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Recensione
TESTATO SU X360
8 novembre 2011, 9:30
Daytona USA
Daytona USA mobile

Daytona USA

C’era una volta la sala giochi, luogo di ritrovo per tanti bulletti di quartiere ma anche della prima forma di appassionati videoludici, tra cui il sottoscritto. La magia del cabinato è unica ed immortale e anche se le sale giochi ormai, sopratutto qui in Italia, sono più che altro un bel ricordo del passato, nessuno, tra i videogiocatori di vecchia data, potrà mai dimenticare le perle storiche che ci hanno derubato delle nostre paghette a suon di gettoni. C’è un titolo tra i tanti che ancora oggi riecheggia nel vento: Daytona USA. Un capolavoro di gameplay amato da ogni gamer che si rispetti e convertito malamente ad ogni sua apparizione su consoles. Servivano Playstation 3 ed Xbox 360 per godere finalmente di quella che ci piace definire “conversione arcade perfect”, termine ad oggi dimenticato, ma che sino alla fine degli anni ’90 suscitava scalpore al solo pensiero. Dopo quasi vent’anni ecco che Daytona USA torna su consoles, questa volta non solo identico alla versione da sala, ma migliorato così da non sfigurare sui monitor ad alta definizione dei televisori attuali.

IL BEETHOVEN DEL GAMEPLAY

Toshihiro Nagoshi è l’uomo che ha dato vita a Daytona USA, l’eroe che ha pensato a questa formula di gameplay immediata, divertente ed immortale. Come ogni titolo arcade è appunto l’immediatezza a farla da padrona ma nell’estenuante evoluzione che avanza qualcosa è andato storto e prodotti come questo, privi di fronzoli, sono sempre più una rarità, in favore di quelli che vengono definiti i “real driving simulator”. Dio benedica quindi l’ XBLA ed il PSN Store, che si prestano a queste operazioni di rivitalizzazione dei prodotti passati, riportando spesso alla luce il carisma sopito dei racing game arcade. Non molto tempo fa abbiamo messo le mani su quel capolavoro di Sega Rally Online ed ora siamo di nuovo pronti a scendere in pista grazie alla riedizione in HD di Daytona USA. Ma dopo tutto questo tempo riesce il miracolo AM2 a reggere il confronto con produzioni più “moderne”? La risposta è solo una: Sì. Dobbiamo però avvisare prima di tutto gli amanti dei giochi di guida profondi ed impegnativi, Daytona non fa per voi, è un titolo maledettamente arcade che non se ne fa nulla di modalità carriera, di impostazioni, di modifiche alle vetture e di tutte queste amenità più che inutili visto il concept di gioco, qui si tratta di selezionare il tracciato, selezionare la vettura e correre, correre contro i 40 avversari pronti a tutto pur di vincere ma sopratutto correre contro il tempo pronto ad esaurirsi proprio ad un passo dalla vittoria… questo è Daytona USA. La sua forza risiede totalmente nel suo gameplay, ne più ne meno, un gameplay in grado di annichilire le leggi del tempo, in grado di nutrirsi dell’adrenalina che inietta nel videogiocatore e nonostante la “vecchiaia” ci riesce ancora. Ogni giro è fonte di sudore alle mani, ogni sorpasso è una lotta, ogni vittoria è emozione.

UNA MANCIATA DI SPICCIOLI

Proprio come per Sega Rally Online Arcade anche questa volta il prezzo di lancio è davvero invitante, parliamo di soli 800 MP (circa 10 euro sul PSN), ma la domanda che sorge spontanea è: vale realmente la spesa richiesta? Sappiamo tutti che quando si tratta di titoli di questo tipo il nemico numero uno è la longevità. I prodotti dedicati alle sale giochi sono nativamente brevi e all’arrivo su consoles, per molti, è indispensabile che vengano aggiunte features in grado di prolungare l’esperienza offerta. In realtà i prodotti arcade ,basandosi sul loro gameplay immortale, riescono ad essere molto più longevi di altri invece ricchi di contenuti, a fare la differenza in questo caso è solo il videogiocatore. Un amante di questa tipologia di racing game troverà in Daytona USA tutto l’occorrente per passare il tempo da qui ai prossimi mesi, anche solo per migliorare il record personale, chi invece predilige esperienze profonde e articolare non troverà nulla nel prodotto Sega in grado di giustificare il, seppur basso, prezzo d’acquisto. Come abbiamo detto tutto verte attorno al gameplay, le derapate, le sportellate con l’avversario più ostico, i birilli messi lì apposta per essere centrati in piena corsa, la velocità raggiunta, le curve ad S che sono un brivido ad ogni giro, tutto questo è il cuore pulsante di questa produzione che vede come contorno solo una vettura selezionabile, tre tracciati ed una manciata di modalità che andiamo a descrivere:

