Stick It To The Man – Recensione
Sviluppato da Zoink!, team svedese che si occupa di animazione e game design, e prodotto da Ripstone, Stick It To The Man è un’avventura su piattaforme 2D atipica e schizzata, che conferma un già collaudato talento degli sviluppatori in ambito grafico sfoggiando un character design ispirato e delirante come pochi. Un delirio sapiente e mai superfluo, presente nel disegno quanto nello storytelling e nei dialoghi, che ci ha messo veramente poco a suscitare il riso sulle nostre facce da videogiocatori. Un’avventura fatta di carta e stickers, stilisticamente e narrativamente ineccepibile, ma che presenta un gameplay semplice ed intuitivo purtroppo reo di una longevità e di un livello di sfida tarate entrambe estremamente al ribasso.
Ho dimenticato qualcosa nella tua testaIdeata da Ryan North, già noto per altre stesure di prodotti fuori di testa, la storia di Stick It To The Man trova il suo protagonista in Ray, collaudatore di caschi al servizio della sicurezza sul lavoro, che di ritorno dalla sua donna, Arlene, viene colpito alla testa da un oggetto non identificato che precipita da un velivolo governativo. Risvegliatosi in ospedale si ritrova un lungo braccio rosa che gli fuoriesce dalla testa e grazie al quale lui, e quindi noi, acquisisce la capacità di interagire con lo scenario e con la popolazione allo scopo di spostare oggetti (sotto forma di adesivi) o estrapolare informazioni utili leggendo la mente degli strambi personaggi che popolano il gioco. Se scavando nei desideri più reconditi di un NPC troveremo il desiderio di una bella torta farcita, questa si materializzerà sotto forma di adesivo ed il nostro compito sarà quello o di inserirla nei pensieri altrui (rappresentati da una nuvoletta vuota) o di utilizzarla come oggetto tangibile nel mondo di gioco, in cerca dei giusti incastri per completare il grande puzzle che si rivela essere ogni capitolo. Un’arma straordinaria dunque, di cui il governo cercherà di appropriarsi nuovamente a tutti i costi.
Questa meccanica di gioco fa sì che la componente puzzle spicchi pesantemente sulla componente platform, la quale a conti fatti si limita a richiedere alcuni spostamenti tramite l’utilizzo del braccio mentale (come rampino) e di alcune puntine da disegno (appigli) sparse per gli scenari, allo scopo di districarci tra i “man in black” intenti ad arrestare la nostra corsa. Ray apprende così come utilizzare al meglio i nuovi poteri assunti e soprattutto nuovi adesivi da utilizzare sia per la risoluzione degli enigmi che per facilitare alcune piccole sezioni di fuga: addormentando un inseguitore o mascherandolo da se stesso per fare in modo che gli altri gli vengano dietro. Nulla di particolarmente complicato quindi, anzi, forse fin troppo semplice, ma comunque divertente grazie alla natura umoristica dei monologhi celebrali che di volta in volta ascolteremo, sui quali invero si regge anche l’ottima narrazione di questo titolo.
Fai Via del Corso! È un indirizzo no?Se la componente platform è povera ma tutto sommato piacevole, quella che potremmo chiamare “puzzle”, per quanto decisamente più presente all’interno di questo pacchetto, non è abbastanza articolata da definirsi tale. Vagare per gli scenari, ascoltare pensieri, raccogliere adesivi e cercare i luoghi o i personaggi a cui affibiarli è in sostanza la routine di questo gioco, scandita spesso da associazioni così improbabili che non sempre ci è stato facile azzeccare al primo colpo, ma che una volta trovate, magari dopo tentativi casuali, si scoprono esilaranti e di tanto in tanto geniali. È dunque un prodotto che va quasi visto come un racconto interattivo, nel quale ci si muove a destra e a sinistra, uniche direzioni disponibili, allo scopo di trovare connessioni laddove in linea di massima non se ne vedono, solo per il piacere di vedere che piega prenderà l’assurdo racconto e quali altri personaggi complessati ci si pareranno davanti.
Solo ottime parole da spendere invece per il comparto grafico, brillante e dallo stile autoriale, che un po’ potrebbe anche ricordare il tratto di alcuni cartoni in onda su Cartoon Network, riscontrabile anche in altri lavori minori dello stesso team, in cui non passa inosservato l’intelligente utilizzo della carta e del cartone simulati, utilizzata anche per il character design, che riesce a consegnare la magia di un mondo indiscutibilmente 3D ma quasi completamente privo di volume. Apprezzabile il doppiaggio, disponibile solo in Inglese, anche se non professionale, così come l’impiego di “Just Dropped In” di Mickey Newbury come track principale, pezzo sugli effetti che l’LSD provoca al corpo umano: in tema con il prodotto in questione, se non per l’apparizione dell’allucinogeno, almeno per la follia del prodotto videoludico in questione. Poco nutrito invece il roster dei suoni, dei quali però non si sente affatto la mancanza, focalizzando il titolo esclusivamente su testo ed immagine, come deve effettivamente essere.
la versione su xbox oneA distanza di circa dieci mesi dal suo rilascio, Stick it To The Man è giunto anche su Xbox One e noi di Z-Giochi abbiamo avuto modo di provarlo anche in questa versione, per saggiarne eventuali differenze. Ahinoi, ma tutto sommato la cosa era piuttosto prevedibile, non ci sono differenze sostanziali con le altre versioni; piuttosto, la conferma è che il titolo di Zoink! rimane tuttora consigliato e imperdibile, a dimostrazione del milione di copie digitali vendute soltanto su piattaforme PlayStation. Ecco, se quindi dal punto contenutistico e tecnico non c’è nulla da segnalare, va assolutamente fatto notare il taglio di prezzo piuttosto corposo che ha interessato questa versione per Xbox One. Si è passati dai circa quindici euro richiesti ai tempi del lancio, ai 7,99 euro con cui ora potrete farlo vostro sul marketplace Xbox, un prezzo decisamente basso e abbordabile, che ben si adatta a una produzione indie particolare e riuscita, ma che non dura poi così tanto.

![]() Comparto visivo formidabile |
8 | ![]() Si completa in una manciata di ore |
![]() Narrazione e personaggi squisitamente deliranti e capaci di strappare tante risate | ![]() Basso livello di sfida | |
![]() | ![]() ... Ma decisamente magro | |
Stick it to the man!!! |