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Recensione
TESTATO SU NDS
29 ottobre 2012, 10:15
Pokemon Versione Bianca/Nera 2 – Recensione
Pokemon Versione Bianca/Nera 2 – Recensione mobile

Pokemon Versione Bianca/Nera 2 – Recensione

Chi di voi non ha mai giocato ai Pokemon alzi la mano. I mostri creati da Satoshi Tajiri sono un vero e proprio fenomeno pop, figlio della cultura degli anni ’90 e in una maniera o nell’altra hanno influenzato la vita di tutti noi. Nel caso siate tra le poche persone che sentono questo nome per la prima volta dovete sapere che tra Parchi a tema, carte collezionabili, serie animate e ogni sorta di gadget i pokemon sono uno tra i franchise più sorprendenti e più remunerativi degli ultimi decenni. Dopo aver rivoltato da cima a fondo la regione di Unima ci apprestiamo a valutare cos’ha da offrici questo  tredicesimo episodio (della serie principale) e siamo pronti a a vedere se i famosissimi mostri Nintendo sono ancora in grado di dominare il mondo delle console portatili.

L’AVVENTURA CONTINUA

Come forse sapete Pokemon Versione Bianca/Nera 2 è il seguito diretto del gioco uscito circa due anni fa sempre su Nintendo DS.  In questo periodo la regione di Unima, dove è ambientato il gioco è stata protagonista di numerosi cambiamenti, alcune aree sono state aperte, altre sono state totalmente trasformate. Lo stesso si può dire dei vari NPC che incontreremo che in questi anni sono maturati e hanno avuto il loro cambiamento caratteriale. La storia inizia in una parte di regione totalmente nuova in cui una nostra amica ci chiederà di darle una mano e per farlo ci regalerà il pokemon con cui iniziare la nostra avventura.

Lo schema di gioco è lo stesso che ripropongono  da quando il primo gioco usci nel lontano ’95; girate nell’erba alta e catturate nuovi pokemon, sfidate capi palestra per collezionare le medaglie e incontrate allenatori che dopo aver detto una frase cretina si batteranno contro di voi. Chi compra un gioco di questa serie vuole più che altro catturare i mostriciattoli, allenarli e farli scontrare con avversari sempre più forti, tutto il resto si può catalogare tranquillamente come contorno visto che di fatto lo è. Gli sviluppatori nello scorso capitolo avevano provato ad introdurre una trama un minimo articolata, in questo seguito al posto di proseguire sulla stessa strada hanno deciso di tornare indietro alle origini con un plot molto più semplice. Il gioco come sempre è adatto ad ogni fascia di età, ma questa non è una scusa per accettare una totale mancanza di caratterizzazione. I personaggi che incontreremo sono ultra-stereotipati: il team plasma continua a mangiare pane e cattiveria a colazione e noi siamo più buoni del piccolo Bambi.

Pur non aspettandoci nulla sotto il versante sceneggiatura in questo caso abbiamo provato una pesante sensazione di déjà vu. I cattivi si comportano esattamente come ci saremmo aspettati e come gli abbiamo già visto fare due anni fa. D’altro canto anche se non avete giocato il primo pokemon Bianco/Nero potete gustarvi questo capitolo senza rischiare mai di non capire qualcosa dei fatti, al massimo potreste non cogliere alcune sfaccettature  dei discorsi.

MA NON CI ERAVAMO GIA’ INCONTRATI?

I ragazzi della Game Freaks, che sono dei furboni, negli anni sono diventati esperti nel riproporci sempre lo stesso gioco sotto mentite spoglie e questa volta l’hanno fatto all’ennesima potenza.  Stessa ambientazione, stesso team nemico, stessi NPC e tanti Pokemon di questa regione e di quelle degli altri giochi, ma nessuno nuovo. I più gentili potranno vederlo come puro fan service, i più scaltri penseranno che gli sviluppatori hanno cercato il massimo risultato con il minimo sforzo, sta di fatto che Pokemon Versione Bianca/Nera 2 non introduce nulla di radicalmente nuovo rispetto al suo predecessore.  Hanno preso tutto ciò che era stato fatto di buono nel primo capitolo, l’hanno limato a dovere, aggiunto un paio di chicche e ce lo vendono per nuovo. Naturalmente ricordando l’alto livello qualitativo di Pokemon Versionle Bianca/Nera era praticamente scontato che il risultato di questo copia-incolla passato sotto lucido fosse ottimo.

