Sunless Sea – Un mare da leggere
L’esplorazione è uno degli elementi fondamentali nei videogiochi, questo è quello che hanno pensato in casa Failbetter quando hanno deciso di proporre al grande pubblico il loro Sunless Sea, evoluzione e seguito del gratuito e giocabile via browser Fallen London, avventura testuale, da cui l’ultimo titolo di questa ingegnosa software house ne trae lo stile descrittivo, fatto di storie da leggere. Dopo un periodo di permanenza tra i titoli in Early Access di Steam si presenta finalmente nella sua release finale con una nuova e ricercata veste grafica e pronto a farci scoprire l’ignoto al di là del mare, isola per isola, porto per porto e storia per storia.
Sunless Sea non è quel genere di titolo in grado di piacere a chiunque. Come capitani, siamo chiamati ad esplorare un ignoto mare partendo da, e ritornando a, una Londra Caduta, dal retrogusto steampunk e anche lovecraftiano che permea l’intero titolo, il cui genere risulta piuttosto complesso da definire. La morte permanente e la difficoltà nell’ottenere denaro e risorse, oltre ai combattimenti immediati ma punitivi se non affrontati con la giusta consapevolezza, lo fanno assomigliare ad un roguelike, ma il perno di tutta la nostra avventura, o meglio dire traversata, ruota attorno all’esplorazione. C’è veramente molto da scoprire e vedere assieme alla possibilità di poter scegliere le origini e l’obiettivo di vita del nostro marinaresco alter-ego. Sunless Sea fa suoi molti aspetti tipici dei GDR, accentuati dalla possibilità di acquistare potenziamenti per la nave ed espandere il nostro equipaggio con gli Ufficiali che migliorano le nostre statistiche, come l’attacco oppure altre che, pur sembrando secondarie, sono fondamentali per il completamento delle quest. Infatti nella maggior parte dei luoghi verso cui faremo vela abbiamo la possibilità di approdare in differenti porti. Ed è qui che la vera natura di Sunless Sea si mostra: siamo di fronte ad un’immensa avventura testuale, con oltre 200.000 parole di testo scritte per raccontare storie, quest e descrizioni di grande qualità, in grado di far trasparire la grande fantasia degli autori che sono riusciti a creare un mondo insolito e curioso permeato da un continuo e macabro umorismo. Una semplice frase ci avviserà che i marinai nella nostra nave stanno pregando mentre navighiamo in mezzo al nulla oppure la pazzia sulla nave aumenterà se navigheremo lontano dalle coste e dalla luce portando il nostro capitano, in caso di mancanza di cibo, a mangiarsi gli altri marinai. Questi aspetti, tutti da leggere, sono sia il punto forte che il punto debole di Sunless Sea. C’è chi potrebbe non gradire la mole di testi da leggere e preferire la parte esplorativa e di combattimento in cui si controlla la nave, ma purtroppo questa parte svolge un ruolo più marginale di quanto ci si aspetti, risultando più un riempitivo tra una lettura e l’altra; tuttavia il consumo delle risorse e del carburante durante la navigazione sarà una delle cause principali di morte del nostro capitano, che fortunatamente potrà lasciare in eredità parte della sua grande o piccola fortuna, come metà del denaro o dell’esperienza posseduti, oppure uno degli ufficiali o un pezzo della nave, al successivo capitano che gli subentrerà.
