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Recensione
TESTATO SU 3DS
17 novembre 2014, 8:30

Retro City Rampage: DX – Recensione

Citazioni e parodie. Citazioni e parodie ovunque. Questa potrebbe essere la sintetica presentazione di Retro City Rampage se si utilizzassero i popolari meme. Il videogioco, sviluppato da VBlank Entertainment, ormai lo conoscete tutti. Uscito praticamente per tutte le console attualmente in commercio non ha certo bisogno di alcuna presentazione. Fuori dal gruppo degli hardware che hanno accolto questa particolare produzione indie mancava però una console portatile. Il nostro fido 3DS. Come poteva essere escluso? Ebbene anche il Nintendo eShop si è aggiornato, permettendo finalmente ai suoi utenti di poter usufruire di tal pazzia – in formato DX per l’occasione, con alcune migliorie – dovunque essi vogliano.

GRAND THEFTOPOLIS…

Per quanti non lo conoscessero, o non l’avessero mai visto, Retro City Rampage non è altro che una divertentissima parodia dei gloriosi videogiochi e film del passato, in particolare degli anni ’80, le cui fondamenta sono costituite da un’altra pietra miliare come Grand Theft Auto ed il suo open world. Gli omaggi, le citazioni, le parodie sono talmente tante e si susseguono a ritmo talmente veloce che risulterebbe impresa quantomai improba rendervi edotti della cultura videoludica e cinefila dello sviluppatore. Tartarughe Ninja che sbucano da un tombino solo per riempirvi di mazzate, omaggi a Super Meat Boy, Bit. Trip, Batman, Robocop, Rambo, Bionic Commando e chi più ne ha più ne metta. Tornando a noi, vestiremo i panni di Giocatore, uno scavezzacollo dal giubbotto di pelle e dal ciuffo brillantinato, che un bel giorno del 1985 viene assunto dal mega criminale di turno, che fa il verso a Joker, come semplice manovalanza per portare a termine la classica rapina in banca. Le cose, come al solito, non vanno per il verso giusto e il tutto si trasforma in una rocambolesca fuga che si conclude quando una cabina telefonica, accompagnata da scariche elettriche, compare dal nulla. Il buon Giocatore non ci pensa due volte a rubarla, perdendone (sic!) immediatamente il controllo e giungendo nella Theftopolis di un indeterminato 20XX, dove un agitato Doc – con la sua immancabile DeLorean – ci accoglie come grandi eroi del destino e salvatori del mondo e si offre di riparare la nostra bizzarra “cabina del tempo”. Affinché essa sia ancora in grado di viaggiare e di riportarci nel 1985 dovremo procurarci alcuni rarissimi pezzi di ricambio ed è qui che inizia seriamente la nostra avventura nella città di Theftopolis.

Certo, nulla vieta di uscire dalla casa del vecchio Doc e seminare morte e distruzione in tutta la città, come insegna ed invoglia da sempre ogni buon open world che si rispetti. La ridente cittadina, che ci viene presentata con visuale dall’alto (salvo rari casi), è infatti liberamente esplorabile, senza il patema di dover per forza proseguire nell’avventura principale. Sfide di tutti i generi sono sparse ovunque; distruzione totale con i lanciarazzi, sessioni col carro armato e pestaggi inusitati vi attendono in quasi ogni vicolo. Insomma, il vostro diavoletto distruttore avrà pane per i suoi denti. Invece, per chi ha paura di perdere tempo con cotanta ricchezza di situazioni c’è sempre quella che potremo definire “campagna”. Essa è composta dalle classiche missioni principali, le quali vi porteranno ad ottenere i pezzi di ricambio necessari per riparare la vostra cabina del tempo e a combattere i “bad guys”, e le missioni meramente facoltative o secondarie, rappresentate con simboli gialli sulla minimappa, che contribuiranno a farvi racimolare un po’ di punti e di denaro extra, con simpatici lavoretti come, ad esempio, qualche giornata da buttafuori in un bar. Inoltre, per i vanitosi è sempre possibile entrare nei vari negozi ed abbigliarsi coi più vezzosi cappelli in vendita a Theftopolis, oppure perdere ore con i cabinati sparsi per la città che permettono di giocare a giochi come Bit. Trip Run e Super Meat Boy. L’azione si svolge frenetica, senza posa, e le quest sono divertenti e piene zeppe di citazioni. Il problema però rimane ancora una volta la curva di difficoltà di alcune di esse e ciò è davvero frustrante, principalmente per un sistema di controlli sì evoluto (con l’auto puntamento dei nemici ed un sistema di coperture) ma non sempre user friendly, soprattutto a causa della tipologia di controlli della console Nintendo. Capita infatti di dover ripetere più e più volte alcune missioni unicamente per aver sbagliato, nello scarsissimo tempo a disposizione, a premere un determinato tasto oppure per non esser riusciti a muovere il personaggio nella direzione desiderata. Comunque, a parte alcune incertezze nel gameplay, esso è reso volutamente somigliante a quei videogiochi a cui fa il verso e ciò rende l’esperienza di gioco davvero godibile e divertente, soprattutto per le vecchie cariatidi che, come chi scrive, vivono ormai di ricordi.

