FTL: Faster Than Light – Recensione
Chi non conosce Kickstarter? Possiamo dire, ormai, che è diventato uno dei principali mezzi che gli sviluppatori indipendenti adottano per finanziare le loro creazioni, ma non sempre le cose vanno come previsto. Le aspettative iniziali non erano così buone nemmeno per gli sviluppatori di Faster Than Light, probabilmente per il genere di gioco che volevano realizzare e portare sui principali canali di distribuzione digitale, ma va anche ricordato che negli ultimi mesi sono stati tanti i progetti interessanti a non raggiungere il budget minimo.
Bene, sappiate che Faster Than Light è il primo gioco che ha visto la luce per mezzo delle donazioni su Kickstarter, spiazzando tutto e tutti e raccogliendo il doppio di quella che era la somma richiesta per la sua realizzazione. Da un paio di settimane è arrivato su Steam e GOG.com, ma vediamo di chiarire di cosa stiamo parlando.
L’inaspettato successo su Kickstarter, probabilmente, è arrivato anche grazie a quel che Faster Than Light mostrò e si rivelò essere: uno strategico roguelike, ossia in cui la morte definitiva è una possibilità contemplata. Quest’aspetto influisce enormemente durante le fasi di gioco vere e proprie, ma come può, un videogame del genere, risultare interessante e divertente alla lunga, se la morte del protagonista (o, meglio, dei protagonisti) obbliga ad iniziare tutto daccapo? Semplice, grazie al fatto che in ogni nuova partita gli eventi di gioco son sempre diversi, mai uguali, e questo basta per avere una esperienza di gioco varia e mai stancante. Il nostro compito è semplicemente quello di gestire una navicella, con annessi sistemi e sottosistemi utili al suo funzionamento, e i membri dell’equipaggio. Un esaustivo tutorial ci consentirà di capire al meglio le meccaniche e l’interfaccia di gioco, vero e proprio nucleo della produzione di Subset Games, assolutamente indispensabile per il numero di informazioni che restituisce a schermo.
Passando da un sistema ad un altro, per mezzo del salto iperluce, lo scopo è quello di aver la meglio durante gli incontri e gli eventi di carattere random che incontreremo durante il nostro viaggio per la consegna di materiale importante per la salvezza della galassia. Questi eventi, potremmo anche definirli come “incontri ravvicinati”, rappresentano l’aspetto essenziale di Faster Than Light, visto che è grazie ad essi che il nostro cammino verso la base avrà esito positivo o negativo. Sono molteplici e vanno dall’incontro con altre navicelle (non per forza ostili) ad altre in difficoltà ed alle quali potremmo prestare soccorso, inoltre non mancheranno situazioni pericolose da fronteggiare, anche di carattere esclusivamente ambientale. Le informazioni dell’incontro avvenuto appaiono sotto forma di box di testo, quindi di selezione di una delle azioni da poter compiere. Potremo negoziare un lasciapassare piuttosto che andare all’attacco, a nostro rischio e pericolo, oppure semplicemente ignorare una richiesta di aiuto e così via. La parte strategica del prodotto vien fuori proprio in quelle che possono diventare delle vere e proprie fasi di combattimento, se si decide di attaccare a muso duro l’altra navicella. Si parla di scontri 1 contro 1, sempre interessanti grazie ai tanti aspetti da dover gestire: bisognerà stare attenti ai sistemi dell’astronave, che dovranno avere energia a sufficienza, e adottare svariate tattiche (che con qualche ora di gioco diventeranno una regola) per fare in modo che i nostri attacchi risultino più efficienti, spostando dei componenti del nostro equipaggio in particolari zone della navicella, situazione che potrebbe rendersi necessaria anche nel caso in cui la nave avversaria sia dotata di teletrasporto e quindi delle truppe nemiche potrebbero invadere alcune zone della nostra astronave per arrecare danno.
