Dragon Ball Z Kinect – Recensione
Quando si parla di Dragon Ball è difficile non emozionarsi, soprattutto se si è stati adolescenti negli anni novanta, anni in cui la saga ideata da Akira Toriyama ha avuto un vero e proprio boom di ascolti ed ha saputo, a quelli che si affrettavano a fare ritorno a casa dopo scuola proprio per vedere un nuovo episodio dell’anime, fare scendere più di una volta la classica lacrimuccia.
Un successo simile ha ovviamente spinto più di una volta alla creazione di videogiochi dedicati, che hanno raggiunto un picco di successo nella scorsa generazione di console, per poi tornare su quella attuale con capitoli non proprio all’altezza. Questa volta però il discorso è completamente diverso, dal momento che il nuovo titolo targato Namco Bandai è interamente sviluppato con l’obiettivo di sfruttare in ogni suo minimo aspetto la periferica di movimento Kinect. Scopriamo insieme se vale davvero la pena acquistare il gioco e lanciare in prima persona una Kamehameha.
KAMEHAMEHACome detto poco sopra, il gameplay del titolo è completamente basato su Kinect, infatti il titolo è un picchiaduro ad incontri con visuale in prima persona, dal momento che un’impostazione simile non può che rendere ancora più immersivo ogni combattimento. Giocare non è particolarmente difficile, anzi risulta tutto molto intuitivo, tanto che potrete subito iniziare a giocare senza dover affrontare necessariamente tutti i tutorial (che comunque ci sentiamo di consigliare per comprendere a fondo le meccaniche alla base del titolo).
Le mosse che potremo eseguire comprendono i classici calci e pugni, la parata, il lancio di colpi dell’aura (con tanto di possibilità di deflettere i colpi) e le mosse speciali, che richiederanno un certo livello di aura prima di poter essere eseguite (caricare l’aura richiede di assumere la tipica posizione vista decine di volte in tv). Infatti avremo a disposizione due colpi speciali, uno che potremo effettuare con metà barra carica e l’altro che richiederà invece che quest’ultima sia completamente riempita. Per eseguire questi attacchi bisognerà in alcuni casi eseguire più di una azione, che ci verrà puntualmente indicata su schermo tramite delle sagome che evidenziano gli arti “protagonisti” dell’azione. Con dei movimenti del busto potremo poi muoverci lateralmente, in avanti e indietro, così da poter aggirare l’avversario o eventualmente schivare alcuni colpi.
Tornano come nei precedenti capitoli alcune situazioni che ci richiederanno scelte affrettate, come visto nei precedenti capitoli quando stavamo per essere colpiti da un attacco particolarmente potente. Questa volta anzichè scegliere col pad, appariranno a schermo diversi riquadri contenenti delle possibili azioni da compiere e dovremo compiere l’azione che più ci aggrada in base alla situazione. A sostituire invece le sezioni di button mashing, ovvero quando bisognava premere tasti ripetutamente negli scontri fisici o nel momento in cui due attacchi energetici andavano a scontrarsi, ci verrà chiesto di tirare pugni di fronte alla telecamera con una certa frequenza, in modo tale da riuscire a colmare l’apposita barra e superare la difficoltà.
CHI SEI? GOKU NON LO SAI…Il gioco ci offre, come da tradizione, la possibilità di giocare la modalità storia, che alternerà filmati realizzati col motore di gioco a combattimenti, permettendoci di rivivere la saga dei Saiyan, Freezer, Cell e Majin Bu, escludendo qualsiasi riferimento agli oav e a Dragon Ball GT. Purtroppo i combattimenti della storia non sono numerosissimi, tant’è che non impiegherete molto a completarla. A rendere la situazione ancora più semplice vi è poi l’intelligenza artificiale, molto lenta e incapace di eseguire dei veri e propri colpi a sorpresa, dal momento che praticamente sempre riusciremo ad eseguire un contrattacco. Viene in aiuto della longevità la modalità Attacco a Punti, in cui potrete combattere con i vostri personaggi preferiti (circa 50), con in più la possibilità di sbloccare nuovi combattenti o versioni alternative di quelli già sbloccati tramite delle speciali carte con codici QR, che una volta mostrati alla nostra telecamera permetteranno l’unlock dei personaggi. Un extra che vi farà poi sicuramente piacere è la presenza dell’oav, inedito in italia, dedicato a Bardak, in alta definizione e sottotitolato in italiano. In occasione di questo piccolo extra, sarà presente lo stesso Bardak in versione Super Saiyan.
Graficamente il titolo è rimasto praticamente invariato rispetto all’ultimo capitolo, ovvero Ultimate Tenkaichi, mostrando solo miglioramenti marginali alla realizzazione dei vari personaggi e una minima attenzione alla distruttibilità degli ambienti, che risulta ancora una feature piuttosto superficiale. Il sonoro è di buona fattura, e oltre alle musiche originali della saga vanta la possibilità di scegliere tra le voci inglesi e quelle giapponesi, con grande gioia degli appassionati.
Per quanto riguarda Kinect, non possiamo fare a meno di notare alcuni piccoli difetti, infatti il reparto mosse, per quanto molto fedele a quelle presenti nelle saga, risulta piuttosto legnoso e non sempre risponde a dovere alle nostre azioni, riducendosi alla fine ad un dimenarsi di fronte allo schermo al fine di riprodurre le mosse suggerite dal gioco (sia ben chiaro, mosse più semplici come la Kamehameha difficilmente non andranno a segno, mentre altre potrebbero crearvi più di un problema). Questo può essere considerato un problema se state cercando un vero e proprio picchiaduro da giocare “agonisticamente”, mentre si tratta di una nota marginale se lo giocherete con il puro scopo di divertirvi, magari con qualche amico o parente.
Si può lanciare l'onda energetica!!!!! |
7.5 | Poco longevo |
Buon esercizio fisico | Alcune imprecisioni nella rilevazione dei movimenti | |
| SOLO PER I FAN PIU' ACCANITI | ||