I GLORIOSI 8-BIT… RIGOROSAMENTE 2D

Retro City Rampage: DX è, semplicemente, un tripudio di pixel colorati e poterli ammirare finalmente su una portatile Nintendo rende davvero giustizia al gioco; più della versione da salotto o da scrivania. La città, i veicoli, gli sprite dei personaggi sono resi in modo quasi perfetto, con buona cura per i dettagli. Omaggio anch’essi all’epoca d’oro dei videogiochi e della Nintendo che fu, riescono ad immergere il giocatore in un torpore nostalgico a 8-bit da cui è difficile staccarsi. Il connubio funziona alla grande. La versione DX per 3DS giunge arricchita di tutte le migliorie che si sono susseguite nel corso di molti mesi e dei diversi hardware. Dal punto di vista meramente tecnico, una generale stabilità si accompagna ad un migliore bilanciamento della difficoltà della maggior parte delle missioni (fermo restando quanto detto prima, ossia che alcune rimangono ancora abbastanza sbilanciate). Fortunatamente, l’aumento dei checkpoint durante l’avventura rende meno insopportabile la ripetizione delle missioni ed è comunque possibile (al contrario dei giochi a cui fa il verso) interrompere la sessione senza troppi rimpianti. Non contiamo invece il “downgrade” subìto per ciò che concerne l’ampiezza della visuale la quale, soprattutto per chi possiede il primo modello di Nintendo 3DS, è ovviamente un po’ più ristretta se paragonata all’altra portatile in commercio.

Il vezzo del 3D non è stato implementato, quindi potete tranquillamente risparmiare batteria disattivandolo del tutto. Ciò che invece ha fatto molto piacere scoprire è stato l’utilizzo del touch screen inferiore, ove è finalmente presente, oltre all’inventario delle armi (velocemente selezionabili), anche una pratica mini-mappa la quale evidenzia i punti d’interesse e rende più agevole districarsi tra i vicoli di Theftopolis, accompagnati da un’immancabile colonna sonora, perfettamente adattata al contesto. Produzioni originali e riadattamenti di brani dei videogiochi del passato possono essere selezionati proprio come in GTA, ossia cambiando stazione radio sempre dal touch screen. I jingle sono ovviamente semplici ed elementari suoni elettronici mixati però a dovere e richiamano costantemente un senso del ritmo assai frenetico che trasuda da ogni punto della pazza creatura creata da Brian Provinciano. Se non lo avete ancora giocato e siete i felici possessori di un 3DS (o di un 2DS), questo è decisamente il momento di rimediare.

