3D Classics ExciteBike
Dal 7 giugno ha aperto i battenti l’E-Shop per Nintendo 3DS,un negozio online molto simile a quanto visto con Wii e DSi. Oltre ai titoli 3DSWare(al momento non disponibili qui in Europa),fanno capolino anche una Vitual Console dei titoli portatili ed una collana chiamata 3D Classics,che riproporrà i più grandi classici Nintendo con un restyling grafico in modo da supportare la realtà aumentata. Il primo di questi,e distribuito gratuitamente per un periodo limitato,è ExciteBike,celebre gioco di guida made in N con protagonisti scattanti moto da cross e saliscendi continui.
ExciteBikeIl brand, sviluppato da Shigeru Miyamoto,nasce nel lontano 1984 per NES. L’idea alla base è semplicissima: attraverso circuiti dissestati,ognuno avente 4 corsie su cui muoversi liberamente,si dovrà agire sull’angolazione del mezzo,in modo da sfruttare l’inclinazione del terreno,usufruendo all’occorrenza del turbo per rapide accelerazioni. Il titolo era uno dei pochi a vantare sulla cover l’etichetta “programmabile”,a simboleggiare la presenza di un editor,con cui costruire il proprio circuito personale. Tecnicamente scarno ma dal gameplay immediato e divertente,il gioco si ritagliò una buona fetta di fan nel tempo,tanto da ispirare vari seguiti e conversioni per i sistemi successivi. In particolar modo è in questa generazione che Nintendo sembra intenzionata a far riscoprire questa saga storica. L’originale è infatti disponibile per la VC,vanta un seguito spirituale per WiiWare e ben 2 esperienze alternative per Wii,a base di fuoristrada e bizzarri robot(uno dei quali putroppo mai giunto da noi…). Senza dimenticare poi l’apparizione delle pixellose moto in Brawl come Assistenti.
La modalità principale si suddivide in 2 rami,chiamati semplicemente “Selezione A” e “Selezione B”. Nella prima si gareggerà da soli contro il cronometro,e rappresenta il trampolino con cui padroneggiare il sistema di controllo e familiarizzare con i 5 tracciati,la seconda,e molto più divertente,è una gara contro avversari guidati dal CPU. Anche qui l’obiettivo ultimo è realizzare tempi record,ma a rischio della propria incolumità. Gli altri concorrenti infatti sono lieti di intralciare il giocatore,e urtando in malomodo contro di loro si verrà scaraventati fuori pista,perdendo secondi preziosi. Ovviamente è possibile ripagarli con la stessa moneta: irrompere nella corsia opposta,rallentare di colpo quando ronzano dietro gli specchietti o saltargli in testa(in pieno stile Nintendo) sono tutti ottimi metodi per eliminare la concorrenza. Non che torni utile,i piloti in campo sembrano non finire mai,ma se non altro è possibile farsi quattro risate.
A dare quel pizzico di spessore in più ci pensa il turbo,a cui fare affidamento per superare più facilmente le salite più impervie o per veloci sprint sui rettilinei. Il suo uso è limitato da una barra della temperatura,che sale molto rapidamente quando in uso. Se non si interrompe l’erogazione,tornando alla velocità base,il motore si surriscalderà,costringendo a fermarsi per alcuni istanti prima di riprendere la gara. Per i più esperti sul tracciato sono stati sapientemente piazzati degli indicatori che se raggiunti azzerano instantaneamente il calore. Memorizzando la loro posizione e alternando efficacemente i due livelli di velocità è possibile percorrere l’intero tracciato in tempi molto brevi,e regala grandi soddisfazioni.
L’ultima delle 3 modalità è “Design”,un pratico e veloce editor di tracciati. Sono presenti circa 20 pezzi,ognuno indicato con una lettera dell’alfabeto per essere facilmente rintracciabile. La disposizione dei vari elementi a schermo è bidimensionale,come la visuale adottata durante le gare,si piazza liberamente quello che si vuole e per finire si chiude il tutto con la griglia di partenza. Ovviamente nella cartuccia per NES la capienza non era il massimo,ma per questa edizione si è pensato di sfruttare la scheda SD e l’hardware della console per prestazioni migliori. La lunghezza massima dei circuiti è stata infatti ampliata,permettendo creare stadi enormi,con ben 32 slot per salvare altrettante creazioni.
Ed ora la vera novità di questo ExciteBike 3D,la tridimensionalità per l’appunto. La classica visuale dall’alto non è certamente il massimo per offrire un degno supporto a questa feature,quindi si è pensato di reinventare totalmente l’inquadratura di gioco. Non appena viene spostata alla levetta del 3D,in un istante la telecamera si allontana e si abbassa il giusto da permettere di poter visualizzare per intero gli spalti e una porzione del cielo. La profondità viene garantita dalle impalcature poste sopra il tracciato,ma è anche piuttosto evidente il distacco tra il piano di gioco e lo sfondo. Non si hanno fenomeni di pop-out,ma dopotutto il gioco ha mantenuto i canoni bidimensionali visti su NES. Per finire,è da elogiare la leggerezza per gli occhi con cui è stato confezionata la realtà aumentata. Tralasciando i settaggi dell’effetto(altra aggiunta azzeccata per permettere a chiunque di regolare il 3D a seconda delle proprie facoltà visive),è possibile giocare tranquillamente per molto tempo senza riscontrare alcun problema. Considerando che il gioco è stato concepito per rapide sessioni di gioco è facile capire quanto ExciteBike vada a nozze con il 3DS.
Ed ora un piccolo quesito: quanto un remake di un gioco dell’84 può risultare attrattivo per un player “di nuova generazione”? Le premesse semplici ed il gameplay immediato e divertente permettono al titolo Nintendo di difendersi egregiamente,ludicamente parlando. Ma ExciteBike anche il comparto tecnico è riuscito a rimanere al passo con i tempi? Graficamente si difende ancora benissimo: colori sgarcianti,stile da vendere,scroll fluido e animazioni tanto pixellose quanto riuscite. E’ un piccolo spettacolo da vedere tutt’oggi,provate solo ad immaginare quale sensazioni potesse infondere 27 anni fa. Non brillerà certo per effetti di luce particellari,ma riesce a stupire se guardato nella giusta prospettiva. Il vero scoglio è senz’altro la colonna sonora. Se sull’aspetto immaginifico si può sovrassedere,purtroppo da questo punto di vista il titolo mostra tutto il peso degli anni: 2 o 3 motivetti,brevi e ridondanti,ed effetti sonori acidi e chiassosi. Tutto nella norma per l’epoca in cui nacque il gioco,ma decisamente sottotono rispetto a quanto siamo abituati oggi,addirittura fastidioso per chi non è abituato ai titoli retrò,ma il suo fascino deriva anche da questo. Per ultimo la longevità,altro particolare molto soggettivo. Se si ama livellare i propri tempi da giocare ce n’è per molto,senza badare all’esiguo numero di tracciati o modalità,tuttavia se si è in cerca di un’esperienza varia e duratura il proprio interesse verso ExciteBike potrebbe spegnersi nell’arco di una sessione.
7.5 | ||

