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Recensione
TESTATO SU PC
6 febbraio 2013, 10:48
No Time to Explain
No Time to Explain mobile

No Time To Explain – Recensione

C’è un uomo in lontananza, il noi stesso del futuro, tra le fauci di uno squalo gigante, che grida disperatamente aiuto, e noi, armati di un enorme cannone laser, corriamo in suo soccorso, pronti a superare ogni insidia che si parerà innanzi al nostro cammino… Che diavolo sta succedendo? Qual è il nostro scopo? Basta domande, non c’è tempo per le spiegazioni!

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I AM YOU FROM THE FUTURE, THERE’S NO TIME TO EXPLAIN

Nato come flash game e solo recentemente approdato su Steam, No Time To Explain ha come unico obiettivo divertire il giocatore e contemporaneamente metterlo a dura prova, sulla falsariga di titoli come Super Meat Boy. La trama a base di paradossi temporali, ricca di improbabili colpi di scena, dialoghi e gag esilaranti (il cui doppiaggio è davvero degno di nota tra l’altro), riesce a imporsi sullo spettatore, nonostante la sua funzione da “collante” tra un livello e l’altro e l’evidente enfasi sul nonsense che caratterizza la produzione tinyBuild. Tra granchi robotici alieni e muffin antropomorfi, nel corso dell’avventura se ne vedranno di tutti i colori, e il tempismo con cui i vari setting si alterneranno è a dir poco geniale, peccato che il sipario si chiuda dopo appena 2-3 ore di gioco, quando lo stratagemma del loop, estremamente funzionale in questo caso, avrebbe potuto garantire un’esperienza varia e duratura (e di idee gli sviluppatori sembrano averne parecchie).

A livello di gameplay, No Time To Explain si configura come un platform 2D, di quelli talmente irti di punte e strumenti di morte assortiti da far rimpiangere i passaggi più infami dei vecchi Super Mario Bros, di quelli che richiedono tempismo e precisione millimetrici, di quelli che fanno bestemmiare sin dal secondo stage insomma. Vite infinite, checkpoint automaticamente generati ogni volta che si staccano i piedi da terra, e menomale aggiungerei, perché ci sarà sempre un baratro apparentemente invalicabile, una parete troppo alta da scalare con mezzi convenzionali, un cunicolo troppo scomodo per essere percorribile… Ostacoli da scavalcare affinando i propri sensi morte dopo morte, cambiando approccio con un po’ di fantasia, tentando la sorte lanciandosi nel vuoto e sperando di non finire di sotto, fattori che, sommandosi alle dimensioni relativamente ridotte degli stage, fanno assumere al titolo l’impronta di un rompicapo: basta capire come e quando muoversi e proseguire diventa quasi naturale.

Tra le caratteristiche principali del gioco non abbiamo ancora menzionato lo strumento che ci accompagnerà sin dalle primissime battute: il cannone laser. Oltre all’ovvia potenza di fuoco, comoda contro i dannati (e adorabili) boss, può essere orientato in ogni dove, per accompagnare un salto sfruttando il rinculo e darsi così una maggiore spinta, interagire con gli oggetti, accelerare o rallentare a mezz’aria, e altre funzioni occasionali. La sua versatilità ben si lega con l’ottimo level design, che fonde una realizzazione impeccabile e imprevedibile a numerose varianti sul tema, rendendo ogni sezione unica e irripetibile, alcune più ispirate di altre invero, ma nel complesso ci si diverte parecchio. Il tutto è condito da una colonna sonora stilosissima ed energica, una gioia da ascoltare con le cuffie, accompagnata da una pletora di chiassosi effetti sonori, andando a creare un casino a schermo semplicemente epico. Il sistema di controllo è reattivo e spassoso, ma manca di precisione, occorre infatti un bel po’ di pratica per riuscire a coordinarsi con la propulsione del cannone (perdendo nel frattempo dozzine di vite e un quarto di fegato), inoltre abbiamo riscontrato collisioni alle volte fallate e sporadici bug, che speriamo vengano risolti in futuro (che non avessero tempo neanche per un pò di beta testing?), nulla di grave comunque.

Come già accennato, veder scorrere i titoli di coda è questione di una manciata di ore, ma il gioco gode di una buona rigiocabilità, incentivata dalla raccolta dei cappelli (alcuni da oscar), sfide a tempo e i vari achievement. Potremo inoltre mettere le mani su alcuni livelli extra, che danno spazio a citazioni e nonsense gratuiti e lasciano ipotizzare la possibile implementazione di un editor legato al workshop di Steam, come suggerisce la voce “User’s level”, feature che darebbe un notevole impulso alla diffusione di questa piccola gemma che si erge su di un panorama videoludico commerciale ormai in balia di gameplay guidati e user-friendly. Sublime.

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IN CONCLUSIONE
Non c'è tempo per le spiegazioni, quindi taglierò corto: No Time To Explain è un titolo da avere, un'esperienza coinvolgente, divertente e impegnativa, costruita intorno a un nucleo solido e sorretta da una "trama" geniale ed esilarante. Tante risate, tante imprecazioni e lacune solo marginali, alla brillante produzione tinyBuild lamento solo un prezzo forse eccessivo per le (poche) ore di gioco in grado di offrire, ma sono disposto a perdonargli l'esborso, è raro trovare una perla del genere: se amate i platform sapete già come investire la vostra paghetta. A quando un seguito?
Pro-1
Epico
8
Contro-1
Sistema di controllo poco intuitivo
Pro-2
Difficile
Contro-2
Diverse sbavature tecniche
Pro-3
Nonsense
Contro-3
Breve
I SHOULD HAVE HAD AN HEART ATTACK!
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