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Recensione
TESTATO SU PC
28 maggio 2013, 18:43
The Night of the Rabbit
The Night of the Rabbit mobile

The Night of the Rabbit – Recensione

Daedalic Entertainment: chi non la conosce, anche soltanto per sentito nominare? Quando LucasArts “muore”, quando il mercato del settore tenta di propinarci la solita accozzaglia di sparatutto scriptati e dalla breve durata, quando sono i giochi pieni di falle a livello di gameplay, trama e personaggi a vendere di più, le speranze di trovarsi dinnanzi a qualcosa di davvero valido si affievoliscono di conseguenza. In modo particolare se, a voler proporre qualcosa di unico e magico, è un team di sviluppo indipendente. The Night of the Rabbit, che arriverà domani nei negozi, fin dalle fasi dell’annuncio volle mostrarsi diversa dalle recenti produzioni del publisher/sviluppatore, cozzando da Deponia, avventura dai toni più scanzonati ed a tratti demenziale, ed avvicinandosi al genere fantasy in modo soave ed intelligente, senza disprezzare tinte dark…

The night of the rabbit

JERRY SOGNA…

The Night of the Rabbit nasce grazie a Matt Kempke, acclamato scrittore e designer indipendente nato nel 1980, che si trova con un paio di brevi storie in mano. Storie che diventeranno, presto, le basi per la nascita di una nuova avventura grafica targata Daedalic Entertainment. Dal seguirlo nel processo d’installazione al perderci al suo interno, in un mondo magico capace di liberare la nostra immaginazione, dove tutto sembrerebbe esser possibile e niente è come sembra, è un attimo. Questione di pochi istanti. Nei panni di Jerry, un ragazzino che ha un paio di giorni di svago prima di dover tornare ai suoi obblighi scolastici, faremo presto la conoscenza di un coniglio bianco, Marquis de Hoto, che ci guiderà nella misteriosa Mousewood. Una terra dove le creature possono parlare; una terra pericolosa, piena di mistero. Jeremias Hazelnut, alias Jerry, sogna di diventare un grande mago e in questo mondo parallelo tutto ciò può diventare realtà, ma una forza oscura minaccia i suoi piani. E la vita di tutti. Jerry è l’ultima speranza rimasta ai cittadini di Mousewood, e si troverà difronte a quella che potremmo definire una “sfida finale”, che potrebbe decretare la fine del mondo che una volta conosceva. Le fasi iniziali del gioco consentono al prodotto di attirare ed ottenere tutta l’attenzione necessaria per esser compreso al meglio: una giornata estiva, di sole, una delle tante prima della ripresa degli studi. Jerry, incaricato dalla madre, si reca nel vicino bosco per raccogliere delle bacche, ma di lì a poco farà una strana conoscenza. Una di quelle che ti cambiano la vita, per sempre, nel bene e nel male.

The Night of the Rabbit trae ispirazione dai classici fantasy, impossibile non notare delle somiglianze con Alice in Worderland (tra l’altro, vi è anche un achievement Steam dedicato) e i fondali disegnati a mano, via via sempre più belli per colori e dettagli, che sembrano provenire da un libro di fantasia, confermano queste prime impressioni. L’immedesimazione è forte e tutto ruota attorno al desiderio del ragazzo, attraverso un impianto narrativo di spessore, con personaggi ben caratterizzati e dialoghi densi di rimandi e riferimenti, che costituiscono un complesso d’insieme credibile ed idoneo al tipo di avventura grafica che The Night of the Rabbit è e vuol essere. Potremmo suddividere il titolo in due parti: la prima, attraente per la curiosità di sapere e conoscere, che pian piano ci getta nella mischia prendendosi qualche “momento di pausa”, di sicuro appeal soprattutto nei confronti dei più piccoli più che per il videogiocatore cresciuto. E la seconda, nella quale i temi salgono di livello, diventando più maturi, ed in cui il mondo fatato di Mousewood inizia a mostrarci risvolti a dir poco inquietanti. Tutto questo è supportato da un comparto audio di spessore, con brani sempre adatti alle situazioni ed un doppiaggio in Inglese (con sottotitoli in Inglese) solido, che non eccelle ma non delude assolutamente. Dal punto di vista del gameplay, siamo dinnanzi ad una avventura classica, che utilizza un puntatore intelligente che cambia forma se posizionato su un punto d’interesse con cui è possibile interagire, ed un inventario richiamabile tramite rotellina del mouse, che dà accesso anche ad un diario e ci consente di utilizzare un monocolo col quale ottenere aiuti sugli hotspot presenti nella schermata in cui ci troviamo.

