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Recensione
TESTATO SU PC
20 ottobre 2012, 8:24
Fairy Bloom Freesia
Fairy Bloom Freesia mobile

Fairy Bloom Freesia – Recensione

Se una casa di distribuzione come Nyu Media non esistesse bisognerebbe inventarla. Dove altrimenti saremmo in grado di rimediare progetti indie dal gusto così squisitamente nipponico? Dopo aver illuminato le nostre giornate con sparatutto a scorrimento da infarto e platform sadici, oggi per il piacere dei suoi fan volge lo sguardo altrove, tirando fuori dal cilindro un beat em’ up, genere alquanto raro nel panorama videoludico degli ultimi anni. Sviluppato da Edelweiss, gli stessi di Ether Vapor, Fairy Bloom Freesia è un titolo martellante, che irrompe sulla scena facendo leva su una personalità particolare e un gameplay dinamico e velocissimo, pur non riuscendo ad innovare nulla nel suo settore. Scopriamo più nel dettaglio questa carneficina a base di fatine ninja moe.

BEING A FAIRY…LIKE A NINJA

In FBF vestiremo i panni di Freesia, fata dei boschi in continua lotta contro chiunque minacci l’incolumità della foresta di Lita e del suo spirito protettore. Possiede poteri sovrumani e un talento per le arti magiche, tanto che a detta dello stesso gioco la sua forza supera quella di trecento guerrieri spartani (ogni riferimento è puramente casuale ndr), racchiusi come tradizione insegna nel corpo di un’esile e ingenua ragazzina. Togliamoci subito il dente: la trama del gioco non è che un pretesto per menare le mani, lineare, permea di un certo buonismo e non esattamente originale (per quanto principi lolicon e assistenti palesemente tsundere potrebbero risultare “nuovi” ai giocatori più tradizionali), pertanto ci focalizzeremo sul gameplay puro, di gran lunga più appetibile.

Il fulcro attorno cui ruota l’esperienza non è la classica successione di corridoi fino al termine del livello. In FBF l’azione viene centralizzata in piccole arene, che si sviluppano anche in verticale grazie a un sistema di piattaforme simile a quello apprezzato nella saga di Super Smash Bros. Round (o Giorno) dopo l’altro, si dovrà far piazza pulita di ogni mostro in campo, fino allo scontro con l’immancabile boss, la cui sconfitta permetterà di accedere all’area successiva. Tra un’ondata e l’altra avremo modo di consultare il menù d’intermezzo, da cui salvare i progressi, acquistare ed equipaggiare abilità e potenziamenti tramite il mana ottenuto in battaglia. Gli slot sono limitati, a differenza del parco mosse di Freesia, in continua espansione man mano che si salirà di livello, implicando una scelta oculata del proprio arsenale (a tal proposito è presente un’apposita modalità Allenamento). Attacchi a distanza, spazzate, scatti supersonici, contromosse, rigenerazione, calci acrobatici…senza dubbio gli sviluppatori hanno riposto grande cura nello sviluppo di un combat system completo ed appagante, dando al giocatore la possibilità di ricamarsi uno stile di gioco ad hoc (utilizzando un sistema di combinazioni di tasti che ricorda vagamente quello dei vari Tales of), mancando tuttavia un punto apparentemente trascurabile, che però si farà sentire sulle lunghe distanze: un’analisi dettagliata delle mosse che andremo a selezionare. Nella finestra di dialogo vengono visualizzati raggio, condizioni d’uso e una breve descrizione, ma ciò non è sufficiente. Quanta energia è richiesta per l’utilizzo? Quanto danno si potrà infliggere? Certo, si può verificare il tutto nella pratica, ma solo una volta acquistate, e considerate le risorse alle volte insufficienti persino per i fondamentali si può immaginare il disappunto nell’aver buttato mana per una tecnica “da scaffale”. Non un vero e proprio problema in fin dei conti una volta capito il trucco, ma ciò non toglie che si sarebbe potuto evitare facilmente.

Terminati i preparativi ovviamente si scende in campo, ed è in questa circostanza che FBF sfodera il meglio di sé: schermo perennemente affollato, azione frenetica e livello di difficoltà elevato. Librarsi nell’aria e dispensare fendenti con Freesia è una vera gioia, grazie a uno schema di movimenti che sembra rimuovere ogni restrizione, garantendo un’agilità che raramente ci era capitato di osservare. Nonostante in un primo momento si abbia quasi l’impressione di aver davanti un mero button mashing, con il passare del tempo si arriva a cogliere ogni sfaccettatura del gameplay, rivelandone una natura piuttosto tecnica, soprattutto durante gli scontri con i boss, indistruttibili senza un buon piano e una conoscenza approfondita di pattern e tempi di reazione. Paradossalmente, l’unico freno in battaglia è il giocatore stesso, alle volte quasi impossibilitato a rendersi conto di cosa gli stia accadendo intorno a causa del trambusto generato da una combo di 137 attacchi e 15 nemici in continuo movimento. Utilizzando un pad, per il quale il gioco sembra predisposto, si riesce a guadagnare quella precisione e quella tempistica riservata ai console gamer (relativamente a questo genere ludico s’intende), ma anche senza attrezzatura “idonea”, con un pò di costanza e i giusti settaggi, si riesce a recuperare terreno, pur con una normale tastiera. Ad ogni modo, la risposta ai comandi si rivela sempre ottima, il ché gioca un ruolo importante in un titolo dove è la velocità a farla da padrone.

