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Recensione
TESTATO SU PC
17 maggio 2013, 12:38
Monaco: What’s Yours Is Mine
Monaco: What’s Yours Is Mine mobile

Monaco: What’s Yours Is Mine – Recensione

Fin dalla nascita delle prime console, Hollywood e il mercato videoludico sono sempre stati legati da un legame piuttosto stretto. Come se fosse una maledizione azteca che attanaglia il mondo dell’intrattenimento, l’uscita di ogni film di successo è accompagnata da un tie-in dal valore mediocre e, nonostante tutte le volte ci promettiamo di non ricascarci, poi lo giochiamo fino in fondo. Tra tutti i brand milionari sfruttati fino al collasso ce n’è uno che quasi miracolosamente è scampato allo scempio, quello di Ocean’s Eleven. Ora, giusto per togliersi ogni dubbio, questo non è il tie-in della trilogia con protagonisti George Clooney e tutto il cast di super stelle hollywoodiane, ciononostante Monaco: What’s Yours Is Mine prende a piene mani dal filone delle truffe, dai film di Soderbergh e da tutti gli altri che hanno avuto minor successo. Curiosi di sapere il verdetto? Vediamo insieme come è andata.

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L’ARTE DELLA TRUFFA

Vincitore del Grand Prize del 2010 all’Independent Games Festival e del premio Excellence In Design Award, dopo tre anni di lavoro Monaco: What’s Yours Is Mine è sbarcato da pochi giorni su PC e Xbox 360. La prima occhiata potrebbe farci pensare al classico stealth game con visuale a volo d’uccello e in parte è così, però il gioco sviluppato da Pocketwatch Games è anche molto altro. Prendendo spunto dai primi Metal Gear su MSX, il gioco è stato sviluppato andando in una precisa direzione, non tanto nella narrazione, quanto nel gameplay. Anche se in vita vostra non avete mai preso in mano un Pad, ci metterete pochissimo a prendere confidenza con i controlli: quasi tutto ruota intorno alle frecce direzionali, necessarie per spostarsi, e la cui pressione prolungata serve per aprire porte, scavare buche e usare gran parte delle abilità. Useremo un tasto per muoverci in maniera silenziosa ed un altro per usare i vari accessori. Tra fucili, fumogeni e altri congegni, c’è di che divertirsi a pianificare svariati modi per cui usarli. Gli accessori pongono in rilievo l’aspetto dell’economia: raccogliendo dieci pezzi d’oro potrete comprare i gadget tramite box sparsi per il livello. Naturalmente i soldi sono abbastanza limitati, quindi conviene sapere cosa si vuole prima di comprarlo. Ma il grande successo di Monaco: What’s Yours Is Mine è dovuto anche alla grande accessibilità, senza ombra di dubbio il gioco passa “il test della mamma” senza problemi di sorta.

La storia, raccontata da uno dei capibanda conosciuto solo come ‘Il Fabbro’, ci porta assieme ad una maldestra squadra di lestofanti a dover pianificare e portare a termine una rapina, non prima però di aver fatto un paio di tappe intermedie per recuperare tutti i membri necessari per l’impresa. I personaggi con cui potremo giocare sono complessivamente otto, di cui quattro disponibili fin dalle prime fasi e gli altri sbloccabili man mano che procederemo con la storia. Ogni missione ci chiederà di selezionare chi usare tra i vari elementi della nostra squadra, scelta dettata più che altro da una propria affinità con i personaggi, più che da specifiche richieste del level design. Esclusi rari passaggi in cui un personaggio semplifica molto la situazione rispetto agli altri, la quasi totalità delle 33 missioni è completabile con tutti i protagonisti. A differenza del sopraccitato Metal Gear Solid, la mappa è quasi sempre coperta dalla fog of war e, a meno che non stiate usando un particolare personaggio, potrete vedere solo quello che compare nel campo visivo dell’avatar, imponendovi uno stile molto più cauto data l’imprevedibilità, che tra l’altro bene si addice, del gioco. Seguendo la flebile linea narrativa, gli incarichi assegnati variano dal far evadere un personaggio a recuperare una determinata attrezzatura, quindi dopo aver completato l’obiettivo dovremo tornare al furgone, ma è sicuramente più facile a dirsi che a farsi. Il nostro team è formato da Il Fabbro, personaggio in grado di aprire le serrature più velocemente di chiunque altro; The Cleaner, con la possibilità di stordire i nemici se approcciati in maniere silenziosa; La Talpa, che potrà scavare percorsi nuovi e passare attraverso luoghi ad altri inaccessibili. L’Hacker, in grado di disattivare la corrente; Il Borseggiatore che affiancato dal suo simpatico assistente, una scimmietta chiamata Hector, raccoglierà automaticamente l’oro in una stanza. Il Signore che con la maschera è in grado di passare sotto gli occhi delle guardie per un breve periodo; La Sentinella, capace di individuare tutti i nemici presenti nell’area e La Rossa, in grado di distrarre un nemico.

