Bad Bots – Recensione
Siete stanchi per gli esami e la sessione estiva è appena cominciata? Il vostro cervello non ne può più per le ultime interrogazioni? Se proprio dovete passare in casa gli assolati pomeriggi e volete riposare i neuroni tra un calcolo differenziale e una versione di latino cosa c’è di meglio di action arcade in grado di far dimenticare tutti i nostri crucci? Bad Bots arriva su Steam, a breve anche sui dispositivi mobili, con il chiaro intento di placare la nostra voglia di violenza videoludica ignorante. Abbiamo un protagonista palestrato, una storia trash e una miriade di robot malvagi da distruggere, cosa mai potrebbe andare storto?

CHI HA DETTO ALIENS?
In pieno stile arcade il gioco parte senza tanti preamboli. Ambientato a bordo della Titan, una ex nave da guerra ora convertita come enorme cargo spaziale, ci risveglieremo dentro una cella criostatica abbandonata in una specie di discarica. Nelle nostre vicinanze un simpatico robottino che porteremo dietro come uno zainetto; sarà lui a spiegarci come una malvagia intelligenza artificiale abbia ucciso tutti gli altri esseri umani a bordo, e che siamo noi la prossima vittima.. Una volta fatte le opportune presentazioni, prenderemo i panni di Sam McRae per aiutarlo a fuggire da un inferno di robot pazzi, facendoci strada a colpi di fucili e di ascia. La storia viene raccontata tramite una serie di immagini stile comics , tutte di pregevole fattura. Se l’idea di una nave spaziale infestata da creature killer non vi sembra particolarmente originale, bé, avete ragione. Tutta la trama di Bad Bots è abbastanza banale e, più che rendere omaggio a classici cinematografici come Aliens e altre ultra trashate low budget degli anni ’80, pare soffrire di una evidente mancanza di originalità. Lo svolgimento della storia è abbastanza prevedibile e sarete in grado di immaginare l’epilogo ben prima di aver raggiunto i titoli di coda, che tra l’altro arrivano fin troppo presto. Ma in fondo stiamo parlando di un action arcade, chi se ne frega della trama?
Andiamo ad analizzare ciò che è veramente importante, il gameplay e i controlli. Bad Bots ha un impostazione old school in stile Metroid/Castlevania, con il nostro muscoloso protagonista dovremo muoverci attraverso un buon numero di stanze che compongono le varie sezioni della nave e uccidere tutto quello che si parerà davanti a noi. Ogni area sarà piena di nemici da abbattere e casse da spaccare, per recuperare munizioni per le nostre armi e medikit per rigeneraci dai colpi subiti. Avremo a disposizione un’accetta da usare principalmente in caso di emergenza e per rompere gli elementi più deboli dello scenario, un mitragliatore principale e un’altra arma secondaria da scegliere tra vari fucili, a seconda della situazione. Gli antagonisti sono abbastanza stupidi e mai faranno di più che attaccarci con un paio di schemi predefiniti: troveremo chi sta fermo e spara all’impazzata e chi ci correrà incontro come un toro cercando di accoltellarci. Un po’ di varietà arriva con i boss che saltuariamente ci troveremo davanti, i loro schemi di attacco per quanto limitati e poco vari pongono un livello di sfida un po’ più interessante rispetto alla monotonia media delle stanze. Capiterà che le porte della stanzone dove vi troverete si chiudano all’improvviso, lì dovrete gestire un’orda di nemici metallici e non potrete fuggire fino a quando non li avrete eliminati tutti. Se l’idea, per quanto non originale, è divertente, gli sviluppatori ne hanno abusato inserendola praticamente ogni cinque/dieci minuti di gioco. Probabilmente, la prima volta potrà un po’ spaventare ma vi assicuriamo che si prende in fretta l’abitudine e, quasi sempre, per uscirne indenni, basterà posizionarsi in un angolo dove avrete le spalle coperte e da lì sparare in modo da non far avvicinare nessuno dei nemici. Il livello di difficoltà è tarato in modo che il gioco sia accessibile a quasi tutti, ben lontano dalla malvagità di Megaman X o Metal Slug, quindi se giocherete con un po’ di cautela non avrete problemi a raggiungere l’epilogo.
Il level design dell’enorme cargo stellare è abbastanza interessante, ogni stanza dà accesso ad una serie di corridoi ed altre sottosezioni della nave. Insensatamente, gli sviluppatori hanno deciso di non mettere a nostra disposizione una mappa. La Titan non è enorme e in molte stanze potrete leggere appeso su un muro uno schema del cargo che vi indica dove siete, senza una cartina però non possiamo sapere se abbiamo esplorato tutti i luoghi disponibili e in mancanza di indicazioni la voglia di visitare ogni anfratto, come abbiamo fatto in tutti i Castlevania, scompare completamente. I comandi sono abbastanza intuitivi, il protagonista si muove con i soliti ‘WASD’ mentre con il mouse potremo mirare e dispensare dolore tramite le nostre armi. Nonostante con mouse e tastiera non ci siano problemi, si ottengono risultati molto migliori sfruttando un pad, con i doppi analogici si ha un controllo migliore del personaggio e le rare sezioni dove è richiesta precisione nei salti diventano più intuitive. Per favorire la longevità sono state aggiunte tre sfide in cui dovremo distruggere tutto e sopravvivere ad ondate di nemici, con punteggi calcolati tramite combo eseguite. Sfortunatamente, una volta terminata la campagna principale la voglia di giocare ancora a questo titolo sarà molto poca.
Tecnicamente il lavoro compiuto in Bad Bots non è esaltante. Sappiamo bene che è un indie sviluppato con un budget ridotto, questo però non dev’essere una scusa per sfornare un prodotto complessivamente sciatto. Il passaggio da una stanza all’altra avviene senza tempi di caricamento e le animazioni sono carine, si nota però un numero troppo ridotto di nemici e lo stesso si può dire per la varietà delle locazioni. Troppe volte capita di attraversare stanze praticamente identiche tra di loro e di uccidere all’infinito sempre lo stesso tipo di robot. Anche il suono non aiuta in questo senso, visto che gli effetti sonori sono ripetuti fino allo stremo e, probabilmente, vi annoieranno prima ancora di aver completato la breve campagna.
Azione immediata |
5 | Molto breve |
A tratti frenetico | Poco curato | |
Ripetitivo | ||
| TRASCURABILE | ||