizzato da uno stile grafico minimale e da comandi semplici ed immediati che ben si prestano agli schermi tattili. Per farsi notare in un mercato difficile come quello mobile, la scelta di utilizzare i soli colori bianco e nero dovrebbe almeno accompagnarsi ad un gameplay profondo che attiri il giocatore. C’è una strana tendenza a considerare lo stile minimal come qualcosa di affascinante, proprio perché con poco riesce a dire tanto, ma ciò non è assolutamente sempre vero. In altri casi ci sono giochi, indipendentemente dalla piattaforma mobile presa in esame per la recensione, che hanno fatto proprio quello stile: in giochi come Limbo, ad esempio, l’utilizzo di una scala di grigi amplifica l’atmosfera dai toni cupi, in MadWorld l’aspetto simile ad un fumetto in bianco e nero esaltava il contrasto con il rosso cruento del sangue. Che direzione prende invece Felllice? Scopriamolo dalle caratteristiche del titolo.

felllice-logo

Cellula grande mangia cellula piccola

Alla base del titolo ci sono delle semplici regole: possiamo assorbire solo le cellule di dimensioni uguali o inferiori rispetto alla nostra, le cellule più grandi di noi se colpite ci respingeranno e ci divideranno, basta un tocco nella direzione scelta per effettuare un movimento, tenendo premuto il centro della cellula e rilasciando il dito si accede al menu di pausa da cui si possono anche invertire i colori. Apprese le basi tramite un veloce tutorial, si può scegliere di lanciarsi direttamente in una partita rapida il cui obiettivo sarà assorbire tutte le cellule presenti, o fare un salto nell’Arena dove confrontarsi con 25 formazioni cellulari di cui andranno prima comprese la struttura ed i tempi di movimento per attaccarle ed inglobarle nell’ordine giusto nel minor tempo possibile. La prima modalità di gioco mostra le cellule, rappresentate da cerchi di varie dimensioni, poste in modo casuale in uno spazio delimitato, ma che si estende oltre i confini fisici rappresentati dallo schermo dell’iPad Mini su cui è stata effettuata la prova. Il non riuscire a vedere fin da subito tutti gli elementi di gioco ci spinge ad esplorare il livello, scorrendolo davanti ai nostri occhi in cerca del cerchio delle giuste dimensioni da assorbire. La maneggevolezza della cellula facilita il compito, permettendoci movimenti precisi semplicemente con il tocco di un dito, mentre con rapidi tocchi la si avvicina lentamente agli obiettivi più impervi: basta infatti una collisione con un cerchio troppo grande per dire addio a tutti gli sforzi fatti fino a quel momento e dover tornare sui propri passi per riconquistare i cerchi perduti. Le cellule non sono tutte statiche e in attesa di essere semplicemente toccate, alcune pulseranno passando da dimensioni grandi a piccole, e soltanto quando avranno raggiunto la minor espansione sarà più facile “fagocitarle”. La modalità “Gioca”, quindi, non è altro che un’estensione del tutorial, ma grazie ai suoni che vengono generati entrando in contatto con le altre cellule, si crea un’atmosfera rilassante, calma, ambientale.

La parte più interessante del titolo è l’Arena, che si può immaginare come uno scontro con un boss cellulare, diverso in ogni livello, in grado di muoversi per proteggere le estremità più piccole, o quasi a chiudersi per impedirci una volta esser cresciuti a sufficienza di raggiungere le cellule successive; in realtà è meno epico di come può sembrare a parole: i movimenti sono lenti e ripetitivi, rendendo l’ipotetico scontro prevedibile e senza particolari livelli di sfida non essendoci limiti di tempo o punteggi da realizzare, salvo un riconoscimento finale che indica l’effettivo tempo impiegato per assorbire tutta la struttura. Il gioco non offre altro, a parte 70 obiettivi interni da sbloccare chiamati Conquiste.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Felllice fa sì suo il termine minimal, ma in un'accezione del tutto negativa: il gioco è infatti ridotto all'osso, sia nelle estetiche che nei contenuti. La modalità più interessante di tutta l'offerta, l'Arena, cade infelicemente vittima della ripetitività degli schemi di movimento dei conglomerati cellulari, che, dalla loro parte, hanno almeno di positivo la varietà nelle forme. Ci sono alcuni spunti interessanti come le cellule che pulsano e spingono il giocatore ad attaccarle con il giusto tempismo, o la generazione di suoni che crea dolci melodie dopo aver acquisito una cellula. Proprio quest'ultima caratteristica poteva essere maggiormente approfondita per guidare l'utente nell'esplorazione degli scenari, cambiando il tono del suono all'avvicinarsi della cellula dalle giuste dimensioni, o dando un feedback in prossimità del pericolo. Siamo di fronte al classico gioco da una partita veloce, da qualche utilizzo, ma che poi finisce ben presto nel dimenticatoio se si confronta con l'ormai esagerato numero di titoli che cercano di tenersi a galla su App Store.
Pro-1
Semplice ed immediato...
5
Contro-1
... Ma fin troppo essenziale
Pro-2
Risponde in modo ottimale ai comandi
Contro-2
Pochi contenuti
Contro-3
Gameplay scarsamente avvincente
noia al microscopio
COMMENTI