Il gioco propone due tipi di sfide: quella a tempo e quella per collezionisti. Ogni volta che completerete una missione riceverete un punteggio, questo verrà esposto su una bacheca che raccoglie i risultati di tutto il mondo, non importa quante uccisione farete o che oggetti utilizzerete, l’unica cosa che conta è essere rapidi. L’altra sfida ci chiederà di raccogliere tutto l’oro presente nel livelli, se ci riusciremo sbloccheremo una campagna secondaria dove i livelli saranno gli stessi, ma il livello di difficoltà sarà molto più alto e a raccontare la storia sarà un altro membro della banda, con un taglio più tragico. Per quanto il giocare da soli ci abbia estremamente divertiti, una volta portata a termine ci si accorge come la campagna possa essere vista come un grosso tutorial, in previsione di quello che sarà poi il vero cuore del gioco: il multiplayer. Con la compagnia di quattro amici, online o sulla stessa TV in locale (scelta consigliata), potrete lanciarvi in incredibili piani che certamente finiranno in maniera tragica a causa di una guardia più veloce del previsto, o per un errore dei giocatori. Pianificare, tentare, fallire, tutto questo è estremamente divertente ed estremamente complicato, le mappe non sono mai enormi e i conflitti tra i giocatori portano a vivere situazioni esilaranti.

Il gioco non presenta bug rilevanti, o che possano minare realmente l’esperienza di gioco. In un paio di occasioni ci è capitato di rimanere incastrati dentro una parete, cosa che non è più capitata dopo aver riavviato la missione. Niente di grave o che saltuariamente non capiti nella quasi totalità dei giochi di oggi. Lo stile grafico è più che gradevole anche se, per motivi legati al budget e alla grandezza del team, è molto “minimal”. In compenso, la scelta delle luci e dei colori è stata oggetto di studi ed i risultati si vedono, con cromie sgargianti e di grande impatto contrapposte a locali bui costantemente coperti dalla fog of war. Altro aspetto estremamente curato è la colonna sonora, con brani jazz riesce a dare a tutta l’avventura la giusta impronta scherzosa, senza eccedere.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Monaco: What's Yours Is Mine è divertente, immediato, longevo, offre una buona rigiocabilità e ha un multiplayer da sbellicarsi dalle risate. Se proprio vogliamo dargli contro possiamo dire che l'aspetto narrativo è poco più che abbozzato e abbiamo riscontrato alcuni bug minori ma, complessivamente, nulla che potesse realmente rovinare l'esperienza di gioco. Inutile sprecare altre parole, Monaco: What's Yours Is Mine è un prodotto di grande qualità, a meno che non siate allergici alla grafica à la Minecraft non avrete motivi per non provarlo.
Pro-1
Co-op divertentissima
8
Contro-1
Saltuari bug di poco conto
Pro-2
Longevo
Contro-2
La narrazione poteva essere un po' più sviluppata
Pro-3
Esperienza innovativa
COMPRATELO, NON RUBATELO!
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