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Recensione
TESTATO SU PC
4 febbraio 2014, 9:00
Teslagrad
Teslagrad mobile

Teslagrad – Recensione

Teslagrad è un nome particolare per un gioco indipendente, che si ispira a quel genio di Nikola Tesla, inventore, fisico ed ingegnere elettrico a cui sono dovuti numerosi ed importanti contributi legati all’elettromagnetismo, risultandone – il gioco – strettamente legato per quanto messo in evidenza nel gameplay. Disponibile già da qualche settimana, Teslagrad è riuscito ad emergere e brillare di luce propria in poco tempo, entrando di diritto nel parco dei titoli imperdibili. Sarà per la bellezza e la certosina realizzazione degli sfondi in 2D, o perché ricorda davvero molto Metroidvania, o semplicemente perché in questo ancora spento inizio 2014 è più facile del solito risaltare all’occhio, data la scarsa presenza di giochi importanti o meritevoli d’attenzione; quello che possiamo garantirvi fin d’ora è che Teslagrad è tutto tranne che l’ennesimo titolo indipendente sopravvalutato. Provare per credere.

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ROSSO O BLU?

Nei panni di un giovane ragazzino che improvvisamente si trova immischiato in una cospirazione che coinvolge anche il Re della cittadina di Teslagrad, il titolo di Rain Games ci proietta in modo graduale all’interno di una fantastica avventura, per poi rivelarsi per ciò che è per davvero: un puzzle platform dove si va incontro a morte certa, in cui la chiave del successo starà nell’aguzzare l’ingegno e nel non arrendersi mai. Attraverso una narrazione che non procede attraverso dialoghi o testi scritti, bensì attraverso rappresentazioni teatrali disseminate nelle stanze del castello pieno di insidie, il nostro alter-ego acquisirà poteri ed antiche tecnologie che gli permetteranno di destreggiarsi al meglio tra le piattaforme, potendo in tal modo affiancare alle proprie abilità fisiche – sostanzialmente, quella del salto – altre di tipo tecnologico come guanti o scarpe magiche, che gli permetteranno di scattare velocemente o di creare campi magnetici per trarre dei vantaggi dagli elementi metallici disseminati nei livelli. Che poi è la caratteristica principale che contraddistingue questo Teslagrad dagli altri esponenti del genere.

Il titolo è strutturato in maniera tutt’altro che lineare, componendosi di livelli articolati e molto ampi, senza tempi di caricamento, nei quali andranno risolti gli enigmi di turno attraverso l’uso di poteri ed usando un po’ di materia grigia. A far compagnia ad un avanzamento che spesso e volentieri ci vedrà sopperire a causa di un particolare pericolo o enigma ambientale, perché non sapevamo cosa ci fosse lì ad attenderci, o non si è riusciti a trasferire celermente i nostri riflessi sulla tastiera o sul pad, troveremo dei raccoglibili utili anche nello sblocco degli achievements, così come altrettanti boss. Dai complessi puzzle da superare sfruttando a nostro vantaggio il magnetismo, si arriva così agli scontri coi boss, che non son di certo piazzati nella fine di un livello, ma vanno a rendere ancor più stimolante l’esplorazione degli ambienti, la raccolta dei “power-up” da associare al nostro personaggio, che poi altro non sono che veri e proprio equipaggiamenti, mettendo in risalto l’anima old-school di Teslagrad. Certo, i meno avvezzi a platform di questo tipo, abituati a produzioni più guidate e più semplici, potrebbero in un certo senso sentirsi spaesati, ma la possibilità di consultare una mappa – aggiornata in base alla nostra posizione – tramite la pressione del tasto ‘TAB’ sulla tastiera risolve ben presto quello che sarebbe potuto essere un problema ben più grande. Sfruttando le solite meccaniche platform, gli sviluppatori hanno avuto la furba idea di aggiungere quel qualcosa in più che rende Teslagrad diverso dagli altri: i poteri magnetici ci permetteranno di caricare gli oggetti metallici con una carica negativa o positiva, in modo tale che se messi a contatto possano seguire i comportamenti fisici che tutti conosciamo, sfruttando il principio di attrazione e di repulsione magnetica. Ruota tutt’intorno al magnetismo, ecco quindi spiegato il nome del videogioco, e le situazioni proposte dagli sviluppatori son davvero tante: ognuna di queste richiederà approcci diversi ed un pizzico di astuzia, senza la quale in Teslagrad non supererete nemmeno il menu d’apertura. L’unica cosa di cui non si può esser pienamente contenti riguarda la precisione dei controlli non sempre perfetta, né tramite tastiera e tanto meno tramite gamepad, e questo potrebbe provocare qualche morte accidentale, ma niente di così drammatico; situazione che potrebbe anche esser risolta tramite qualche patch, o che vedrà le necessarie e dovute migliorie nelle versioni per console, ad oggi non ancora disponibili, confermate su PlayStation 3, PlayStation Vita e Nintendo Wii U.

Il titolo di Rain Games comunque eccelle anche nei comparti tecnici, non solo dal punto di vista del gameplay. Attraverso l’esplorazione non-lineare di cui sopra, sarà possibile “perdersi” in oltre cento tavole disegnate a mano che vanno a fare da sfondo al nostro protagonista, una volta all’interno del castello, altre immerso nelle rovine dello stesso, evidenziando un rimando alla visione della vecchia Europa in chiave steampunk. Non è da meno la progressione dello storytelling che non avviene tramite linee di testo o dialoghi, ma con semplice arte visiva teatrale che in parte ricorda il titolo approdato a fine 2013 su PlayStation 3, Puppeteer. Ciò non fa altro che aiutare Teslagrad a crescere col passare delle ore, instaurando atmosfere congeniali alla tipologia di gioco, che vanno a suscitare nel giocatore svariati stati d’animo: dalla calma di una situazione apparentemente tranquilla all’agitazione legata ad un inseguimento, dalla preoccupazione che emerge in fasi di gioco caratterizzate da scarsa illuminazione ad altre più frenetiche, come quelle riguardanti le boss fight. Ogni piccolo dettaglio, in quello che spesso e volentieri sembra un quadro in movimento, è al suo posto; anche le animazioni sono convincenti, così come la disposizione delle fonti di luce e dei campi magnetici. In aggiunta, una soundtrack priva di sbavature che spazia da classici orchestrali a brani d’ispirazione russa, col giusto mix metal ed elettronico che in un contesto del genere – anche se potrebbe sembrare assurdo – non stona affatto.

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IN CONCLUSIONE
Teslagrad è una piacevole e gradita sorpresa, un titolo che a fronte di un prezzo decisamente onesto (poco meno di nove euro) saprà regalarvi ore di divertimento ed imprecazioni assortite. Qualche piccola imprecisione nei controlli, come detto nel corpo della recensione, ne limitano in parte la nostra valutazione, comunque esaltante e di rilievo, per quello che è uno dei titoli indipendenti più carini e consigliati degli ultimi mesi. Ha tutto per entrare nei vostri cuori: comparti tecnici di spessore, meccaniche semplici ed immediate ed un grado di difficoltà che va verso l'alto, puzzle intriganti, buona rigiocabilità dopo le quattro/cinque ore necessarie per portarlo a termine ed un prezzo a buon mercato. Non inserirlo nella propria libreria di titoli digitali, appena se ne ha la possibilità, è cosa da pazzi.
Pro-1
Immediato a livello di meccaniche...
8
Contro-1
Qualche imprecisione nei controlli
Pro-2
… Tanto quanto difficile e ben congegnato nel level design
Pro-3
Comparti artistico e sonoro di livello
MAGNETICO
COMMENTI