Zeno Clash 2 – Recensione
Dal primo progetto, da molti ancora disprezzato, sono passati quattro anni. Anni che son serviti al team di sviluppo per dedicarsi ad altri titoli come Rock of Ages. Anni che li hanno gettati nella mischia delle software house che contano. Zeno Clash rappresentava una ventata d’aria fresca in un panorama che già nel 2009 mostrava evidenti segnali di declino, proponendo un gameplay che mischiava fasi da picchiaduro ad altre action e sparatutto; a far da sfondo alle purtroppo brevi vicende un paesaggio incredibile, originale, surreale, che sembrava uscito da un’opera d’arte di qualche grande pittore dei bei tempi. La trama, strana e contorta, era uno dei punti forti del gioco di ACE Team, capace di trasportare il videogiocatore di turno e farlo emozionare, mettergli curiosità. Il difetto, quello vero, era la longevità: appena quattro le ore di gioco fornite e, a dirla tutta, anche il sistema di combattimento non era affatto così profondo per poterlo inquadrare come simile a quello di un “vero picchiaduro”. Zeno Clash era il classico “gioco ibrido” ben riuscito, artisticamente impressionante, che aveva qualcosa, anzi tanto, da dire e che riuscì a farsi amare. Così come odiare, del resto, mettendo tutti d’accordo alla corrente di pensiero del “o si ama o si odia”.
Mai come allora, Zeno Clash 2 rientra in questa categoria che, come vedremo, potrebbe creare ulteriore selezione all’interno di quella nicchia di videogiocatori che apprezzò il predecessore. Il perché è presto detto, continuate a leggere…

LIBERI DA TUTTO, IN MEZZO AL NIENTE
Dopo una fase tutorial bene implementata, che ci spiegherà le tantissime combo inserite, il sistema di parata ed attacco da fermo e in corsa, questo secondo episodio della serie riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati. Ghat, il protagonista principale, dopo essersi messo contro PadreMadre, in questo sequel decide di schierarsi dalla sua parte, per un’alleanza di per sé davvero poco credibile, fin dalle battute iniziali. Lo scopo è quello di unire le forze, servirà anche l’appoggio dei suoi fratelli quindi, per abbattere il potere del Golem incontrato nel primo Zeno Clash, dedito all’instaurazione di un regime di ordine e fatto di leggi serie, atte al rispetto reciproco e al raggiungimento di una vivibilità del territorio più sana e tranquilla. Banale, semplicemente banale l’apertura di questo Zeno Clash 2, che già dopo appena qualche minuto di gioco non fa ben sperare su quello che sarà l’eventuale sviluppo. E così è, la trama si rivela essere un semplice pretesto, ideale per giustificare le scazzottate e le fasi di lotta a mani nude che, non possiamo negarlo, regalano più di qualche momento di divertimento. ACE Team per questo seguito ha puntato tutto su una struttura free roaming, annullando di fatto la linearità del primo capitolo che, però, contribuì con molta forza nel rendere possibile il trovarsi dinnanzi ad un racconto credibile e ben narrato, che spaziava tra una serie di location molto varie tra loro, ma sempre magistrali ed incredibili per sensazioni trasmesse. Con questo tipo di impostazione, al contrario, l’esperienza di gioco di Zeno Clash 2 finisce per essere frammentata e frammentaria, non più perno veicolante della produzione. Ed è possibile accorgersene subito: con gli spazi aperti il titolo appare diverso e meno appetibile, visto che le aree di gioco hanno ben poco di rilevante da offrirci, se non panorami artistici d’indubbio pregio; qualche totem da ricercare, qualche arma, poi creature e nemici d’ogni tipo e la ricerca delle quest, con una interazione globale davvero minima e che mal si adatta alla struttura del free roaming e del libero esplorare.