Arcadeè la trasposizione “consolistica” del cabinato. Si sceglie il tipo di cambio tra manuale e automatico e poi si decide su quale pista correre tra la più semplice, quella intermedia e quella difficile con il solo scopo di tagliare per primi il traguardo.

Extracontiene 4 modalità: il Survival è una sorta di endurance dove si ottiene un punteggio a seconda delle nostre prestazione durante la corsa, il Time Trial è la classica gara contro il tempo per totalizzare il proprio record visualizzabile poi nelle classiche online, la stramba modalità Karaoke assolutamente da provare ed infine la Challenge, un tentativo di prolungare la longevità di Daitona USA con una serie di prove, come superare un certa velocità, piazzarsi primi, superare un tot di auto in un breve lasso di tempo, suddivise per difficoltà.

Multiplayerdove disputare partite online contro un massimo di 8 giocatori.

Leaderboards, Achievements, Help & Optionsdove vedere le classifiche personali e pubbliche, gli obiettivi sbloccati e le opzioni.

Di carne al fuoco ve né molta e le modalità extra offrono divertimento a lungo termine, fermo restando che le gare si somigliano un po’ tutte e gli obiettivi, molto semplici da sbloccare, non impegnano a lungo.

QUANDO I 60 FRAMES VALGONO QUALCOSA

In un panorama videoludico dove la maggior parte dei titoli non supera i 30 fotogrammi al secondo (racing game compresi salvo rare eccezioni), Daytona USA fa scuola grazie al suo rendering ancorato ai 60, motivo di vanto già della versione arcade del 1993. La velocità torna quindi invariata, a dispetto della conversione per Saturn di molti anni fa, arricchita però dalla risoluzione HD nativa, così da rendere il prodotto fruibile sui televisori di ultima generazione. Ma le migliorie non si limitano a questo: abbiamo ora un filtro tri-lineare applicato alle textures ed una presenza meno invasiva del pop-up degli elementi distanti, seppur ancora presente sopratutto nella pista più difficile. Purtroppo non ci sono variazioni di sorta per quanto riguarda il motore poligonale, che però, anche a distanza di così tanto tempo, non solo si lascia guardare ma anzi ammalia per un inconfondibile stile “retrò”. Va da se che i prodotti recenti sono anni luce superiori dal punto di vista tecnico, ma è davvero importante l’aspetto grafico quando si ha tra le mani un gameplay di questo livello? La risposta la lascio dare a voi.

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IN CONCLUSIONE
Daytona USA è tornano e finalmente possiamo parlare di “conversione arcade perfect”. Lo stile che ha reso celebre questo brand nelle sale giochi di tutto il mondo non ha risentito affatto del passare del tempo e chi allora ha speso vagonate di gettoni non può assolutamente lasciarsi scappare l'opportunità di rigiocarlo per soli 800MP. Gli amanti dei racing game arcade hanno trovato pane per i loro denti mentre gli altri, quelli che non apprezzano il concept alla base di questi prodotti, quelli che vogliono giochi di guida realistici e pieni di opzioni, non troveranno nulla di loro interesse quì, che passino oltre senza voltarsi indietro. Il giudizio finale è quindi strettamente legato alle preferenze del singolo, fermo restando che abbiamo tra le mani una conversione esente da difetti, sia dal punto di vista tecnico sia per quanto riguarda i contenuti proposti. Vi ricordo inoltre che Daitona USA è compatibile con volante e pedaliera.
Pro-1
Circa 10 euro in un colpo invece che un centinaio di gettoni
8.5
Contro-1
Adatto solo agli amanti degli arcade
Pro-2
Conversione "Arcade Perfect"
Contro-2
Lieve pop-up degli oggetti distanti
Pro-3
Gameplay immortale
Contro-3
Tecnicamente datato nonostante l'alta definizione
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