Piccola chicca: il titolo, venduto in quasi tutti i territori in versione digitale su Steam e GOG.com al prezzo di 19,99 € (che diventano dollari su GOG) a partire da domani, sarà disponibile anche in formato retail in Germania, Russia e Repubblica Ceca. Se avete l’opportunità di acquistare dall’estero, magari tramite amazon.de, potrete far vostra la ‘Regular Edition’ allo stesso prezzo, oppure la ‘Premium Edition’ a 24,99 €, che comprende anche la soundtrack del gioco e le storie originali che hanno dato vita a questa “creatura”, narrate in formato di audio libro. A breve dovremmo saperne di più su una eventuale versione UK e sulla localizzazione in Italiano, che se non avverrà per mezzo di FX Interactive potremmo anche non averla proprio, purtroppo… L’aspetto positivo è che nel nostro paese, almeno per quanto riguarda la versione su Steam, il prezzo sarà molto più basso: appena 9,99 € per la versione normale e 12,49 € per quella Premium!

… DAEDALIC PURE!

La conferma della serietà di questo team di sviluppo è arrivata con The Night of the Rabbit, un titolo ben più ambizioso di quel che si potrebbe pensare inizialmente, soprattutto perché è il primo dopo un anno, quello del 2012, pieno di successi e riconoscimenti vari. Il bollino relativo al suo pubblico di riferimento potrebbe però trarre in inganno: il PEGI 3+ è chiaro segnale che The Night of the Rabbit possa essere giocato da tutto e tutti, per gli argomenti trattati e soprattutto per i modi utilizzati, ma dietro la classica dicitura “avventura per i più piccoli” si nasconde ben altro. Si nasconde una doppia personalità, che mette in evidenza fasi di gioco con un ottimo grado di sfida grazie ad enigmi belli complessi che susciteranno l’interesse degli amanti più nostalgici delle avventure grafiche, quelli sempre alla ricerca di un titolo che sappia unire al tipo di esperienza vissuta una sfida vera, senza aiuti di sorta. Un’avventura vecchio stampo, insomma, riconosciuta dallo stesso team di sviluppo come impegnativa e che ci spingerà a perlustrare più a fondo del solito ogni schermata di gioco, tentando di risolvere il problema di turno facendo uso di ingegno e combinando oggetti raccolti nel mentre. Quest’aspetto va anche a vantaggio del fattore longevità, uno dei difetti a cui il team tedesco aveva già messo una pezza in Chaos on Deponia, dopo un primo episodio della serie fin troppo breve. The Night of the Rabbit parte subito forte a riguardo, e a meno che non siate dei geni incompresi o abbiate lavorato e prestato aiuto nelle fasi di sviluppo, l’ultimo capolavoro di Daedalic Entertainment vi terrà impegnati per circa una quindicina di ore. Non sono affatto poche, tenendo conto che a queste dovrete aggiungerne altre per andare alla ricerca di tutt’una serie di collezionabili appositamente introdotti, sempre se vorrete.

Quindi, badate bene nel catalogarlo come “prodotto per bambini”, perché questo titolo riesce a raccogliere a sé videogiocatori di più fasce d’età, aprendo le porte del genere anche a chi, magari, si impegna per la prima volta con una avventura grafica. Che non sarà immediata come potrebbe essere l’esperienza di gioco fornita da un FPS del giorno d’oggi, ma sa raccontare divinamente una storia, presentandoci personaggi incredibili e tenendo sempre alta la curiosità. Il “sapere cosa accadrà”, mentre si perlustrano ed osservano gli stupendi scenari di gioco, è uno dei punti forti di questo videogioco. Alla fine, come Jerry, chi deciderà di dargli una concreta possibilità ne trarrà degli insegnamenti; insegnamenti che spesso il medium videoludico non è in grado di dare correttamente, purtroppo.

Immagine anteprima YouTube
IN CONCLUSIONE
Fin dall'hands-on pubblicato qualche settimana fa capimmo che The Night of the Rabbit non sarebbe stato un buco nell'acqua, anzi avrebbe confermato quanto di buono il team di sviluppo tedesco stesse facendo negli ultimi anni. La versione beta finale, differente da quella anteprimata che conteneva appena un sesto del gioco completo, presenta ancora delle piccoli imperfezioni grafiche e sonore, ma da domani sugli scaffali digitali di Steam e GOG farà capolino quella bug-free, anche se soltanto in lingua Inglese. The Night of the Rabbit è l'inizio di una nuova serie, una avventura magica e particolare, adatta a tutte le età, anche se il fattore difficoltà impostato verso l'alto potrebbe creare qualche grattacapo ai neofiti. Compratela.
Pro-1
Artisticamente rilevante
8.5
Contro-1
Solo in Inglese
Pro-2
Buon grado di difficoltà
Contro-2
Qualche glitch da risolvere
Pro-3
Longevità assicurata
Contro-3
Potrebbe rivelarsi frustrante per i neofiti
IMMERSI IN UN MAGICO MONDO FATATO
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