Overture – Uccidi, muori, ripeti
Overture è l’ultima creazione di Black Shell Games, già responsabile di SanctuaryRPG, un action-rpg roguelike/dungeon crawler in stile nostalgico anni ’90, dalla grafica minimale e con una difficoltà molto elevata. Questo titolo offre un gameplay immediato e divertente, a scapito della trama (totalmente inesistente) e di altri elementi che esamineremo in questa recensione.
Un roguelike con botte da orbiOverture si presenta al giocatore con un’interfaccia minimale, il gioco in fondo pesa solamente 50 MB e non ci si può aspettare certo chissà che complessità tecnica. Il gioco fa scegliere subito la classe “madre” che si intende utilizzare tra mago, guerriero, sciamano e mascalzone (rogue), ognuna di esse presenta ben sei sottoclassi (necromante, paladino, ladro e via dicendo) per un totale di ben 24 classi utilizzabili. Apparentemente un’ottima varietà. Una volta scelta la nostra professione verremo catapultati direttamente nel mondo di gioco, un dungeon generato casualmente dal sistema, pieno zeppo di nemici, forzieri e soldi da arraffare. Lo scopo del gioco è presto detto: sopravvivere, uccidere il boss, ed avanzare di piano in piano nella torre. Per far ciò dovremo massacrare orde di nemici con il nostro personaggio, facendolo aumentare di livello, equipaggiandolo con oggetti droppati dai mob, e facendolo aiutare da NPC che ci seguiranno facendo da carne da cannone. Tutto come da norma per un RPG, se non fosse che, nel malaugurato caso in cui il nostro alter-ego ci lasci le penne, dovremo ricominciare tutto da capo.
Avete capito bene, ogni qual volta moriremo dovremo ricominciare da capo, perdendo ogni oggetto e avanzamento di livello che ci siamo sudati abbattendo un’infinità di nemici. L’unica cosa che ci rimarrà saranno i soldi guadagnati, con i quali potremo potenziare singolarmente le classi, aumentandone l’attacco, spendendo ogni volta 500 monete più di quella precedente. Contando che nei primi 3-4 piani è molto difficili guadagnare più di 5000 monete, dovremo essere pronti ad un bel po’ di grinding nel caso si voglia raggiungere l’ultimo piano (il decimo) della torre per completare il gioco.
Parliamo dunque del gameplay, Overture è un videogioco semplice, il personaggio viene controllato tramite la classica combo wasd + mouse, ed il sistema di combattimento è altrettanto basilare. Ogni classe dispone di un attacco principale che non consuma mana (click sinistro) e di uno speciale che invece richiede energia (click destro). Attraversando ogni mappa raccoglieremo svariate sfere di energia e vita, che si ridurranno con l’avanzare di piano in piano. Potremo anche trovare spade, scudi, elmi e altro equip, necessario per sopravvivere quando la situazione si farà complicata (ovvero sempre). Per avanzare di piano dovremo sconfiggere una classica melma budinosa, fatto questo avremo accesso alla stanza del boss, che saremo chiamati ad eliminare per raggiungere finalmente un nuovo piano. La varietà dei nemici non è uno dei punti forti di Overture, i tipi di boss sono pochi, e anche i nemici “normali” si riveleranno presto solamente versioni più o meno potenti della stessa IA (tranne i necromanti). Per essere completato Overture richiede un sacco di impegno e dedizione, imparare i pattern di movimento e di attacco dei boss è fondamentale, e spesso non basterà. Il grind è essenziale, sia per diventare abili a riconoscere ogni pericolo presente sullo schermo, sia per potenziare la classe scelta per il completamento della torre. Eh sì, perché per fare veramente danno avremo bisogno di upgradare il nostro personaggio almeno una quarantina di volte, e se la prima costa 500, la seconda 1000… fatevi due calcoli su quanto costi la ventesima.
Overture offre un comparto visivo discreto, gli sprite sono tutto sommato carini, ma la piattezza del level design si fa sentire molto presto, forse anche grazie alla totale assenza di trama o di un qualsivoglia lore di gioco. Gli effetti delle abilità sono carini, e non abbiamo riscontrato cali di fluidità significativi. La colonna sonora ad 8-bit d’altra parte è molto bella e piacevole da ascoltare, nonostante scada anche lei presto o tardi nella ripetitività. Il titolo non è purtroppo esente da difetti. Il gioco in primis offre un livello di sfida veramente molto alto, forse volutamente troppo alto, di fatti non è nemmeno possibile selezionare un livello di difficoltà. La sfida di gioco tuttavia non è creata tramite un’intelligenza artificiale particolarmente fine, o tramite sezioni in cui contano molto i riflessi, ma semplicemente andando ad aumentare ad ogni livello della torre il numero di nemici, e la loro potenza bruta, diminuendo invece le sfere di energia sul cammino.
Seppur molto, molto difficile, con tanto tempo a disposizione Overture è un gioco che sì è possibile completare (forse non con una classe melee ora come ora), ma che presenta il suo massimo difetto proprio a fine gioco. Una volta ucciso il boss finale, l’unica ricompensa che otterremo sarà quella della schermata Victory, e poi al nostro personaggio toccherà scomparire come quelli che prima di lui hanno fallito. Niente “nuovo gioco”, niente filmati, niente pagina delle statistiche, nemmeno una classifica nello stile anni ’90 ai quali Overture ha attinto. Alla fine non proveremo il minimo senso di completamento. Gli achievement presenti potrebbero migliorare la situazione, se non fosse che per via di un qualche bug, spesso nel completamento del gioco l’obiettivo per averlo appunto terminato, non viene assegnato. Alcuni giocatori sul forum di sviluppo di Overture (che ricordiamolo dovrebbe essere un prodotto completo, e non Early Access, ma che viene trattato come il secondo) lamentano un costante lavoro di aumento artificiale della difficoltà da parte del creatore del gioco. Dobbiamo inoltre far notare come pur offrendo 24 classi, queste donino ben poca varietà al gameplay. Ogni professione infatti ha solo due attacchi, ed essi sono spesso molto simili tra loro, differenziandosi solo per potenza, animazioni e range.
Intenso, richiede impegno |
6.5 | Difficoltà artificiale e fin troppo alta |
Gameplay divertente | Scarno, senza trama, e con molti difetti concettuali | |
24 classi, eppure poca varietà | ||
| Intelligente ma non si applica | ||
