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Recensione
TESTATO SU 3DS
20 gennaio 2013, 9:20
Fractured Soul
Fractured Soul mobile

Fractured Soul – Recensione

La prima volta che si sentì parlare di Fractured Soul il Nintendo 3DS era meno di un progetto. Era il lontano 2005 quando iniziarono i primi lavori, pensato originariamente per Nds, successivamente il gioco degli Australiani EndGame Studio come tanti nella loro condizione si arenò con la colpa di non aver mai trovato un publisher disposto a finanziare le loro idee. Dopo anni passati nell’oblio il gioco ha finalmente avuto una seconda possibilità e ha trovato nuova vita grazie allo store online della nostra console potatile.

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 DUE SCHERMI, DOPPIO DIVERTIMENTO?

L’idea alla base di Fractured Soul è talmente indicata per i due schermi della nostra console portatile che ci si chiede come mai nessuno ci abbia mai pensato prima (si conosciamo Chrono Twins ma in questo caso è un po’ diverso). Il gioco si propone come un action-platform sulla falsa riga dei primi Megaman, alla guida di un anonimo robot dovremo completare nel minor tempo possibile una fila di complicatissimi stage ambientati all’interno di una stazione spaziale in declino. La vena di originalità deriva dal fatto che i due schermi della nostra console mostreranno ambienti  sostanzialmente molto differenti tra di loro, dovremmo quindi passare da un all’altro nella maniera più opportuna per completare salti altrimenti impossibili o per evitare file di nemici e ostacoli. Tale impostazione ha permesso agli sviluppatori di inserire una serie di idee piuttosto interessanti tra cui puzzle ambientali che sfruttano diverse condizioni fisiche. Per fare un esempio pratico succederà di trovarci con la gravità invertita tra uno schermo e l’altro e a dover gestire i salti sempre tenendo presente che in su un display andremo verso il basso in altro verso l’alto (VVVVVV docet). In altre situazioni ci troveremo a dover gestire un terreno ghiacciato oppure a muoverci sott’acqua con tanto di salti lenti e molto più lunghi. Il nostro robottino come dicevamo ricorda molto una versione sfortunata dei primi Megaman e come tale potrà solo saltare e sparare, in questo caso però avremo anche la possibilità di fare lo switch da uno schermo all’altro e sarà una delle funzioni fondamentali per completare con successo i vari stage.  Non bisogna pensare ad una allegra scampagnata, nelle maggior parte dei casi ci troveremo ad affrontare un tipo di azione assolutamente frenetica, l’anima di Fractured Soul è e resta Action.

Il gioco si rivolge principalmente a un pubblico di core gamer che apprezzano la difficoltà e tutte le soddisfazioni che questa porta. La curva di apprendimento è piuttosto rigida e dopo i primi stage che sono più che altro dei tutorial ci troveremo davanti sezioni in grado di mettere a dura prova i nostri nervi. A vederlo così parrebbe un gioco più che soddisfacente, se potrebbe anche esserlo se non fosse per qualche spina di troppo. Per quanto apprezzabile e interessante seguire l’azione su due schermi è abbastanza disorientante, non stiamo parlando di switchare un paio di volte per stage, in alcuni frangenti dovremo farlo ogni secondo e non è facile come potrebbe sembrare sulla carta. Il livello di difficoltà è tarato decisamente verso l’alto e questo noi l’apprezziamo sempre, in questo caso però il più delle volte ci siamo trovati a fissare lo schermo sbagliato e di conseguenza sbraitare per la frustrazione di esser uccisi da un proiettile vagante. Fortunatamente dopo un po’ ci si abitua a gestire due schermi allora il gioco prende un ritmo diverso. Resta la domanda fondamentale: quanti avranno la pazienza per abituarsi?

GIOCO IMPOSSIBILE?

In nostro soccorso arrivano i chekpoint presenti in buona quantità, ma ripetere la stessa sezione più e più volte non è comunque un gran divertimento. Qualcuno potrebbe obiettare che anche giochi come Demon’s Souls richiedono al giocatore di affrontare lo stesso tratto decine di volte, Questo è vero cambia però l’idea di base, nel gioco della nipponica From Software quando si muore è perché o si è sottovalutato il nemico oppure lo si è affrontato nella maniera sbagliata. Fractured Soul invece lascia ben poco spazio alla creatività del giocatore, le sezioni vanno affrontato in modo ben preciso e difficilmente riuscirete arrivare indenni fino alla fine senza conoscerete a menadito ogni ostacolo.

Tecnicamente i modelli sono un po’ rozzi, va bene che è un titolo per eshop però si poteva fare tranquillamente qualcosina di meglio. Più che la veste grafica stupisce come la paletta dei colori sia piuttosto limitata, escludendo le sezioni nello spazio aperto il grigio sarà il colore dominante, inoltre si nota come gli  ambienti troppe volte siano stati riciclati tra di loro. Per ragioni esclusivamente funzionali non è presente l’effetto 3d, passare dallo schermo normale a quello stereoscopico avrebbe reso il titolo di fatto ingiocabile visto i tempi che ci vogliono per mettere a fuoco la profondità del campo di gioco. Per questa ragione questa feature non è presente. Quanto a longevità ci attestiamo su livelli più che ottimali, a completare l’avventura principale ci impiegherete circa una decina di ore inoltre i vari stage sono studiati per esser completati nel minor tempo possibile ed è proprio nel time attack che Fractured Soul da il meglio di se. Certo per riuscire a completare uno stage in un tempo competitivo è necessario conoscere ogni difficoltà e ogni piattaforma praticamente a memoria. Sta a voi decidere se accettare tale sfida.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Fractured Soul ha una buona idea di base realizzata in una maniera non sempre all’altezza. La difficoltà elevata e il level design a volte troppo ripetitivo tendono ad affossare quello che potrebbe essere un signor gioco. Ci troviamo di Fronte a un titolo che si farà apprezzare solamente da i giocatori estremamente pazienti e amanti della sfida, tutti gli altri invece farebbero bene a meditare bene prima dell’acquisto o il loro Nintendo 3DS potrebbe volare fuori dalla finestra per la frustrazione.
Pro-1
Idea Innovativa
7
Contro-1
Richiede molta pazienza
Pro-2
Molto longevo
Contro-2
Il level design non è sempre all'altezza
Pro-3
Ideale se amate la sfida
Contro-3
A tratti fin troppo difficile
SOLO PER I PIU' DURI
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