Game of Thrones: A Telltale Games Series Episode 4 – Sons of Winter
Ed eccoci arrivati al quarto episodio della serie Telltale dedicata a Game of Thrones. E mentre la serie TV è sempre più controversa, tra un aumento dei fan e dei colpi di scena da un lato, e numerose lamentele da parte di puristi (e puritani) dall’altra, l’avventura PC prosegue su binari piuttosto classici. Possiamo comunque già anticipare il confermarsi della buona qualità vista anche nell’episodio numero 3, quasi a rassicurare i giocatori del fatto che il numero 2 sia stato solamente un incidente di percorso.
La riscossa dei bravi ragazziQuesto capitolo della saga propone una sensibile svolta nei confronti della struttura narrativa, passando da una sensazione di inevitabile imponenza ad una nuova ed accresciuta consapevolezza dei personaggi coinvolti, ora finalmente inseriti in un contesto più dinamico e, apparentemente, sensibile alle varie decisioni. Come abbiamo spesso sottolineato, questa serie non aveva mai brillato per la capacità di regalare momenti di vera scelta in game, essendo i vari bivi proposti quasi sempre forzati e destinati ad un unica conseguenza. Fatto ancora più grave, il gioco stesso e la sua capacità narrativa mancavano di quel grado di finzione necessario per mettere il giocatore di fronte a delle scelte che, pur se solo in apparenza, trasmettessero un feedback in termini di indipendenza e consequenzialità. In questo quarto episodio troveremo un Rodrick Forrester in grande spolvero, grazie ad alcuni aiuti tanto graditi quanto inaspettati. Finalmente uno dei protagonisti principali parteciperà perciò in maniera più attiva ai risvolti della trama, iniziando a dover prendere decisioni che sembrerebbero gravare molto sul prosieguo della storia. Abbiamo già affermato da tempo di come Rodrick, pur essendo una figura molto ben caratterizzata e psicologicamente profonda, senta il peso della propria impotenza, impotenza che si trasmette quasi con frustrazione anche al giocatore. Adesso invece le sorti della famiglia Forrester iniziano a prendere una piega, se non migliore, quanto meno più dinamica, ed a giovarne è soprattutto il Lord della martoriata House protagonista, che inizia a crescere ed a riacquistare una certa fiducia.
Parallelamente anche il dinamico Asher continua l’ottimo percorso intrapreso finora, confermandosi punto di riferimento nella produzione per quanto concerne le sezioni più adrenaliche e d’azione. Certo il giovane rampollo non sembra ancora molto ben sfaccettato, e la sua personalità stenta ad affermarsi, schiacciata forse dalle sottotrame coinvolgenti la sua misteriosa compagna Beshka e la presa di Meereen da parte di Daenerys. Indubbiamente a soli 2 capitoli dalla fine dell’intera giocata viene da chiedersi quando e come la sezione riguardante Asher possa finalmente incontrarsi con i destini dei suoi familiari in Westeros, essendo la situazione allo stato attuale ancora lontana dallo sbrogliarsi. Ma è anche vero che i colpi di scena sono dietro l’angolo e che Telltale ci ha abituato a sconvolgimenti narrativi ben più pesanti ed incredibili. Garred invece non brilla neanche in questa ennesima puntata della stagione videoludica, incapace non solo di spiccare il volo, ma anche e soprattutto di coinvolgere il giocatore o di riuscire a farlo immedesimare nella sua situazione, che rimane pur sempre piuttosto interessante ed indubbiamente movimentata. Il problema sta forse nella pochezza caratteriale del personaggio, legato ad una missione che riesce poco a coinvolgere ed a giustificare la carenza di scelte e meccaniche di compenetrazione necessarie in un software come questo per la buona riuscita della narrazione.
La situazione in quel di Approdo del Re si fa invece sempre più interessante. Mira Forrester è uscita indubbiamente dal bozzolo, ed ora si destreggia con classe e leggiadria nel marasma che è la capitale dei sette regni dopo la morte dell’odioso Joffrey, pur non mancando ovviamente di risultare a volte azzardata ed incosciente. Situazione piuttosto scontata e plausibile però, vista la totale assenza in Mira di un qualsivoglia asso nella manica che possa aiutarla nel gioco del trono. Una mancanza questa veritiera per la sua condizione ed indubbiamente voluta, che rende i dialoghi e gli eventi narrati ancora più coinvolgenti e tesi. Tralasciando le oramai assodate analisi tecniche del prodotto, che come avrete capito non può certo essere cambiato rispetto ai precedenti, possiamo affermare che finalmente il Game of Thrones firmato Telltale abbia sceso le carte giuste per affermarsi in maniera definitiva, cancellando i dubbi avanzati soprattutto nel secondo episodio, ed introducendo eventi e trame capaci di coinvolgere e di rendere le nostre scelte se non fattualmente pesanti, narrativamente coinvolgenti. E tanto basta.
Scelte narrativamente coinvolgenti |
7.5 | Garred continua a non pervenire |
Personaggi in continua crescita | Riusciranno i prossimi capitoli a collegare tutto? | |
| Il capitolo della svolta | ||



