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Recensione
TESTATO SU PS4
27 maggio 2015, 9:17
Life is Strange
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Life is Strange episodio 3: Chaos Theory – Il peso delle scelte

Il secondo episodio di Life is Strange si era concluso con un momento di alta tensione ed alcune domande: quanto indietro nel tempo può andare Max, e che impatto hanno le nostre scelte? Fino ad ora ci eravamo dedicati a qualche piccolo compito, a qualche prova per dimostrare alla nostra amica Chloe che abbiamo dei poteri. Il terzo episodio, Chaos Theory, prosegue sempre con un ritmo pacato e attento per impennarsi nel finale, sciogliere ogni dubbio su quelle domande e tenerci con il fiato sospeso in attesa del quarto e penultimo appuntamento con la vita e i segreti di Arcadia Bay.

Spazio ai sentimenti

Per gran parte dell’avventura abbiamo avuto modo di osservare il campus nelle ore luminose del giorno, tutt’al più al calare del sole, avvolto come sempre da una luce calda che sembra voler tenere tutto sospeso nel tempo. Questo terzo episodio ci mostra quanto quell’atmosfera auratica riesca a mantenersi anche di sera, con la luce fioca della luna che si va a posare sui contorni degli edifici. Gli eventi precedenti hanno scombussolato Max che necessita di una passeggiata, ma soprattutto di far chiarezza sulla scomparsa di Rachel Amber e le disavventure di Kate Marsh. Aiutata da Chloe inizia la caccia agli indizi. Giunti ormai alla parte centrale del racconto, è lecito aspettarsi qualche scoperta che possa finalmente indirizzarci verso la strada giusta per la comprensione degli eventi, invece il gioco procede con molta lentezza e alla fine ci ritroviamo con davvero poche novità. L’aspetto più marcato è invece un approfondimento del rapporto tra Max e Chloe, soffermandosi soprattutto sulla personalità di quest’ultima e sulle motivazioni che l’hanno spinta ad adottare un atteggiamento ribelle. Come consuetudine non ci viene forzata la mano nello scegliere una linea di sviluppo rispetto ad un’altra, anzi ogni scelta concorre a sviluppare un rapporto piuttosto complesso, fatto sia di incomprensioni e prese di posizione forti che di momenti più rilassati o emotivamente intensi. Un altro dei personaggi su cui ci si sofferma è Frank Bowers, lo spacciatore introdotto in modo irruento nel secondo episodio. Il gioco ci mostra i chiaroscuri della sua personalità e il legame particolare che ha con uno dei personaggi chiave. Al termine di queste piacevoli ore abbiamo qualche consapevolezza in più anche nei riguardi dei personaggi secondari, grazie all’occhio attento di Max che può soffermarsi anche su quello che in apparenza è il più insignificante degli oggetti.

conseguenze attese ma inaspettate

Dal punto di vista del gameplay possiamo annoverare degli enigmi semplici, quasi sempre ruotano attorno al raccogliere degli oggetti, ma che si completano sfruttando intelligentemente l’abilità di Max di riavvolgere il tempo. Se prima non ci si aveva fatto caso, diventa chiara e vitale per il proseguimento l’immobilità del personaggio durante il riavvolgimento. Ad ogni rewind la posizione di Max resta inalterata, permettendole così con facilità di trovarsi in un luogo ad un tempo diverso. Questa capacità si combina con quella di non perdere gli oggetti raccolti nell’inventario. Se prima si era “giocherellato” con i poteri, è sul finale di episodio che avviene la rivelazione: il dono di Max è davvero portentoso, ha una portata piuttosto estesa. Se mutare gli eventi di qualche minuto non sembra avere conseguenze estreme, sostituirsi a Dio può invece portare a conseguenze inaspettate. La conclusione colma di brividi è la perfetta quadratura del cerchio. Il ritmo più riflessivo e indagatore delle vite altrui che ha accompagnato questo terzo episodio ci cuce addosso un attaccamento ai personaggi da cui non possiamo sottrarci e le immagini finali vanno proprio a colpire al livello di questo doppio legame, nostro con i personaggi e tra i personaggi stessi all’interno di Arcadia Bay. Niente sembrerà più come prima e tutto ancora necessita di una risposta.

