Rocketbirds: Hardboiled Chicken – Recensione
Sono passati diversi mesi dall’arrivo, sul PlayStation Network, dell’interessante Rocketbirds: Hardboiled Chicken, fino all’annuncio di qualche tempo fa, che prometteva l’arrivo del titolo di Ratloop Asia anche su PC, tramite Steam e simili. Beh, il momento è finalmente arrivato e, a conferma che il team di sviluppo non ha voluto fare un “banale” porting, sono stati aggiunti nuovi contenuti che ne aumentano decisamente la votazione finale, rispetto alla controparte uscita su PlayStation 3. Vediamo di chiarirne meglio ogni singolo aspetto.

Ratloop Asia, sezione distaccata di Ratloop Inc. esistente fin dal 1997, col Rocketbirds di qualche mese fa dimostrò di saperci fare, di avere carattere da vendere per scelte stilistiche, per lo meno, ma di dover ancora migliorare in quello che compone il gameplay di un videogame. Rocketbirds: Hardboiled Chicken, difatti, è un platform che non aggiunge nulla al genere, se non renderci partecipi di qualche scelta intelligente e di un livello artistico e musicale d’eccezione. Ambientato ad Albatropolis, controllata da pinguini bastardi, il protagonista del gioco (Hardboiled Chicken, per l’appunto) ha alle spalle un passato difficile, che nel tempo lo ha portato ad essere spietato nei confronti di chi gli ha arrecato tante sofferenze: i pinguini di cui sopra, ma nello specifico Putzki, il loro leader.
La trama, che può essere portata a compimento in quattro/cinque ore, diventa via via più interessante durante i 15 stage che compongono il single-player. Più di tutto, però, il titolo sorprende per la vena creativa dello sviluppatore e nell’essere riuscito a confezionare cut-scene dense di stile e colori vivaci, accompagnate da brani audio (di cui poi torneremo a parlare) semplicemente fantastici. Di stage in stage, verremo a conoscenza del passato del protagonista, ma anche di altri importanti eventi, che pian piano daranno un significato più profondo e giustificato a tutto il gioco, che negli istanti iniziali, in cui potrebbero dare una impressione del tutto diversa e del tipo: “è la solita guerra tra pennuti!” A livello di gameplay puro, Rocketbirds: Hardboiled Chicken non si discosta molto da altri titoli bidimensionali, accostando a fasi shooter con varie tipologie di armi, che sbloccheremo man mano, altre tipicamente puzzle nelle quali risolvere l’enigma di turno facendo uso di oggetti sparsi nelle aree a noi accessibili, oppure sfruttando le unità nemiche tramite una speciale “granata” che ci consentirà di prendere il controllo dei pinguini, per sbloccare un ascensore, un passaggio di vitale importanza e così via. A tutto ciò, aggiungete fasi in-game in volo, mentre si fronteggiano pinguini dotati di lanciarazzi, o altri muniti di mitragliatrice, ed il gioco è fatto. A differenza di quanto molti esponenti del genere facciano, il titolo di Ratloop Asia diventa interessante, e stimolante dal punto di vista videoludico, soprattutto se approcciato nella difficoltà massima, dove il risparmio delle munizioni (esatto, non sono infinite, ma nei livelli sono dislocati vari rifornimenti e ad ogni uccisione i nemici stecchiti ne rilasciano alcune) e dei buoni tempi di reazione nel caso si venga attaccati da molte unità per volta, visto che anche la salute può essere ricaricata soltanto tramite kit, è di vitale importanza.
Si aggiunge all’offerta in singolo anche quella in cooperativa, comprendente ulteriori 10 stage e ben 6 personaggi con cui approcciarla. A differenza della versione PlayStation 3, ecco quindi una grande novità, possiamo prenderne parte anche online, sempre fino a 2 giocatori; cosa, questa, che non era possibile nella versione PS3, che si limitava ad una semplice modalità coop offline. Per quanto riguarda la configurazione dei comandi e l’immediatezza che un joypad può dare, i controlli tramite mouse+tastiera sono stati ottimamente implementati, non facendo così rimpiangere il non possesso di un classico controller Xbox 360 o simili.
I NEW WORLD REVOLUTION SPACCANO!Dal punto di vista tecnico, così come già la versione approdata sul PlayStation Network faceva, Rocketbirds: Hardboiled Chicken è davvero impressionate. Di certo, è uno dei titoli in due dimensioni più ispirati e divertenti di sempre, grazie ad una realizzazione tipica dei cartoon, ad ambienti pieni di dettagli e dalla qualità esaltante, al design dei livelli ben concepito e alle migliorie dal punto di vista tecnico che l’hardware PC ha consentito di ottenere. Lo stesso vale per le animazioni, per gli schizzi di sangue che stravolgeranno le varie location durante gli scontri armati e per le fantastiche cut-scene che immergono il videogiocatore in una sorta di cartone animato da giocare, shakerando il tutto con brani audio d’incredibile valore, i cui autori prendono il nome di New World Revolution. Un gruppo che quasi sicuramente non avrete sentito, ma che in qualche ora di Rocketbirds: Hardboiled Chicken vi metterà una voglia matta di conoscerli meglio, capire chi e cosa sono, o cosa vogliono rappresentare nel panorama musicale mondiale. Questo grazie al fantastico connubio che gli sviluppatori son riusciti a creare, tra scene animate e brani musicali, i quali elevano a dismisura il valore di un prodotto, apparentemente, soltanto accettabile, ma realisticamente degno di essere acquistato ad occhi chiusi visti i soli 7,99 euro richiesti. Peccato soltanto per qualche incertezza sul doppiaggio di alcuni personaggi, che ha limitato un po’ quello che sarebbe potuto essere il voto globale del comparto sonoro.

Finalmente anche su PC |
8 | Alcuni aspetti migliorabili |
La coop, ora, è anche online | ||
| ELETTRIZZANTE | ||
