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Recensione
TESTATO SU MOBILE
16 settembre 2014, 15:00
The Perils of Man
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The Perils of Man: Chapter 1 – Recensione

IF Games è uno studio indipendente svizzero formatosi da appena un anno grazie a Nathan Ornick, Philipp Zünd e Mike Huber. Tra le sue fila può contare sulla collaborazione di alcune personalità dalle grandi qualità come Bill Tiller, in precedenza designer e artista presso LucasArts (The Dig e La maledizione di Monkey Island per citarne alcuni), lo sceneggiatore Stephen Beckner e lo studio di animazione boutiq specializzato in cortometraggi e spot pubblicitari animati. L’intento era quello di creare un prodotto avvincente con uno stile caratteristico, e secondo noi le premesse in tal senso sono incoraggianti.

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Il mistero degli Eberling

Ana Eberling ha appena compiuto sedici anni e inaspettatamente ha ricevuto come regalo un flaconcino viola da suo padre scomparso ormai da dieci lunghi anni. L’adolescente, piuttosto sveglia, lo prende come un segnale per approfondire i misteri che si celano dietro la sparizione del padre Max, un inventore tenuto in gran considerazione prima dello spiacevole evento che lo ha colpito e di cui non si hanno informazioni certe. Sembra inoltre che le sparizioni siano una “maledizione” di famiglia. Non è certo la prima cosa strana che fa il padre, e per questo lei è sempre stata così curiosa da porsi anche le domande apparentemente più sciocche. Come mai suo padre indossa sempre occhiali da sole, tranne in una fotografia che li riprende felicemente in compagnia, all’aria aperta, quando ce ne sarebbe stato forse più bisogno? Come mai dai filmati disponibili prima della sua scomparsa lo si vede suonare l’allarme antincendio prima che crolli il soffitto di un palazzo dove si teneva un’importante premiazione? Se l’invenzione dei suoi antenati è davvero in grado di eliminare ogni rischio ed incertezza, cosa comporta ciò per l’umanità? Il primo capitolo ovviamente non dà risposta a queste domande, ma inizia a costruire le basi per una narrazione più articolata e funziona bene come gancio per gli episodi successivi.

The Perils of Man: Chapter 1 è un’avventura grafica tradizionale: una storia ricca da approfondire risolvendo enigmi dal più semplice e diretto, a quello che invece richiederà un pizzico di conoscenze pregresse (come ve la cavate con la matematica?). Per sciogliere ogni perplessità e proseguire l’avventura, si avrà a disposizione un inventario dove trattenere gli oggetti raccolti o combinarli per ottenerne di nuovi. È tutto molto chiaro, con gli oggetti disposti in modo circolare intorno al centro che ospita lo spazio per la fusione degli arnesi. Ogni interazione vedrà Ana commentare i nostri gesti, fornendoci sia aiuti che “frasette” simpatiche, ma totalmente ininfluenti ai fini del gioco. La prima parte del mistero ruota intorno ad un vecchio diorama meccanico che nasconde alcuni importanti dettagli pur non chiarendo nulla, anzi la trama si infittisce ancora di più. Il gioco è fluido, anche passare da una stanza all’altra avviene in modo quasi del tutto naturale e gli interni della casa sono ben ricreati e facilmente riconoscibili, in modo da rendere subito l’idea di dove ci si trovi. Ad esempio la camera di Ana si nota subito che è la stanza di un’adolescente con poster alle pareti, libri di scuola, tanto disordine e appunti di chimica (con tanto di Easter Egg a tema Breaking Bad). Anche le personalità dei personaggi sono intuibili e vengono amplificate dallo stile caricaturale utilizzato. La madre, dopo essere rimasta sola, è diventata una persona paranoica, impaurita di perdere anche la figlia e quindi piuttosto apprensiva nei suoi riguardi, mentre come detto in apertura, Ana è la tipica adolescente curiosa che è disposta anche a contravvenire alle imposizioni della madre.

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IN CONCLUSIONE
Prendiamo una storia misteriosa che si lascia a poco a poco scoprire, ma mentre si pensa di avvicinarsi ad una soluzione si resta con ancora più dubbi; ad essa aggiungiamo delle meccaniche classiche da avventura grafica con ulteriori quesiti da risolvere, un tocco di steampunk, ambientazioni 3D complessivamente curate e nettamente distinte l’una dall’altra e avremo dei presupposti assolutamente interessanti. Il primo capitolo, disponibile gratuitamente, è solo un assaggio di ciò che sarà il gioco completo (circa il 10% stando a quanto dicono gli sviluppatori), ma la sua prova è vivamente consigliata se cercate una storia intrigante con cui passare qualche oretta, a patto che conosciate l'inglese o il tedesco. Ovviamente ci auguriamo di poter provare presto il gioco completo per confermare o meno le prime positive impressioni.
Pro-1
Storia avvincente
7
Contro-1
Purtroppo è solo un assaggio del gioco finale
Pro-2
Puzzle equilibrati
sulle tracce di papà
COMMENTI