Fortunatamente scrollata una prima sensazione di delusione possiamo constatare come siano state introdotte alcune modalità  molto interessanti. Per venire incontro a tutti i giocatori esperti, gli sviluppatori hanno inserito la possibilità di scegliere il livello di difficoltà tra classica e sfida. Anche in questo caso gli allenatori più navigati non troveranno mai una sezione eccessivamente complicata, si tratta comunque di un’opzione molto piacevole in grado di dare un po’ di brio a una storia poco interessante. Seguendo le richieste dei fan finalmente è stato svolto un lavoro che da troppo tempo andava fatto: il ribilanciamento dei mostri. Pur avendo passato oltre cento ore sul prequel di questo capitolo, una volta vista l’efficacia delle varie mosse abbiamo dovuto ricominciare da capo lo studio di tutte le nostre strategie e siamo stati costretti a rivedere pesantemente il nostro team. Unica costante: Starmie è sempre ultra potente. La regione dove si svolgerà la nostra avventura gioco è stata parzialmente ridisegnata, alcune strade sono state chiuse ed altri percorsi sono ora aperti. Lo stesso vale per le palestre, gli enigmi da risolvere al loro interno saranno totalmente nuovi e se avete giocato il prequel alcune vostre vecchie conoscenze verranno riproposte come boss. L’interfaccia è stata completamente ridisegnata per essere più semplice ed immediata e il risultato è più che soddisfacente. Per quanto i menù dei giochi Pokemon siano sempre stati molto intuitivi gli oggetti sono schedati in maniera estremamente comoda e risulterà accessibile fin dal primo tocco ai giocatori di ogni fascia di età.

Come oramai siamo abituati il gioco è presente in due versioni in cui le differenze sono relativamente importanti. I due giochi presentano ognuno un’area esclusiva (La città nera e la Foresta bianca), ci sono inoltre differenze in alcune aree comuni di gioco. Il percorso quattro ad esempio in Pokemon Nero sarà una un’area ben tenuta mentre nella versione bianca sarà più simile ad una zona abbandonata. Sono presenti inoltre altre differenze dal punto di vista grafico di alcune città anche se l’opzione più importante riguarda i pokemon. Le due versioni presentano diversi pokemon presi dalle altre generazioni, a livello di importanza/affetto hanno fatto un buon lavoro e in tutti e due i casi vi ritroverete ottimi compagni da catturare, sta solo a voi scegliere quale preferite.

CI VUOLE PASSIONE 

Per tutti quelli che si lamentato dei giochi che durano troppo poco qui potete stare più che tranquilli, se amate i gdr potreste anche incollare la cassetta nel vostro Nintendo Ds visto che non uscirà di li per molto molto tempo. Catturare tutti i mostri è un’impresa titanica, anche se non siete dei collezionisti la storia principale vi poterà via una quarantina di ore e se vorrete far vostri solo i pokemon più importanti un’altra ventina di ore volerà via come niente.  Il gioco inoltre è pieno di segreti tipici della serie tutti da scoprire con una pesante impostazione Social. Comunicare con gli amici, leggere guide e i forum è una scelta quasi obbligatoria se vorrete gustarvi tutto quello che ha da offrire Pokemon Versione Bianca/Nera 2, giusto per farvi un esempio c’è un mostro che è possibile catturarlo solo di Lunedi.

Graficamente non siamo troppo lontani dal primo Pokemon uscito sul GameBoy. Con il nostro  Nintendo DS abbiamo visto molto di meglio ma siamo tutti abituati allo stile Pokemon e non ci ha disturbati più di tanto. L’intera regione di Unima rispetto allo scorso capitolo è passata sotto il bisturi dei grafici Game Freaks e dopo essersi fatta tirare le rughe è uscita più bella e brillante. Le animazioni dei vari personaggi sono state ricreate da zero e donano una sensazione di piacevole vivacità. Le musiche molto orecchiabili sono di remix di quelle proposte nel primo capitolo, molto piacevoli come al solito, anche se rimarcano la mancanza di novità già descritta prima.

Considerando la diffusione del Nintendo 3DS avremmo giocato con piacere un gioco ideato apposta per la ben poco sfruttata console portatile. Peccato, speriamo tutti che esca a breve un capitolo per la serie principale in grado di sfruttare al meglio le caratteristiche 3D. Non potevano ovviamente mancare i minigiochi. Le nostre creaturine dovranno improvvisarsi star della tv nei set cinematografici di Pokewood, qui dovremo seguire un copione e girare alcune scene. Pur non sprizzando originalità (chi ha detto PokeMusical?) si tratta di un minigame assolutamente divertente. Altra novità di tutt’altro spessore è il Pokemon World Tournament, nel quale potremo affrontare fortissimi allenatori provenienti dai titoli passati della serie. Incontrare personaggi come Brock renderà felici tutti i giocatori più datati.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Ci troviamo di fronte a un capitolo conclusivo. Pokemon Versione Bianca/Nera 2 chiude la serie su Nintendo DS con una mega raccolta piena di elementi che faranno felici tutti i giocatori di vecchia data, Pokemon e allenatori delle vecchie generazioni, c’è tutto. Allo stesso tempo se con questo titolo volete avvicinarvi alla serie vi troverete davanti un gioco accessibile, perfezionato negli anni, in grado di donarvi una esperienza memorabile. Pokemon Versione Bianca/Nera 2 non è un gioco originale ma le limature, i miglioramenti e il bilanciamento lo rendono praticamente uno dei titoli migliori della serie. Se ci giocate però da quindici anni qualche volta potreste trovarvi a storcere il naso di fronte al senso si déjà vu.
Pro-1
Longevità alle stelle
8
Contro-1
Poche novità
Pro-2
Gameplay limato alla perfezione
Contro-2
Trama Scontata
Pro-3
Pokemon Bilanciati
Contro-3
Simile al precedente
INFINITO
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