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Recensione
TESTATO SU PC
8 luglio 2013, 8:43
Hexodius
Hexodius mobile

Hexodius – Recensione

Brain Slap Studio, piccolo studio francese (parliamo di sole tre persone), è sbarcato su Steam con un gioco che riprende il classico shoot em’ up, con delle dinamiche piuttosto originali ed una qualità di gameplay soddisfacente. Hexodius ci mette nei panni di un drone automizzato, B.O.B., guidato dal fido Fred lungo tutta l’avventura.

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Tuning sul bot! 

La trama del gioco è semplice: ci troveremo su una stazione spaziale (di nome Hexodius) dilaniata lungo diversi piani spaziotemporali. Causa dello sfacelo la stessa I.A. che la controlla, oramai impazzita in un delirio di onnipotenza che solo B.O.B. ed il compagno (suo creatore) Fred, potranno fermare. A seconda della difficoltà di gioco scelta il finale cambierà. Un accorgimento che tenta di strizzare l’occhio alla rigiocabilità, ma che in una trama semplice come questa non rende giustizia. I dialoghi intercorrenti tra il buon Fred e la malvagia I.A. sono improntati su un umorismo semplice ma più che congeniale; certo, si nota subito l’influenza che ha avuto Portal (soprattutto il secondo della serie) su quella che è la costruzione psicologica di questi robot e di questi cervelli elettronici, sempre così incredibilmente “umani”, nonché dotati di una ironia british di mirabile eleganza. Le conversazioni sono tradotte dai sottotitoli, consistendo infatti in brusii metallici e suoni intermittenti, del tutto consoni al ruolo svolto. Salvare il complesso sarà quindi reso gradevole da un intreccio narrativo forse non complesso, ma abbastanza solido.

Il gameplay è il punto di forza di tutta la produzione: ci muoveremo lungo una mappa reticolata in esagoni. Ogni esagono simulerà una sezione della stazione. Alcuni saranno semplicemente zone di passaggio, altri invece celeranno le sfide di gioco vere e proprie. Questo sistema di mappatura da un lato ci permette di avere una sensazione di libertà, dall’altra costringe il giocatore a passare obbligatoriamente attraverso quel dato esagono, a cercare in altri settori chiavi obbligatorie per aprire passaggi altrimenti invalicabili e così via. A ciò si aggiungono gli esagoni checkpoint: quando attivati (oltre a fungere da veri e propri checkpoint) ripristineranno la nostra vita, per trasformarsi poi in officine di cura, previo pagamento. La vita del drone è infatti limitata, ogni colpo che subiremo ci farà subire un danno; raggiunto il massimo (se non provvederemo prima a curarci), moriremo, risorgendo nell’ultimo check attivato.

Le sfide da affrontare sono di tre tipi: una classica resisti all’ondata, un’altra in cui dovremo difendere per tot tempo Fred dai nemici e l’ultima durante la quale, sempre entro un tempo limite, ci toccherà distruggere determinate strutture. Le arene sono piacevoli alla vista, ma alla lunga piuttosto monotone in quanto a fondali (sebbene cambino per ogni piano visitato). La difficoltà crescente ci metterà però a dura prova e rappresenterà un ostacolo duro anche per i più incalliti giocatori. I nemici lasceranno, una volta distrutti, dei piccoli contenitori verdi: questi ultimi dispenseranno esperienza, necessaria per poter aggiornare ed acquistare negli shop i tantissimi power-up del nostro drone. Questi sono assemblabili nella schermata precedente ad ogni quadro di gioco. Infine, è molto intrigante il limite temporale imposto alle armi equipaggiabili: si attiveranno solo dopo un tot di tempo e, sebbene da quel momento saranno infinite, avranno un cooldown di ricarica.

L’estate passerà più velocemente con Hexodius

Hexodius ha un comparto grafico e tecnico sicuramente solido. Non c’è nulla di incredibile nel gioco, ma nulla neanche di terribile. Fondali accurati, grafica futuristica semplice ma congeniale, pulita e fresca. Oltre ad essere molto colorato il prodotto ha anche un ottimo comparto sonoro, che forse non raggiunge l’eccellenza di alcuni indipendenti come AquariaHotline Miami, ma fa il suo sporco lavoro. Bisogna dire però che sarebbe piaciuta un’immedesimazione più totale nel personaggio. Il drone B.O.B., anche se simpatico, non trasmette molto l’idea di potenza e di crescita che ci si aspetta in uno shoot em’ up ad evoluzione delle caratteristiche. Componente fondamentale dello shump è proprio l’esponenziale crescita, anche visiva, del nostro arsenale, delle nostre capacità e delle tecniche di combattimento. Una crescita che è ben presente, ma scarsamente visibile. La staticità regna insomma da padrona, in tutti i settori della grafica. Questo rende quest’ultima sicuramente affidabile e piacevole, ma allo stesso tempo sicuramente poco originale.

Insomma, la software house francese non ha certo prodotto un “top game”, ma sicuramente un gioco buono da godersi “sotto l’ombrellone”, aspettando che questa estate relativamente povera finisca presto, in previsione delle uscite succulente della prossima stagione autunno/inverno.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Hexodius è un prodotto che ci ha convinti. Noi di Z-Giochi.com siamo sempre attenti al panorama indie e questo lavoro sicuramente è da segnalare per la sua compattezza, sotto ogni punto di vista. Non deluderà gli amanti del genere e tutti quelli che vogliono passare molte ore in tranquillità, tra un'ondata di robot ed un'altra. Certo, il prezzo (dieci euro su Steam) non è forse dei più competitivi, ma non deve scoraggiare perché, alla resa dei conti, vale la spesa.
Pro-1
Gameplay funzionale
7.5
Contro-1
Nulla di nuovo sotto il sole
Pro-2
Sonoro e musiche azzeccate
Contro-2
Fondali un po' ripetitivi
Pro-3
Tanti power up...
Contro-3
... Graficamente poco implementati
CONTINUA A SPARARE B.O.B.
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