Nexuiz – Recensione
Spesso capita che, nella sempre più colma lista di rilasci del mese, possa sfuggire qualcosa in particolare: un titolo gratuito o semplicemente indipendente, che ha poco (se non nullo) mercato pubblicitario. È il caso di Nexuiz, un FPS un tempo completamente free sviluppato originariamente da Alientrap – i creatori del recente e ben confezionato Capsized – un gioco addirittura open-source negli anni che furono, che venne distribuito con licenza GNU GPL. Da poco, questo già allora interessante progetto, è stato ripreso da un altro team di sviluppo ed è arrivato prima su Xbox Live Arcade, poi su Steam e a breve toccherà a PlayStation 3, sempre in formato di distribuzione digitale.
ISPIRATO DAI GIGANTI DEL GENERE
Inizialmente sviluppato come un mod di Quake, dal quale evidentemente si ispira, nell’estate del 2001, Nexuiz subisce un continuo processo di aggiornamenti che lo portano a raggiungere buoni risultati in termini di numero di appassionati. Lo stato iniziale del progetto lo vedeva girare sull’engine (modificato) dello stesso Quake, il DarkPlaces, ed includeva un ottimo numero di contenuti quali 24 mappe ufficiali ed oltre 240 create dalla community, un arsenale che vantava 13 armamenti ed una quindicina di modelli pre-impostati tra cui scegliere il proprio personaggio di gioco. Il concept originale, quello alla base di tutto e che rappresentava l’idea iniziale, lo vedeva come un semplice sparatutto per sfide deathmatch, ma col passare del tempo Nexuiz divenne qualcosa di ben più corposo. Questo anche in virtù delle centinaia di migliaia di download raggiunti, che consentirono al prodotto di ottenere continui update attraverso versioni di gioco via via sempre più complete, sempre più divertenti.
Non è un caso che, in appena tre anni, il titolo di Alientrap sia stato aggiornato in maniera assolutamente massiccia per ben cinque volte. Tutto questo finché, a metà anno 2010, IllFonic pensò di acquistarne i diritti per realizzare un Arena FPS come quelli di un tempo; stavolta, però, il progetto era quello di portarlo sulle piattaforme che contano, riprendendo e non snaturando quello che Nexuiz fino ad allora era stato, ma cercando di riproporlo in uno splendore tecnico e di gameplay da lasciar senza fiato.
Dopo averlo provato, possiamo dire che questo è senz’altro avvenuto, tanto che lo stupore di esser dinnanzi ad un videogioco così ben fatto, al tempo stesso passato fin troppo in secondo piano, è tanto. Improntato principalmente sul versante multiplayer, Nexuiz non è certo un titolo così profondo per modalità di gioco (presenti il classico Deathmatch e la modalità Cattura la Bandiera) o per la trama, che non è importante per produzioni del genere, ma lo è per tutto il resto. Dalle nove incredibile mappe, non così grandi ma perfette per scontri fino ad 8 giocatori, sia online che contro i bot, alla cura dell’arsenale che presenta un sacco di armi tra shotgun, lanciagranate, fucili di precisione, lanciarazzi, e dei Mutator, di cui a breve parleremo. Una nota particolare va assolutamente aperta per le location create, stupende in ogni dettaglio, che bene di adattano agli scontri ravvicinati e fulminei in cui Nexuiz ci mette sempre alla prova nelle due sole modalità, di certo le più ricercate e giocate dagli amanti dei First Person Shooter.
L’ARMA IN PIÙ: I MUTATOR!
La particolarità principe del gioco è sicuramente quella dei Mutator. Cosa sono? Nient’altro che dei potenziamenti attivabili dopo aver raggiunto un determinato numero di uccisioni, piuttosto che dopo aver conseguito un obiettivo specifico come la cattura di una bandiera. Non hanno niente a che fare con i potenziamenti attivabili in un qualsiasi Call of Duty, tanto che in questo caso gli sviluppatori hanno dato un tocco di originalità e divertimento ulteriore a chi s’intrattiene facendo pratica sui loro server di gioco.
Grazie agli effetti dalla breve durata e a requisiti abbastanza difficili per arrivare a sbloccare l’utilizzo di Mutator molto potenti, IllFonic di certo non ha reso sbilanciata l’esperienza complessiva che, anzi, risulta essere esattamente l’opposto. Entrando un po’ più nello specifico, possiamo dire che queste specie di “power-up” consentono di mutare il gameplay del gioco, mettendoci a disposizione dei jetpack (quindi l’azione si svilupperà soprattutto in senso verticale) oppure consentendo la rigenerazione della salute per un tot di tempo. Ma riguardano anche elementi di disturbo nei confronti del nemico, rendendo la schermata completamente monocromatica e quindi diventerà complicatissimo capire quali siano gli amici e quali i nemici; inoltre, troviamo anche Mutator gravitazionali, altri che introducono la visuale in terza e di ben più strambi, come il Big Heat Mode…! In totale son 100, un numero incredibilmente alto, tanto che Nexuiz andrebbe giocato anche soltanto per assistere a cosa gli sviluppatori abbiano realizzato!
UNA POTENZA DI GRAFICA
Una delle sfide che gli sviluppatori hanno vinto a mani basse è stata senz’altro quella di esser riusciti a regalare ai possessori del gioco dei comparti grafico/sonori di prim’ordine. Sebbene questo prodotto non sia primo a vedersi riconosciuti meriti tecnici, già nel 2006 alcune importanti riviste del settore lo associarono al fianco dei migliori esponenti del genere facenti uso di grafiche dal livello di cura e dettaglio assolutamente più avanti dei tempi che correvano, IllFonic per mezzo del CryEngine 3 (lo stesso motore usato per Crysis 2) ha fatto centro. Grazie allo stile futuristico misto ad un design Vittoriano, che fonde stili storici ad influenze tipiche del Medio Oriente e dell’Asia, il quadro d’insieme è una gioia per gli occhi, in particolar modo su computer. Per mezzo di una serie di opzioni grafiche, che consentono una buona scalabilità dell’engine anche qualora si abbia possesso di hardware non molto recente, è possibile gustarlo con le librerie DirectX 11 e in un livello di dettaglio, sia per textures che per effetti luce e movimento, davvero sbalorditivo. La stessa perizia ed attenzione è stata riservata alla realizzazione delle mappe che presentano un level design ottimo, mirato alle due modalità di gioco introdotte e che coinvolgono in scontri epici e ravvicinati, veloci, quasi fulminanti. Quest’ultimo aspetto, inoltre, viene amplificato dalla presenza di rampe ed ascensori veloci, che ci catapultano in aria (sia in senso verticale che orizzontale) donando vigore a tutto l’impianto di gioco.
Per quanto riguardo il comparto audio, il risultato globale è ugualmente importante. Agli effetti di armi e movimenti del nostro personaggio, si è deciso di proporre un’ottima selezione di brani di genere elettronico che bene di adattano nel contesto.
Veloce e divertente |
8.0 | Non adatto a tutti |
Ottimo level design | Ancora pochi giocatori online | |
