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Recensione
TESTATO SU MOBILE
15 ottobre 2011, 9:00
SQUIDS
SQUIDS mobile

SQUIDS – Mobile

Solitamente si volge lo sguardo a nomi altisonanti prima di ponderare un possibile acquisto, bistrattando produzioni di software house poco conosciute a causa di comprensibili timori. Ma talvolta proprio queste sono in grado di dar vita a grandi giochi, specialmente su sistemi come gli smartphone, dove si hanno maggiori possibilità grazie al digital delivery, e minor concorrenza da parte delle case di sviluppo più blasonate.

Andremo quindi a scoprire SQUIDS, un curioso mix di elementi tipici dei classici “tira e molla“, piuttosto comuni su questa piattaforma, infarciti con delle meccaniche tipicamente RPG. A capo del progetto i ragazzi di The Game Bakers, ex-sviluppatori della Ubisoft, che lanceranno in questi giorni il loro prodotto sull’App Store.

IL DITO PIU’ VELOCE DEI SETTE MARI

La storia vede protagonista un piccolo gruppo di seppie guerriere, addestrate(?) a combattere l’avanzata della Melma, una sostanza scura e vischiosa che avvolge nelle sue spire ogni creatura vivente e la manipola al suo volere(allegoria della minaccia petrolifera?). L’obiettivo è dunque chiaro: scongiurare la catastrofe e sventare i piani del cattivo di turno. Un copione tanto semplice quanto scontato, ma che si lascia vivere senza problemi grazie a location sottomarine ispirate e  un cast di personaggi dal tono spensierato.

Le meccaniche ricordano molto quelle di un GDR tattico: si muovono le proprie unità di un dato spazio, si attaccano i nemici, si attivano le abilità del caso, per poi passare la mano all’avversario. La mappa di gioco non sarà però suddivisa in caselle, a stabilire il movimento di ogni seppia sarà il nostro indice, con cui dovremo spararle via in perfetto stile elastico. Questa pratica sarà il perno dell’intera avventura, con cui non solo spostarsi all’interno di numerosi panorami subacquei, ma anche danneggiare le creature ostili ed eventualmente scaraventarle fuori dal ring. Il danno e il rinculo prodotto saranno pari alla forza d’impatto, ma sul campo troveranno luogo anche pericolosi ricci di mare, tanto insidiosi quanto utili se si ha l’accortenza di spalmarvi contro qualche nemico, forti correnti che portano via tutto ciò che entra nel loro raggio d’azione, bonus di varia natura e succosi forzieri pieni di perle. Queste ultime rappresentano la moneta sonante del titolo, con cui arruolare nuovi SQUIDS, acquistare equipaggiamenti e oggetti. Per guadagnarne in gran quantità ogni livello è munito di tre sub-quest, rispettivamente la ricerca di una stella marina, invisibile ad occhio nudo e solitamente nascosta nei punti più remoti della mappa, la sopravvivenza di tutti i propri SQUIDS e l’immancabile tempo di completamento(conteggiato in turni). Oppure si può ricorrere a combo o rimbalzi multipli per gonfiare il punteggio ottenuto dalle uccisioni, ma in caso si fosse a corto di perle, sarà possibile acquistarle direttamente dall’app-store in comodi pacchetti(anche se non esattamente economici).

A OGNUNO LA SUA SEPPIA

All’inizio di ogni missione potremmo selezionare 4 seppie che andranno a comporre il nostro party. Come ogni RPG che si rispetti i molluschi si suddividono in classi, ognuna con specifiche abilità e statistiche: gli Scout, forti in attacco ma piuttosto deboli in difesa, in grado di compiere ampi movimenti o devastanti attacchi a catena  grazie allo Scatto, i Pistoleri, gli unici a poter attaccare dalla media distanza senza muovere un dito, i Combattenti, in grado di respingere orde intere di nemici grazie all’abilità Salto, ma di contro lenti e con tratti mediocri, e i Curatori, votati alla cura dei propri compagni anzichè allo scontro diretto. Usare la seppia giusta al momento giusto può risollevare le sorti di una battaglia persa, eppure gli sviluppatori hanno ideato un sistema che limita molto le possibilità del giocatore. Gli SQUIDS infatti potranno agire sempre e solo secondo l’ordine preimposto. Supponiamo per ipotesi di necessitare dell’azione repulsiva del nostro Combattente ad inizio turno, così da facilitare le mosse dei suoi compagni, ma allo stesso tempo sia il terzo nell’elenco delle unità. Bene, se siete convinti ad utilizzare il suo Salto come primo approccio, sarete costretti a saltare il turno dei due SQUIDS precedenti. Di rado hanno luogo dilemmi del genere, ciononostante una scelta di design simile non solo obbliga l’utente a mosse forzate o sgradevoli rinunce, ma toglie spessore all’intera esperienza. Provate ad immaginare una meccanica del genere applicata in un FF Tactics o un Pokèmon a caso, e converrete che si tratta di una scelta piuttosto infelice.