PHANTASMAGORIA OF FLOWER VIEW

Analogamente alla formula di gioco, il ritmo che scandisce la modalità principale di FBF è un continuo crescendo, un assedio senza tregua, che purtroppo si esaurisce nell’arco di nemmeno un pomeriggio. Anche procedendo a tentoni i titoli di coda iniziano a scorrere dopo appena un paio d’ore, e proprio sul più bello per giunta. Ore passate con grande piacere, ma avremmo preferito che la flebile storia ordita dagli sviluppatori avesse retto qualche capitolo in più (le basi per un colpo di scena random c’erano). In compenso l’avventura gode di una buona rigiocabilità grazie allo sblocco dei livelli di difficoltà Difficult e Cruel. Se già alle prese con l’elementare Easy si è soverchiati alla prima disattenzione, potete solo immaginare l’inferno che attende i giocatori più temerari. Al catalogo si aggiunge anche la modalità Guardian, la classica sopravvivenza apparentemente infinita, con nemici più coriacei, vite limitate e intermezzi meno frequenti. Nel complesso se si ama il genere di materiale c’è sufficiente materiale per riempire più di una sessione, ma non possiamo evitare di evidenziare una certa penuria di scenari, per quanto ben realizzati, e di nemici, che si ripetono fino allo sfinimento, ma questo è da ricondurre alla scarsa longevità sopra menzionata. Una modalità multigiocatore sarebbe stata il fiore all’occhiello, ma considerate le dimensioni del progetto non ci sentiamo di penalizzare questa mancanza, auspicandone l’implementazione in un futuro capitolo (semmai ne verrà creato uno).

Dal punto di vista tecnico Edelweiss ha confezionato un piccolo gioiello. Le location in 2.5D, per quanto non particolarmente ispirate e in numero esiguo, sono ricche di dettagli, esibiscono palette cromatiche vivaci e gradevoli e supportano risoluzioni elevate per la gioia dei monitor più generosi. I modelli poligonali dal canto loro sfoggiano un cel-shading d pregevole fattura e animazioni fluide, inoltre non dimentichiamo i magnifici effetti speciali e il frame rate inamovibile anche nei momenti più caotici. Un quadro generale impressionante dunque, macchiato solo da un paio di impurità di poco conto. Menzione d’onore infine alla colonna sonora, che riesce a creare la giusta atmosfera senza essere sommersa dalla pletora di chiassosi (ma mai fastidiosi) effetti sonori. Doppiaggio originale in lingua giapponese, ma solo in game, i dialoghi restano purtroppo muti.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Un sentito ringraziamento a Nyu Media per averci dato la possibilità di conoscere questa perla e un plauso ai ragazzi di Edelweiss per la sua realizzazione. Fairy Bloom Freesia è un action sopraffino, in grado di soddisfare sia i giocatori tecnici che quelli più "ignoranti", grazie a una formula di gioco sì frenetica, ma sempre attenta a non scivolare mai in un banale e convulso ticchettio di tasti a caso. L'apparente scarsa longevità è ampiamente rimarcata da un'eccellente rigiocabilità, un comparto tecnico e una direzione artistica di prima classe, e un combat system ben strutturato, che richiede il suo tempo (e i giusti mezzi) per essere padroneggiato, ma che sa regalare grandi soddisfazioni. Per soli 8€ possiamo portarci a casa un titolo in grado di esaltare, coinvolgere, stupire, e di fronte a un tale spettacolo quei vaghi difetti elencati non sembrano poi così importanti alla fine. Su Steam trovate la demo, e noi della redazione di Z-Giochi vi consigliamo caldamente di dare una chance a questo indie scampato alla "next gen", e supportare così una casa di sviluppo davvero promettente, che ci insegna come si può sbavare di fronte allo schermo senza filmati in CG o eventi scriptati, e soprattutto quanto fossero infami i giochi di una volta.
Pro-1
Azione e frenesia allo stato puro
8
Contro-1
Senza pad l'esperienza può risultare penalizzata
Pro-2
Ottimo sistema di combattimento
Contro-2
Poche location e nemici
Pro-3
Stilisticamente superbo
VERI GAMER CERCASI
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