Ci sarebbe tanto altro da dire, visto che ogni scontro si mostra nuovo ed intrigante, ma decisa la tipologia di attacco da eseguire e le mosse appena successive, la barra spaziatrice ci viene incontro consentendo di mettere in pausa il gioco per ragionare, c’è bisogno di attaccare la nave avversaria in una delle zone che preferiamo; meritano menzione anche i modi di risoluzione dell’incontro. Escludendo la sconfitta di una o dell’altra forza in gioco, i combattimenti possono risolversi anche tramite una proposta (con annessa ricompensa) per cessare il conflitto, sia da parte nostra che per quanto riguarda l’avversario, e non bisogna dimenticare che anche la fuga è una azione possibile; le fasi di trattativa, però, spesso si fanno indispensabili, se la navicella ha riportato gravi danni e si vuole evitare la morte. Lo stesso principio vale per il manifestarsi di problemi minori nelle aree dell’astronave, problemi che in un primo momento parrebbero irrisolvibili. In più situazioni ci è capitato di rimanere a corto di personale e di subire attacchi che hanno provocato incendi, ma grazie alla possibilità di aprire i portelloni di ogni stanza l’incendio si è spento; una tattica, questa, che se utilizzata con intelligenza potrebbe garantire una sorta di difesa passiva di tutto il sistema, a patto che il nostro equipaggio venga tenuto in aree ben ossigenate, pena la morte. Ma è soltanto una delle possibilità, visto che col procedere del gioco gli upgrade disponibili saranno sempre maggiori e potremo sfruttare dei droni da usare in riparazioni e compiti di altro tipo.
Un altro particolare interessante è che avanzando di pianeta in pianeta, tramite selezione dalla mappa galattica, le forze avversarie si piazzeranno alle nostre spalle, eliminando così ogni possibilità di fare dietrofront, cambiando percorso, o di poter curiosare su un pianeta già superato. Chiaramente, tutti i sistemi della nostra astronave possono essere aggiornati, ma non senza fare uso della “moneta” base, lo Scrap, ottenibile in variabile quantità dopo ogni scontro vinto; essa, oltre che consentire gli upgrade di cui sopra, diventa di importanza fondamentale anche per il commercio in apposite strutture spaziali. La navicella deve rimanere sempre efficiente e funzionante, quindi armi e scudi, missili e radar, o semplicemente il carburante, sono particolari da tenere sott’occhio; proprio questi, infatti, spesso possono ingannare il giocatore poco esperto, ma una volta capito il sistema di gioco e fatta la giusta abitudine coi comandi, tutto risulta più chiaro di quanto non possa sembrare.
DUECENTOMILA DI QUESTI GIOCHISe abituati a comparti tecnici d’eccezione, che spesso (ma non sempre) troviamo nei titoli mainstream del mercato del settore, Faster Than Light potrebbe risultare poco performante dal punto di vista tecnico. Mai prima impressione fu più sbagliata, se teniamo conto di quello che il panorama indie offre e dello stile grafico che il prodotto di Subset Games possiede. Premesso che è di una grafica bidimensionale con visuale dall’alto, quella di cui parliamo, appaiono davvero ben disegnate le sezioni delle navicelle, tramite le quali possiamo controllare e gestire ogni singolo aspetto interno. Ottime anche le animazioni, che consentono al comparto grafico del titolo di raggiungere un discreto risultato, vista la varietà di astronavi e nemici. Perde qualcosa in quella che è la realizzazione della mappa di gioco: più dettagli, e una rappresentazione allo stesso livello delle navicelle, avrebbe fornito al prodotto quel qualcosa in più. Migliore il lavoro dal punto di vista audio, con ottimi effetti sonori e brani che enfatizzano le fasi di gioco, pur rimanendo semplici nella loro composizione e realizzazione.
Ecco, alla luce delle donazioni effettuate su Kickstarter, possiamo dire che Faster Than Light sarebbe anche potuto essere migliore, dal punto di vista tecnico, ma gli sviluppatori hanno saputo creare uno stile originale, che spicca alla perfezione e mostra, pur nella sua semplicità, quando “poco” basti per comporre e disegnare, quindi sviluppare, qualcosa di unico ed originale. Qualcosa che vale appieno la manciata di euro richiesti e che ha centrato il suo principale obiettivo: creare una community di appassionati pronti a tutto pur di averne di più, di giochi del genere, e/o di eventuali espansioni.
Originale ed innovativo  | 
8  | Alcuni aspetti poco approfonditi  | 
Mai uguale  | Non per tutti  | |
| ORIGINALE | ||
