The Nightmare Cooperative – Recensione

The Nightmare Cooperative è un particolare roguelike sviluppato per Steam ed approdato da poco anche sullo store Apple. Peculiarità del titolo è sicuramente il suo andamento a turni, cosa che, assieme ad un approccio grafico e sonoro originale, lo rende indubbiamente interessante nell’ambito del panorama dei giochi indipendenti. Noi di Z-Giochi lo abbiamo provato negli ultimi giorni ed è giunta l’ora di dirvi la nostra a riguardo!

Sebbene sia presente una trama appena accennata, attraverso la quale viene giustificata la nostra presenza all’interno del dungeon di gioco, possiamo dire che sicuramente non sarà l’intreccio narrativo a spingerci a giocare il titolo. Quest’ultimo fa infatti del gameplay il punto di forza, usando l’abbozzata storia di gioco come una semplice scusa introduttiva. Ed ecco quindi che toccherà a noi condurre gli stravaganti eroi del titolo alla ricerca dell’oro presente nelle stanze dei sotterranei da esplorare, sotterranei rigorosamente procedurali, il cui unico elemento stabile rimane esclusivamente la difficoltà.

Come già accennato siamo di fronte ad un turn based roguelike, cioè ad un puzzle game d’avventura, con elementi casuali e successione temporale a turni, cosa da non sottovalutare ai fini dell’approccio di gioco e della strategia da adottare. Il gameplay in quanto tale, come spesso accade, è semplicissimo: ci muoveremo lungo il livello di gioco (tutto già completamente visibile e suddiviso in quadrati rappresentanti il nostro movimento) con le frecce direzionali, mentre azioneremo le mosse speciali dei nostri personaggi con la barra spaziatrice. Il resto è semplicemente tattica e ragionamento. Abbiamo quindi una mappa divisa in quadrati di movimento, un punto di arrivo (delle scale) attraverso le quali passare al livello successivo, nemici e numerose barriere architettoniche che rendono il passaggio ancora più difficile. Il tutto amalgamato dallo stile a turni, elemento non da poco. Muoveremo quindi il personaggio con le frecce di un solo passo, cosa che faranno contemporaneamente anche tutti gli altri esseri ostili. Altro fattore interessantissimo è che il movimento degli eroi a disposizione è condiviso: in poche parole i PG si sposteranno tutti assieme con un unico comando, rendendo il tragitto molto complesso da prevedere e calcolare. Ci renderemo presto conto pertanto che anche i muri e gli ostacoli solidi potranno, anzi dovranno, essere sfruttati con intelligenza, rappresentando l’unico modo che avremo di poter modificare la posizione della formazione del gruppo. Il combattimento è basilare: ogni contatto con i nemici costa un cuore, finiti i quali il personaggio morirà irrimediabilmente. Le azioni speciali, ognuna peculiare del combattente che la mette in atto, potranno essere attivate al costo di un mana (una pozione blu) e solo quando ci saranno le condizioni adatte, le quali si paleseranno automaticamente con un cambiamento del colore e dell’atteggiamento del personaggio. Ovviamente spesso saremo costretti ad attivare più di una mossa, essendo impossibile, come con il movimento base, impartire ordini selettivi. La caratteristica principale del gioco rimane insomma la comunione di azione del nostro party, comunione che trasforma il gameplay in qualcosa di sicuramente più originale e difficoltoso dei soliti puzzle game. Ad aggiungere pepe a quello che alla lunga potrebbe essere un sistema complesso ma monotono, ci pensano i vari personaggi di gioco, piuttosto numerosi, ed attivabili solo una volta trovati e toccati, dormienti all’interno del dungeon. Il gruppo con il quale affronteremo le mostruosità del sottosuolo ghiacciato sarà insomma eterogeneo e sempre casuale. In più segnaliamo anche la presenza di numerosi oggetti, atti a potenziare le nostre abilità, nonché pozioni e cuori della salute, assieme a tantissimi mostri. Chiudendo per quanto concerne il lato gameplay, non possiamo che elogiare questo semplice, ma efficace sistema di gioco, grazie al quale riusciremo non solo a passare molte ore davanti allo schermo, ma affineremo anche una certa capacità strategica, rivelandosi spesso sin troppo difficile e per niente banale completare il livello in maniera ottimale.

Tecnicamente The Nightmare Cooperative regala un delizioso spettacolo per gli occhi, con uno stile caratteristico e dai risvolti artistici. Disegni spigolosi ma ben curati, elementi di gioco originali e sempre ben inseriti nell’ambientazione, strutture dei livelli sempre competitive e mai troppo ripetitive (nei limiti del genere, quello del puzzle roguelike, comunque legato ad una certa ridondanza). Indubbiamente si tratta di un’ambientazione non facile, che potrebbe non piacere a molti utenti, magari poco avvezzi a forme così poco morbide ed approcci grafici alternativi e diversi rispetto agli standard dei dungeon crawler che si vedono solitamente su PC. Anche la scelta dei colori è eccezionalmente originale, con un bellissimo utilizzo delle tonalità del blu, elemento predominante all’interno di quelle che sono delle segrete ghiacciate e caratterizzate dal freddo. Il comparto audio segue a ruota, con dei rumori ambientali interessanti ed un main theme degno di nota, ma forse un po’ meno sviluppato e variegato della controparte visiva. Tutto sommato quindi siamo di fronte ad un prodotto che certo, non può andare oltre la sua natura comunque semplice e poco pretenziosa, ma che è indubbiamente di grande qualità.