L’avventura si basa principalmente sul raggiungere uno dei tre scopi scelti all’inizio di ogni partita. Per arrivare a ciò dovremmo esplorare a lungo e a fondo il mare e incontrare i suoi abitanti completando diverse quest. Queste ultime sono caratterizzate in maniera abbastanza semplice, infatti per essere completate sarà sufficiente avere nella stiva del nostro naviglio gli oggetti o anche persone richiesti, oppure avremo bisogno che una delle nostre abilità sia già ad un certo livello mentre altre quest si basano più semplicemente sulla fortuna, anche se, maggiori sono le nostre abilità o esperienza, maggiori saranno le possibilità di completarle. Il problema principale sta nel come ci viene mostrato il tutto. Abbiamo a disposizione il Diario di Bordo in cui sono annotate tutte le quest attive, le aree scoperte della mappa, che non sarà visibile finché non passiamo in quella zona, l’equipaggio e l’equipaggiamento della nave e infine il nostro carico, a meno di non trovarci in un porto, in quel caso avremo anche la scheda che ci mostra le varie persone, luoghi e negozi presenti in quel posto. Il tutto risulta molto caotico e poco intuitivo e se aggiungiamo che ogni cosa è scritta, spesso il gioco risulta tremendamente pesante tanto da portare a decidere incautamente quale quest attivare o completare, rischiando quindi di spendere denaro o risorse in maniera sbagliata. Anche gli stessi testi, seppur interessanti e ben scritti, spesso sono più prolissi del necessario, rallentano il ritmo di gioco e ben presto li salteremo a piè pari per poter proseguire velocemente nell’esplorazione. Sunless Sea è però volutamente lento, anche la stessa nave a velocità massima si sposterà lentamente, ma non si tratta di un difetto, ma di una scelta ben precisa e se nelle prime ore di gioco può risultare anche accettabile, partita dopo partita, ci troveremo a svolgere sempre le stesse identiche quest nella stessa mappa, che per ovvie ragioni conosceremo abbastanza bene nelle zone delle immediate vicinanze della Londra Caduta. In ogni caso si tratta di un problema, se così si può definire, veramente secondario, visto che con un po’ di attenzione e facendo spesso vela verso la nostra casa, saremo in grado di sopravvivere a lungo, anche se, soprattutto all’inizio, le morti saranno frequenti. Tuttavia il gioco si basa molto sull’esperienza ed è anche uno degli aspetti più interessanti, perché pian piano diverremo sempre più lupi di mare pronti all’avventura, ma solo se avremo la costanza nel continuare e non arrenderci ai primi spiazzanti momenti, ma che bisogna sottolineare potranno anche portarci ad abbandonare il gioco fin da subito.
Sunless Sea si gioca con una visuale a volo d’uccello centrata sulla nostra nave e volutamente limitata, che ci mostra paesaggi disegnati di grandissima ed ottima qualità: i colori spenti, l’oscurità e la nebbia in mezzo al mare, le decadenti strutture delle città fino ai più imponenti monumenti in mezzo al mare, danno un senso di oppressione e ci fanno apparire piccoli, aspetto che viene amplificato dalla velocità con cui consumiamo il carburante, il quale ci costringe ad un continuo avanti e indietro tale da far sembrare la mappa di gioco ancora più vasta, mentre delle musiche adatte al contesto ci faranno compagnia in vicinanza dei porti oppure, ci abbandoneranno a mare aperto, cioè in mezzo al nulla, lasciando spazio al solo rumore delle onde rispecchiando lo stato stato d’animo terrorizzato dei nostri marinai. È infine doveroso spendere due parole per i nemici, il cui aspetto sarà influenzato dalle zone in cui ci troviamo e spesso avranno anche delle forme insolite, come i Lifeberg, degli iceberg viventi, che cercheranno di affondarci, oppure più classici come le navi pirata. C’è da dire che quest’ultimi vengono rovinati da un sistema di combattimento poco entusiasmante. La nostra nave avrà infatti un’area rossa – espandibile comprando nuovi cannoni – che permetterà di caricare una barra associata ad uno dei nostri sputafuoco quando la nave nemica si trova all’interno di tale area. Una volta carica è possibile far fuoco con la certezza di colpire il vascello nemico, oppure sparare prima che si carichi del tutto, anche se spesso porterà a mancare il colpo e metterci in seri guai, data la forza dei nemici dove anche i più deboli sono in grado di danneggiare gravemente la nave o addirittura affondarla in un paio di colpi. Ciò aumenta la difficoltà e non è negativo, se non fosse per un’IA semplice da mettere alle corde. Infatti è possibile far ruotare la nostra nave in modo tale da non essere colpiti, non perché fuori portata dei nemici ma perché i nemici stessi non riescono più a determinare la nostra posizione anche se ci troviamo accanto a loro.
C'è veramente tanto da scoprire... |
8 | ... E da leggere |
Disegni, musiche ed ambientazioni evocative | L'inglese potrebbe frenare qualche giocatore | |
| Una sana lettura | ||
