Alien Breed Enhanced – Recensione
E’ finalmente approdato, sulla piattaforma di distribuzione digitale Playstation Mobile, una delle vecchie glorie sviluppate dal glorioso Team 17 e arrivato sugli scaffali nel lontano 1991. Ovviamente stiamo parlando di Alien Breed, primo capitolo dello sparatutto che tanto ha terrorizzato i videogiocatori a causa della presenza continua di xenomorfi su schermo e dalla sensazione di claustorfobia provocata dal game design piuttosto contorto. Noi abbiamo avuto modo di provare il titolo su Playstation Vita, scopriamo quindi insieme quello che ha da offrirci il ritorno del misterioso marine che deve mettersi in salvo da una base spaziale invasa dagli alieni.
RAZZA ALIENACome si diceva poco sopra, Alien Breed è fondamentalmente un twin stick shooter con visuale dall’alto e grafica bidimensionale, che ci vedrà affrontare diversi livelli particolarmente labirintici nei quali gli alieni si rigenereranno senza limite. Altra peculiarità del titolo è rappresentata poi dalla mancanza di munizioni e da una presenza piuttosto limitata nell’area di chiavi, che ci consentiranno di aprire i vari portelloni per proseguire verso il nostro obiettivo (in caso di necessità potrete comunque abbatterli a suon di pistolettate). In ogni livello dovremo raggiungere un punto preciso della mappa, sempre segnalato da un piccolo indicatore su schermo (potrete comunque acquistare una mappa dell’area), e una volta raggiunto bisognerà eliminare il boss di turno, non sempre presente, e poi ritornare al punto di partenza entro un tempo limite. Purtroppo la varietà dei nemici non è il punto forte del titolo, infatti gli xenomorfi che troveremo in giro per i livelli sono praticamente sempre gli stessi, mentre i boss differiranno tra loro solo per qualche piccolo particolare.
Girovagando per le mappe troveremo poi dei crediti di gioco, che potremo spendere in qualunque momento in un apposito menù per acquistare nuove armi, munizioni (uniche per tutte le armi), vite extra e medikit. Nel caso doveste avere problemi, vi è poi la possibilità di acquistare tali oggetti tramite moneta reale, ma sconsigliamo a chiunque una pratica del genere, dal momento che andrebbe a minare l’esperienza di gioco.
TRA IL VECCHIO E IL NUOVOIl titolo ci offre un buon quantitativo di livelli, infatti nel menù principale potremo selezionare non solo la campagna originale del 1991, ma saranno presenti 3 “espansioni”, ovvero la versione speciale del 1992 con livelli aggiuntivi, e due campagne da 4 livelli ciascuna totalmente nuove, per un totale di 28 missioni, senza contare che molto probabilmente verranno aggiunti nuovi contenuti sotto forma di DLC.
Completare il gioco non vi richiederà molto tempo, dal momento che ogni livello richiederà non più di una manciata di minuti per essere completato. Gli amanti del genere però potranno rigiocare le varie missioni alla ricerca del punteggio più alto (il gioco terrà conto di statistiche individuali per ogni livello) o per sbloccare gli obiettivi interni al titolo (purtroppo non sono supportate le classifiche online o i trofei, trattandosi di un titolo mobile).
Tecnicamente il titolo ha subito un restyling sia dal punto di vista grafico che sonoro, il che non potrà che far piacere ai fan di vecchia data. Entrambi gli aspetti sono infatti realizzati piuttosto bene e non sfigurano certo se paragonati ad alcuni titoli più recenti che hanno debuttato sul mercato mobile. Sono però presenti alcuni piccoli problemi nel sistema di controllo, in particolar modo nei movimenti, che seppur non vanno ad inficiare l’esperienza di gioco risultano piuttosto fastidiosi.
Tantissimi livelli .... |
6.5 | ... Ma le nuove campagne non sorprendono particolarmente |
Veste grafica e sonora tutta nuova | Piccoli problemini tecnici | |
| PER RETROGAMERS | ||
