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Recensione
TESTATO SU PC
2 novembre 2012, 11:30
Half-Minute Hero: Super Mega Neo Climax Ultimate Boy
Half-Minute Hero: Super Mega Neo Climax Ultimate Boy mobile

Half-Minute Hero: Super Mega Neo Climax Ultimate Boy – Recensione

Half-Minute Hero è un atipico gioco di ruolo sviluppato da Marvelous Interactive e rilasciato per PSP nel 2009. Tra le sue caratteristiche principali troviamo una veste grafica 8 bit e una struttura a livelli chiusi districati in archi di 30 secondi l’uno, tanto da meritarsi il titolo di “GDR supersonico”. Il concept, basato su un gameplay snello e immediato, sessioni lampo e una grande rigiocabilità, ben si prestarono alla natura portatile della console, salvo poi essere convertito per il mercato 360 nell’edizione Super Mega Neo Climax, introducendo una veste grafica piu definita e un completo restyling delle modalita secondarie. Il brand ha infine ricevuto una trasposizione per PC, disponibile su Steam e comprendente entrambe le versioni, più un’infrastruttura online sostenuta dalla nota piattaforma digitale. Trattandosi sostanzialmente di un porting, piuttosto che una conversione ottimizzata o un’espansione, in questa recensione cercheremo di analizzare le due anime del titolo come due facce della stessa medaglia, indipendenti l’una dall’altra ma complementari, e non ci dilungheremo troppo in tecnicismi che non si limitino alla mera resa visiva, non potendo applicare i classici percorsi di metodo a una produzione decisamente fuori dal comune.

SUPERSONIC RPG

Partiamo da un presupposto: Half-Minute Hero non è un gioco che si prende sul serio, e non cerca di farlo, ed è proprio questo a garantirgli una personalità unica. La sua genialità risiede nella sua tendenza a fare propri gli elementi che hanno reso celebri molti dei GDR di stampo orientale degli anni 80-90, inchiodati alle loro radici, per poi ribaltarli sarcasticamente, quasi a voler essere una parodia dei mostri sacri del genere, dalla storyline stereotipata, lineare, a tratti caricaturale, al cast, che alterna la statica e servile figura dei personaggi secondari a quella dei protagonisti, classicheggianti nell’aspetto ma decisamente sopra le righe.

Sono presenti diverse campagne, caratterizzate ognuna da peculiari meccaniche, ma gran parte dell’esperienza verterà intorno a Eroe 30, da cui si dipaneranno le altre. In questa impersoneremo, per l’appunto, l’eroe, un semplice ragazzo che si schiera contro i Malord, esseri malvagi il cui unico obiettivo e distruggere il mondo utilizzando la magia Devasto, un incantesimo di immane potenza che richiede solo 30 secondi per essere scagliato. In suo aiuto accorrerà la Dea del Tempo, baldanzosa divinità particolarmente attaccata al suo portafogli, che ci offrirà i suoi preziosi servigi a patto di elargirle un lauto compenso. Ogni livello sarà auto-conclusivo e seguirà un itinerario ben definito che ripeteremo continuamente, evitando tuttavia che si scada nel ripetitivo grazie all’introduzione costante di nuove varianti sul tema, rendendo anche le sessioni più lunghe molto piacevoli, merito dell’ottimo bilanciamento e della possibilità di adottare differenti approcci. Fondamentalmente, selezionata una mappa e assistito alla dichiarazione di guerra del Malord di turno (tra l’infantile ed il delirante), dovremo raccogliere informazioni dai villaggi vicini, salire di livello fino a una soglia accettabile (poiché inizieremo sempre dal livello 1), acquistare equipaggiamenti ed oggetti curativi, completare le missioni secondarie, esplorare l’area in cerca di tesori, spianare la strada fino al castello del boss e quindi eliminarlo, e tutto in 30 secondi. L’unico lusso concesso sarà l’arrestarsi del cronometro all’interno dei centri abitati e la possibilità di resettarlo pregando (pagando ndr) la statua della dea. Chiaramente anche il gameplay è stato limato per adattarsi alla circostanza, eliminando ogni qual sorta di inventario e riducendo all’osso sia i combattimenti che l’interfaccia. Pensare e agire rapidamente, questa è la chiave per trionfare in HMH. Le mappe sono relativamente piccole, ma ricche di strade secondarie e vicoli ciechi, difficile trovare la via più efficiente al primo tentativo. Fortunatamente il giocatore viene spronato a rigiocare diverse volte i livelli grazie alla presenza di medaglie, titoli e achievement, senza contare la possibilità di inviare i propri record alle classifiche online di Steam. Nel complesso l’avventura si dimostra valida dall’inizio alla fine, anzi cresce d’intensità nelle fasi avanzate, riuscendo a regalare fragorose risate, dovute al nonsense profuso, e talvolta anche forti emozioni, a dispetto dell’impostazione volutamente “leggera”. Occorrono circa 3-4 ore per vedere tutto, non tantissime, ma saranno ore ben spese, anche se ammettiamo che non ci sarebbe dispiaciuta una manciata di livelli in più.