A rimediare a questa situazione ci pensano un cospicuo numero di bonus che appaiono regolamente all’inizio di ogni turno e si presentano ad uso esclusivo delle unità del giocatore(fortunatamente). Gusci protettivi, getti d’inchiostro, boost all’attacco e altro ancora, facili da reperire ma molto efficaci; pur sbilanciando leggermente il livello di difficoltà rimarcano la lacuna sopra illustrata, attenuando il disappunto iniziale.

Ultimo elemento chiave del gameplay gli equipaggiamenti. A differenza della stragrande maggioranza degli esponenti del genere, in SQUIDS questi hanno pura valenza estetica. Più precisamente, equipaggiare un elmo ad un altro non comporterà variazioni nelle statistiche, questo perchè ogni pezzo scovato(perchè prima di acquistarli bisognerà recuperarli dagli scrigni in giro per i livelli) applica istantaneamente il proprio effetto allo SQUIDS compatibile, sommandosi a quello del successivo. Un’idea poco sfruttata a causa dell’esiguo catalogo, ma originale e che ben si sposerebbe anche ad altri brand.

CALAMARI ALLA DERIVA

Dopo lunghe sessioni di gioco, comodamente nella propria camera, clandestinamente sotto i banchi di scuola o sui mezzi pubblici(molte delle quali hanno portato alla fusione del processore), le impressioni sul prodotto The Game Bakers sono molto positive. SQUIDS si rivela immediato e divertente sin da subito, merito di un’interfaccia funzionale e di facile lettura, e una reattività dello schermo capacitivo eccellente. Il livello di sfida si presenta ben calibrato, con una curva di apprendimento equilibrata fino alle fasi finali di gioco, dove subisce una leggera impennata, mettendo a dura prova anche i perfezionisti che non vogliono perdere neanche un soldato sul campo. Il sistema di obiettivi bonus e gli scrigni nascosti garantiscono un buon livello di rigiocabilità, mentre il motore grafico vivace, pulito e dal level design vario e ben strutturato incornicia un quadro di pregevole fattura, impreziosito ulteriormente da una scaletta di orecchiabili jingle dal sapore marittimo.

Se si volessero muovere delle pecche a SQUIDS si potrebbe puntare il dito contro un IA non all’altezza delle aspettative. Nonostante i nemici tendano a radunarsi in aree strategicamente valide e ad assalire in sciami, la loro tendenza a rimanere immobili fino fino all’avvicinarsi del giocatore nel loro campo d’azione scema quella che poteva trasformarsi in un accesa disputa tattica all’ultimo lancio. Come se non bastasse le loro mosse si rivelano spesso scontate e raramente in grado di impensierire seriamente un veterano del genere. Ancora, la longevità complessiva non è elevatissima, limitata ad appena una ventina di livelli. Il gioco sfrutta il supporto a OpenFeint e a Game Center, ma non prevede alcuna modalità multiplayer o sfide extra, il chè risulta problematico nel caso in cui si riuscisse nella tutt’altro che ardua impresa di completare al 100% ogni livello, eliminando ogni stimolo a riprendere in mano il gioco. Sono in ogni caso pecche marginali, che non intaccano un lavoro svolto con passione e ampiamente godibile anche se non si ama il genere, anche in virtù del prezzo estremamente contenuto.

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IN CONCLUSIONE
Una potenziale killer application per sistemi mobile, SQUIDS fa del suo vanto una struttura tanto semplice quanto intrigante e propone una formula di gioco a cavallo tra due generi di rado accomunati. Una piccola "perla" dal modico prezzo e realizzata con cura certosina. I pochi difetti gli precludono la vetta dell'eccellenza, ma per pochi spiccoli avrete tra le mani un titolo pieno di spunti originali e adatto a tutte le circostanze. Il finale aperto lascia intendere che presto o tardi le care seppie avranno un seguito: a quando The Game Bakers?
Pro-1
Gameplay intuitivo e divertente
8.0
Contro-1
IA semplicistica
Pro-2
Tecnicamente valido
Contro-2
Qualche livello in più non avrebbe guastato
Pro-3
Ottimo rapporto qualità-prezzo
Contro-3
Alcune meccaniche da rivedere
COMMENTI