LA VERSIONE AGGIORNATA ARRIVA ANCHE SU CONSOLE SONY E PC

Ad oltre due anni di distanza dalla sua prima apparizione, che vide il divertente titolo di Vblank Entertainment imporsi sulla scena indie PC, Retro City Rampage torna finalmente a casa, col suo carico di nostalgia mista ad irriverenza, ma soprattutto con quella versione riveduta e corretta che molti di voi avranno apprezzato (e che potranno apprezzare uguale identica con la prossima uscita per i tre hardware Sony tramite il cross buy) sui ben diversi lidi console. Stranamente, la versione PC infatti difettava ancora dell’aggiornamento DX, con le sue decise (e decisamente riuscite) migliorie ed aggiunte alla già folle formula di base messa in piedi da Brian Provinciano. Come accade per la versione portatile, anche in questo caso comunque è sempre possibile scegliere se giocare la versione di base, oppure la versione riveduta e corretta la quale, in realtà, per chi già possiede il gioco si configura come mero upgrade gratuito. In cosa consiste questo upgrade? Anzitutto, preme sottolineare che i miglioramenti non concernono il puro comparto grafico; oltre a poter scegliere tra la classica palette di colori 8-bit e quella “plus” con colori più fedeli a quanto si desidera rappresentare sullo schermo, non v’è molto altro da dire o da vedere se non quello di apprezzare il nuovo HUD minimalista che rende più chiara e grande la minimappa ed amplia la visuale di gioco, ora wide screen per godere appieno del tripudio ad 8-bit davanti ai nostri occhi. Ciò che conta davvero, però, si trova sotto la carrozzeria. Retro City Rampage DX infatti come dicevamo, apporta alcune decise migliorie all’esperienza di base e ridisegna le oltre sessanta missioni disponibili nella modalità “campagna”, nonché le divertentissime “sfide arcade” in cui testare la propria abilità e confrontarla con quella degli altri giocatori nelle classifiche globali, le quali sono distinte a seconda della versione del gioco utilizzata, ossia quella base o la DX. Dobbiamo purtroppo segnalare la permanenza di una certa farraginosità nei controlli di gioco se si utilizza la tastiera, ma nel complesso bastano poche sessioni di gioco per riuscire a padroneggiare il tutto senza troppe sofferenze. Il movimento a piedi del personaggio e la guida con i veicoli utilizza sempre le quattro croci direzionali oppure, in alternativa, la classica combinazione ‘WASD’ che qualche grattacapo ci ha causato, soprattutto nei momenti più concitati, quando si rendevano necessari repentini cambi di direzione. Il menu di selezione delle armi invece, richiamabile tramite il tasto ‘Tab’, ora è più intuitivo e permette di selezionare velocemente l’arma desiderata, in modo da non togliere troppo tempo al caos che bramiamo di causare a Theftopolis, esplorabile e distruttibile nella modalità libera ed ora ancora più aderente allo spirito che permea lo stile di Grand Theft Auto.

Per chi non avesse ancora messo le mani su questo piccolo gioiellino indie, l’aggiornamento alla versione DX è un ottimo motivo per rimediare a tale mancanza. Tutti gli elementi presenti nella già stupenda versione di “base” sono ora amplificati, con un generale smussamento dei difetti e delle mancanze, le quali si configurano lo più come orpelli aggiuntivi di un’esperienza di gioco che già un paio d’anni fa era già di per sé quasi perfetta. Come ricordavamo, permane ancora qualche incertezza con i controlli a tastiera, ma che supererete tranquillamente dopo qualche sessione di gioco. Se invece siete tra quelli che preferiscono giocarlo “on the go” ricordiamo che Retro City Rampage DX è già disponibile per Nintendo 2DS/3DS, mentre tra poco giungerà anche su PS Vita e potrete condividere i salvataggi e l’acquisto anche con PS3 e PS4. Ricordiamo infine che l’aggiornamento alla versione succitata arriverà a breve anche per le versioni Wii e Xbox 360 del gioco.

Immagine anteprima YouTube

IN CONCLUSIONE
Retro City Rampage è un vulcano inesauribile di citazioni, parodie, tributi dei videogiochi e dei film degli anni '80 e '90. Nato come omaggio alla Nintendo che fu, esso giunge finalmente nella portatile della casa di Kyoto con la sua miglior versione, comprensiva di tutte le migliorie implementate sino ad oggi. Vi sono alcune piccole incertezze nel sistema di controllo e permangono, per alcune missioni, alcuni problemi di bilanciamento della difficoltà. Ad ogni modo esso rimane un gioco dannatamente divertente ed un'ottima occasione per bearsi della propria nostalgia oppure, per le nuove leve, per scoprire piccole chicche perse nei meandri del tempo. Se non lo avete ancora provato, il consiglio è quello di procurarsi una copia (digitale) il prima possibile.
Pro-1
Citazioni, citazioni ovunque!
8.5
Contro-1
Ancora leggeri problemi di bilanciamento
Pro-2
Vederlo finalmente su portatile Nintendo
Contro-2
Qualche piccola incertezza nei controlli
Pro-3
La versione definitiva, con tutte le migliorie sinora apportate
UN TUFFO NEL PASSATO
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