SUPERSONIC… EVERYTHING

A differenza della campagna principale, quelle secondarie differiscono profondamente quando si passa dallo stile grafico Retro a quello Neo Cartoon: nel primo sono da intendere come un “gioco nel gioco”, presentando a loro volta 30 livelli ciascuna e meccaniche ad hoc, accomunate dall’immancabile regola dei 30 secondi. Malord 30 è una variante in salsa strategica, in cui nei panni del “mirabile Malord” e la sua bella trasformata in… un ombrello, dovremo eliminare le orde nemiche evocando le tre tipologie di mostri a nostra disposizione, che presenteranno ruoli (corpo a corpo, rapidi e lungo raggio) analoghi alle schiere contrapposte. I rapporti di forza avvengono in stile morra cinese, e la potenza della creatura richiamata sarà determinata dall’estensione del circolo magico che circonda il protagonista, implicando quindi un saggio bilanciamento tra “quantità e qualità” e una certa cautela nel mantenere in salute il delicato Malord, i cui poteri si affievoliranno al minimo contatto. Impegnativo, ma un po’ troppo caotico. Principessa 30 si configura invece come uno shoot em’up che unisce il classico scroll automatico a un sistema di fuoco in stile Asteroid. In 30 secondi dovremo rintracciare l’obiettivo assegnatoci, quindi rientrare al castello prima del tramonto, eliminando lungo il tragitto mostri e ostacoli, facendo attenzione a non perdere troppa salute (leggasi soldati che sostengono la lettiga della principessa) e raccogliendo i vari power-up. Frenetico e divertente, l’idea di base funziona, ma la pessima configurazione dei comandi, che richiederebbe di riassegnare ogni singolo input o ruotare lo schermo di 90°, rende le fasi di shooting un po’ macchinose, problema risolvibile preferendo un pad alla tastiera. Chiude la trilogia Cavaliere 30, in cui dovremo proteggere per 30 secondi il saggio in modo che possa eliminare tutte le presenze malvagie nelle vicinanze con la sua magia. Dovremo scarrozzarlo in giro come una balia, posizionarlo in un luogo isolato e difenderlo fino allo scadere del timer dagli assalti incessanti dei mostri, caricandoli a testa bassa con le armi di fortuna raccattate in giro e piazzando recinzioni ed esplosivi per canalizzare i loro assalti. Piccola chicca: le animazioni del cavaliere sono un omaggio al vecchio A Link to the Past (come se lo stile non fosse già abbastanza). L’intrigante mix di elementi action e tower defence rende questa modalità più complessa delle precedenti, ma anche più pedante a causa della legnosità generale. In sunto le tre campagne, pur non riuscendo neanche lontanamente a offrire un’esperienza paragonabile a quella di Eroe 30, si lasciano giocare piacevolmente, e rappresentano una valida alternativa alla formula di gioco originale.