Non è tutto da buttare, chiaramente, a testimonianza di ciò troviamo finalmente un sistema di combattimento come si deve, sul quale gli sviluppatori hanno puntato tanto e lavorato altrettanto. Svariate combo e mosse speciali, con le quali impratichirsi pian piano nel corso dell’avventura, garantiscono combattimenti quasi sempre divertenti e sarà il giusto tempismo, spesso, a decretare il vincitore e lo sconfitto. Schivare e contrattaccare, quindi usare particolari armi per giganteschi nemici, in Zeno Clash 2 è soltanto routine. Le novità, però, non finiscono qui, perché ACE Team ha inserito anche il Carisma, che ci consentirà di ingaggiare degli alleati. Durante la storia, infatti, Ghat potrà circondarsi di amici alleati, utili negli scontri, soprattutto quelli più numerosi; fatto sta che per giocarsi una concreta possibilità di aiuto, i punti Carisma rappresenteranno l’aspetto chiave. Senza di essi i personaggi che potrebbero essere disposti ad aiutarci non vorranno saperne di unirsi a noi, alla nostra causa. Purtroppo, va detto che la loro presenza in campo non è sempre così esaltante e spesso li vedremo sopperire miseramente, rivelandosi poco d’aiuto, ma su quest’aspetto torneremo più tardi. Al contrario, la possibilità di condividere il gioco insieme ad un altro giocatore online la vediamo come un’ottima mossa, che potrebbe spezzare fasi di gioco spesso monotone (soprattutto quelle esplorative) ed aumentare un poco il fattore divertimento.
MAL GIOCATA
Come parzialmente anticipato, Zeno Clash 2 è un videogioco che non lascia le stesse belle sensazioni del predecessore e, a sostegno di ciò, ci sono tutt’una serie di fattori che inficiano in maniera pesante il livello qualitativo e, quindi, quello d’intrattenimento. Il sistema di crescita del personaggio non è mai convincente, durante l’arco della decina di ore che vi serviranno per giungere con fatica ai titoli di coda, e l’eventuale scelta dei compagni alleati, da selezionare prima di uno scontro, mette in risalto imperfezioni tuttora irrisolte: sporadicamente davvero utili nel darci una mano, la loro IA ha evidenziato grosse falle. Non poche volte ci siamo trovati nel dover fronteggiare scontri in totale solitaria, nonostante gli alleati fossero stati selezionati. Non da meno l’inconcepibile struttura di gioco open world, a voler sopprimere quella evidente linearità mostrata anni fa, che disperde e diluisce fin troppo le fasi di gioco, facendole risultare meno interessanti dopo appena un paio d’ore; nonostante la presenza di una mappa, inoltre, spostarsi da una zona ad un’altra non è mai cosa facile, si fa confusione, e spesso si è costretti a girovagare ed andare per tentativi. Assurdo. Allo stesso modo, la trama: uno dei punti focali del primo Zeno Clash è stato distrutto con troppa semplicità e questo non riusciamo proprio a perdonarlo. Perché, se è vero che il prequel durava pochissimo e a livello di gameplay avrebbe dovuto avere più profondità nelle fasi di lotta, in questo Zeno Clash 2 sin dalle fasi iniziali ci sono falle e nonsense epocali sulla storia, che via via tende a mostrarsi sempre meno interessante ed a diventare (come purtroppo spesso accade oggi) uno degli aspetti più approssimativi di queste produzioni low budget. Tale aspetto, più di qualsiasi altro, è difficile da digerire in virtù di quanto fatto quattro anni fa e, con tutta sincerità, non ci saremmo mai aspettati un errore così grave da parte di ACE Team.
Dove Zeno Clash 2 stupisce, o meglio, conferma il lavoro svolto dagli sviluppatori già anni addietro, è nelle location di gioco che non spiccano per dettagli o texture incredibilmente dettagliate, ma nel loro insieme creano un mondo suggestivo e surreale, con svariate tonalità di colori e stranissime creature. A tal proposito, è davvero impossibile non rimanerne rapiti e non soffermarsi più volte su questo o quell’altro scorcio di paesaggio, tanto da distrarvi nel portare a termine questa o quell’altra missione. Meno bene il lato audio, che fa uso di un doppiaggio in Inglese passabile e di qualche brano audio indicato, niente per cui strapparsi i capelli o che rimarrà nelle vostre menti così a lungo.
Combattimenti esaltanti, ora più che mai |
6 | Stravolta la struttura di gioco rispetto al predecessore |
Mondo di gioco | Trama banale e backtracking | |
Missioni secondarie marginali e non gratificanti | ||
| COME GIOCARSI MALE L'ASSO! | ||

