Little Inferno – Recensione
Fare una recensione non è mai facile, sopratutto quando il titolo in questione è un titolo singolare capace di cambiare l’idea e l’opinione di ognuno di noi. Il modo più semplice è lasciare da parte il videogiocatore che è in noi (sparare un votone alla fine e togliersi ogni problema sarebbe troppo facile e ingiusto) e analizzare la vera offerta ludica che si nasconde dietro questo “maledettissimo” Little Inferno, titolo disponibile su Eshop e Steam, arrivato direttamente da quei geni di Tomorrow Corporation, ovvero gli autori di World of Goo e Henry Hatsworth.
Da loro era lecito aspettarsi un titolo geniale (infatti è cosi), ma non dall’impossibile valutazione finale, perché come vedrete, capirete, proverete, il titolo non piacerà a tutti: alcuni grideranno allo scandalo, altri al capolavoro, le strade si divideranno e la baruffa generale avrà inizio. Qui interveniamo noi, che data la nostra possibilità di scrivere su di un portale e la nostra (permettetemi) affinata cultura ludica, possiamo mettervi tutti d’accordo, dicendovi che la verità sta nel mezzo. Little Inferno non è un gioco per tutti, e l’offerta ludico-commerciale non è all’altezza dell’esperienza che il titolo elargisce ai giocatori. Insomma la recensione è una semplice guida all’acquisto e solo così deve essere letta, lasciamo da parte da sempre i nostri “favori” videoludici per darvi la più oggettiva informazione possibile, e così faremo anche questa volta, raccontandovi di un titolo non incompreso, ma solo singolare, differente ed unico… Un gioco che non è per tutti.
QUEL CAMINO SECONDO ME E’ VIVOCome appunto dicevamo sopra, Little Inferno non vuole essere un gioco per tutti, e a prima vista lascerà spiazzati il 99% dei giocatori, con un concept di base misero, e un’idea poco accattivante, che vi farà chiedere il perché di questo videogame, almeno per la prima ora di gioco. Insomma diciamocelo chiaramente: prendere oggetti da un catalogo e vederli bruciare in un camino non è proprio il desiderio inespresso di ognuno di noi. Tuttavia è cosi che si pone al pubblico il gioco di Tomorrow Corporation e come tale noi lo prendiamo, facendocene una ragione: anche se tutto sommato i soldi spesi per l’acquisto non sono certamente pochi e questo “non gioco” potrebbe far imbestialire la maggior parte dei videogiocatori.
La premessa del titolo e lo scopo sono molto semplici. Il gioco inizia da subito davanti a questo “losco” camino con visuale fissa e pochi denari per iniziare ad acquistare oggetti dal piccolo (inizialmente) catalogo che poi dovremo ardere all’interno del bruciatore sfregandoli con il pennino attraverso il touch screen di Wii U (oppure con mouse su PC) per poi vederli bruciare e sprigionare a loro volta altre monete. Queste ci serviranno per comprare nuovi oggetti dal catalogo, che con il prosIeguo del gioco andrà a completarsi sempre di più dividendosi in ben cinque capitoli. Così, dopo una mezz’ora passata a non comprendere il perché di tutto questo, finalmente il gioco comincia ad ingranare e mostrare un lato di sé geniale, e perfino dando uno scopo ed un trama molto ben orchestrata al giocatore. Difatti, dopo un tot. di oggetti bruciati cominceremo a ricevere delle lettere di personaggi utopistici, che ci aiuteranno a capire attraverso la scrittura, il mondo esterno e l’epoca in cui ci troviamo, cambiando totalmente il nostro approccio al gioco e la sua totale prospettiva.
Ci viene raccontato, come fuori la gente viva in un mondo da anni totalmente congelato ed assuefatto dal gelo e dalle incessanti nevicate, dove l’unica soluzione pare possa essere rimanere a casa a “giocherellare” con il proprio caminetto. Bruciare qualsiasi cosa, comprando e bruciando ancora, cercando di inanellare più combo (fino ad un massimo di 99) possibili, decifrate da nomi strambi, che ci porteranno a spremere le nostre meningi in più di un’occasione, guadagnando anche più soldi possibili per permetterci gli oggetti più strabilianti (pensate che vi sono pure dei pianeti) e metterli insieme osservandone i meravigliosi effetti particellari a schermo. Il tutto scorre liscio fino al termine del gioco, che si attesta sulle 5 ore circa, anche se in realtà la durata dipende da voi e dal tempo che impiegherete per trovare le combo necessarie per il progredire della storia, fino a culminare nello splendido e sorprendente epilogo, che siamo sicuri lascerà tutti quanti a bocca aperta.
Tecnicamente Little Inferno è una vera e propria chicca, con un character design e ambientazioni che sembrano arrivare da un set di Tim Burton. Anche quel “maledetto” camino sembra veramente prender vita, per non parlare poi degli splendidi effetti regalati dalle combo tra gli oggetti che andremo ad assemblare. Anche dal punto di vista sonoro si nota l’epicità e la drammaticità delle azioni, con suoni dedicati ad ogni specifico oggetto, oppure all’esplosione di colori, luci e suoni durante il raggiungimento di una “maledettissima” combo. Purtroppo il gioco non è ancora disponibile in italiano, ma ad ora sappiamo che il team di sviluppo è al lavoro su una traduzione nella nostra madre lingua, anche se ad onor del vero, l’inglese di Little Inferno è molto basilare e può essere compreso tranquillamente da tutti.
Piccola nota finale la dedichiamo ad alcune peculiarità disponibili solo nella versione Wii U (da noi testata). Se difatti il titolo su PC si propone come un classico punta e clicca, su Wii U, abbiamo invece la possibilità di gestire con il tocco del touch screen l’intera esperienza, decidere se giocare l’avventura interamente su schermo del Gamepad (consigliato), oppure in TV, e la possibilità di condividere informazioni (utilissime per trovare le combo) sul Miiverse, il che alza di una spanna il voto globale del gioco.
Bruciamo tutto quello che si può |
8 | Dura veramente troppo poco |
Combo geniali e di difficile interpretazione | Prezzo altissimo | |
Non è un gioco per tutti | ||
| BRUCIATORE SERIALE | ||