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IN CONCLUSIONE
Il terzo episodio di Life is Strange riconferma l'abilità dello studio Dontnod di saper raccontare una storia appassionante che mette la quarta nelle battute finali. Per ora le aspettative non sono state tradite e ciò che ci aspetta si preannuncia come molto succulento. La difficoltà del gioco è pressoché nulla, ma la caccia agli oggetti su cui si basano gli enigmi fa parte di un quadro più generale che arricchisce di dettagli la storia e i personaggi coinvolti. Se dobbiamo proprio trovare un difetto, è che si è visto poco di Arcadia Bay, nonostante sia stata resa così invitante.
Pro-1
Approfondimento dei personaggi
8.5
Contro-1
Toccherà attendere per il seguito
Pro-2
Evoluzione dei poteri
Contro-2
Si vede poco Arcadia Bay
Pro-3
Ottimo cliffhanger
Tutto ha un prezzo
COMMENTI
  • Matteo Ciresa

    Per trovare un difetto a Life Is Strange non é difficile, ed é anche una truffa, a dire il vero, in quanto la localizzazione in italiano non c’ é e non viene minimamente segnalato da nessuna parte. Certo, arrivati al terzo episodio ormai lo sanno tutti, peccato che c’ é chi, come me, si sia preso il primo e magari anche il pacchetto completo, convintissimo che tanto l’ italiano non mancasse (chissà come mai la descrizione del gioco é sempre in italiano….) e poi ha fatto la “meravigliosa” scoperta. Per quanto mi riguarda, é da boicottare solo per quello.

    • AndyF97

      Non è colpa degli sviluppatori, ma di chi te l’ha venduto. Steam ha una politica molto scrupolosa per quanto riguarda il doppiaggio ed i testi dei giochi che vende. Se l’hai preso sullo store Playstation o Xbox e non c’era scritto devi prendertela con loro.

      Comunque arrivati al 2015 lamentarsi del fatto che un gioco, specialmente con un fondo monetario di basso livello come Life is Strange, sia solo in inglese è brutto proprio, eh.

      • Matteo Ciresa

        Devo prendermela con loro fino ad un certo punto, perché la descrizione del titolo, in perfetto italiano, dubito fortemente che l’ abbiano fatta Sony o Microsoft e comunque gli sviluppatori, visto che Life Is Strange é distribuito da Square Enix potrebbero tranquillamente degnarsi di mettere i sottotitoli in più lingue, perché non correrebbero il rischio di fallire per due localizzazioni in più.

        Nel 2015 é veramente un’ oscenità constatare come i propri connazionali ignorino totalmente la politica scolastica tenuta dal loro paese negli anni scorsi, che come conseguenza ha portato moltissime persone dai trent’ anni in su a non aver mai studiato l’ inglese. Io ho 35 anni, quando andavo a scuola non c’ era niente da fare, se finivi a studiare francese, quello ti tenevi e non potevi più cambiarlo. Se oggi avete la fortuna di studiare solo inglese o quasi, beati voi, ma evitate di fare la morale a chi non ha avuto la vostra fortuna, perché una persona che lavora ed ha una certa età non ha il tempo materiale per mettersi a studiare di nuovo, senza contare che i corsi comunque hanno un costo e al giorno d’ oggi non é il massimo spendere soldi se non si é proprio costretti.

      • AndyF97

        Le descrizioni sugli store sono solitamente fatte da chi gestisce lo store stesso, per questo a volte ci si trovano certi strafalcioni incredibili

        Comunque considera che questo genere di giochi è rischioso di suo persino in una sola lingua, dato che potrebbe non rientrare nei costi, ergo ai publisher (NON gli sviluppatori) conviene localizzarlo dopo aver constatato l’effettivo successo del prodotto. Infatti succede così anche per giochi di un calibro molto più grosso come le avventure grafiche di TellTale, che sbancano quasi sempre, pensa te…

        Per quanto riguarda la questione dell’inglese non ti davo più di 26-27 anni ad esser sincero (se la cosa può farti piacere ahahahahahah), ed avendo due fratelli con più o meno quell’età so che ai tempi già si studiava, ma se appunto sostieni di avere 35 non posso giudicare perché non so le materie che si studiavano a quel tempo, pardon.

        In sintesi, se ti dà troppo fastidio giocarlo in inglese al posto tuo aspetterei la localizzazione ufficiale qualche tempo dopo il rilascio degli altri capitoli, altrimenti vai di PC e giocalo lì con la traduzione amatoriale. 😉