Paradossalmente, in modalità Neo Cartoon queste vengono sensibilmente castrate. I ben 90 livelli visti in precedenza si riducono a 3, e il gameplay a un mero surrogato di Eroe 30. Questa bizzarra scelta di design vuole forse far intendere ai giocatori di focalizzarsi solo sulla modalità principale, o forse deriva dalla necessità di mantenere un feeling più lineare e meno dispersivo (si sa i giocatori moderni non reggono i cambi di scena ndr), ma ad ogni modo, avendo i classici a portata di mano, non è un mancanza che si fa sentire. Restano invece immutati dal cambio stilistico Eroe 300, l’estenuante maratona che conclude l’avventura, ed Eroe 3, fonte di mai troppo rumorosi rage. Abbastanza superfluo ma ideale con gli amici il multiplayer, limitato a un semplice time attack contro altri 2 giocatori.

SUPERSONIC STYLE

Stile, questa è la parola chiave che aleggia nei meandri di Half-Minute Hero. Il comparto tecnico messo in scena dal prodotto Marvelous Interactive, nella sua veste grafica originale, riporta in vita i vecchi GDR dell’era 8 bit, ammiccando in particolar modo alla saga di Final Fantasy, stordendo con colori sgargianti, artwork finemente dettagliati e un look da mandare in pappa il cervello dei nostalgici. Meno d’impatto ma comunque efficace la versione Neo Cartoon, che esibisce sprite più definiti e un particolare toon-shading molto azzeccato con l’atmosfera. E’ un peccato dunque non poter apprezzare appieno nessuna delle due modalità sui monitor più grandi a causa del mancato supporto alle risoluzioni maggiori, e se la Neo Cartoon ancora si salva, nonostante l’aliasing abbondi, quella Retro si presenta tale e quale alla sua prima incarnazione su PSP, e concorderete che tra uno schermo da 4 pollici e uno da 23 c’è una leggera differenza. Non nascondo di amare i titoli old-school, ma doversi allontanare dallo schermo per non essere costretto a contare i pixel (veramente grossi come una casa in questo caso) ha un po’ minato l’esperienza, anche se un adattamento forse avrebbe snaturato lo spirito del gioco. Restiamo con il dubbio, in fin dei conti basta farci il callo.

Un profondo e sincero inchino invece alla colonna sonora, che arrangia brani dal sapore antico in chiave rock, techno e metal, in un tripudio di memorabile epicità. La scaletta musicale riesce a dare la giusta enfasi a ogni situazione, dal dialogo più insignificante al combattimento più arduo, e con appena una decina di tracce. Tanto di cappello ai compositori. Ottimi gli effetti sonori.

Immagine anteprima YouTube

IN CONCLUSIONE
Quando la parodia abbraccia il gioco di ruolo. Half-Minute Hero si conferma nuovamente, in questa trasposizione per PC, un piccolo capolavoro come nel 2009. 30 secondi, lo stesso lasso di tempo necessario altrove per caricare una mappa, nel brillante e dissacrante titolo Marvelous Interactive sono sufficienti per salvarla, 30 secondi per trascendere tutti gli schemi rigidi a cui il gaming moderno ci ha abituato, 30 secondi per riscrivere le fondamenta di un genere da troppo tempo fossilizzato sui suoi schemi rigidi, e dai quali non vuole separarsi, 30 secondi per ragionare, stupirsi, gioire ed esultare, 30 secondi che mettono in ginocchio colossi da centinaia di ore. Half-Minute Hero proviene da un'altra epoca, ma anche da un'altra dimensione, in cui i GDR richiedono più prontezza e rapidità di un hack n'slash, e seppur macchiato da una conversione pigra e un paio di modalità non altezza delle aspettative, non può non figurare nella libreria di un appassionato. Il prezzo contenuto ne incentiva l'acquisto. Ma se siete arrivati a leggere fin qui, sicuramente starete già spulciando lo store di Steam, ma occhio: dovrete farlo in 30 secondi!
Pro-1
Gameplay tipico dei GDR orientali reinterpretato con ironia e personalità
8
Contro-1
Modalità secondarie da perfezionare
Pro-2
Epicità audio-ludico-visiva
Contro-2
Bassa risoluzione
Pro-3
Stile old-school a palate
STILE ALLE STELLE
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