The Raven – Legacy of a Master Thief: Episode One | Recensione
Seguendo la scia di team come Daedalic Entertainment, King Art Games costantemente si ricorda che non c’è vita se non ci sono avventure grafiche. Forte del successo ottenuto con la serie The Book of Unwritten Tales, lo sviluppatore tedesco ha passato gli ultimi mesi su un progetto che definire interessante è dir poco: The Raven – Legacy of a Master Thief. Suddiviso in tre episodi, particolarità ormai assunta da tante produzioni soprattutto di carattere indipendente, da qualche giorno è arrivato sugli scaffali digitali il primo episodio The Eye of the Sphinx che va a fare da antipasto ad un secondo episodio in uscita per fine agosto e ad un terzo previsto per fine settembre.
QUEL GIORNO, SUL TRENO…
The Raven è un ladro d’arte che come marchio di distinzione dagli altri comuni e banali colleghi del mestiere lascia una piuma nera sul luogo del misfatto. Ha da tempo messo gli occhi sull’Occhio della Sfinge, da qui il titolo di questo primo episodio “The Eye of the Sphinx”; ad impedire ciò, un abile investigatore e l’aiutante Zellner, un poliziotto svizzero panciuto e con un paio di baffi che sprizzano simpatia, attento ad ogni minimo dettaglio e che ci consentirà di scoprire parte dei misteriosi eventi narrati in questo primo spezzone di gioco. Dopo una piccola anticipazione in formato video, che mette bene in risalto la destrezza e l’abilità del ladro tanto ricercato, The Raven – Legacy of a Master Thief ci introduce all’interno di un treno che valica le Alpi Svizzere, intento al raggiungimento del porto di Venezia, luogo da cui un delizioso battello si spingerà fino alle coste egiziane, avvicinandoci alla destinazione finale: Il Cairo. Come messo chiaramente in evidenza durante le circa cinque ore di gameplay richieste per arrivare ai titoli di coda, e se non bastasse ci sono le recenti dichiarazioni di uno degli sviluppatori a confermare ciò, il gioco va combinare elementi di giallo con una intrigante storia di rapina ispirandosi, anzi facendo un tributo, alle storie di Agatha Crhistie. Così, tra un poliziotto astuto ma dall’aspetto piuttosto buffo, un calvo dottore abbastanza inquietante, uno squattrinato e strafottente violinista, una anziana signora scrittrice di gialli accompagnata da una graziosa donna e dal suo piccolo figlio, quello che dovrebbe essere un tranquillo e rilassante viaggio in treno si trasforma in tutt’altro: nei panni di Zellner le fasi iniziali del gioco, di approccio, si riveleranno molto utili per capire il giusto ed il necessario dei personaggi di gioco che ci affiancheranno nel corso dell’avventura, e saranno altresì importanti per svegliare una piccola parte del nostro cervello nella risoluzione di piccoli intoppi di percorso: vedi la ricerca di una borsetta smarrita, o l’apertura di una porta di una cuccetta chiusasi accidentalmente…
Il resto sarà un susseguirsi di situazioni perfettamente collegate ed amalgamate tra di loro, che alla fine (parziale) dei giochi comporranno un quadro abbastanza esaustivo, ma comunque non completo, lasciandovi quasi inermi e delusi per un finale smorzato di netto. E con un mese di attesa per capire come evolveranno le vicende. Nonostante questo, il ritmo della narrazione procede di buon passo anche a causa della semplicità di base di questo primo episodio, che offrirà anche tutt’una serie di aiuti ai giocatori meno navigati del genere. I punti di interesse non sono mai troppi e lo stesso vale per il materiale da poter raccogliere o analizzare; il resto dovrà essere frutto del vostro ingegno e determinazione: l’associazione di più materiali per la costruzione di un utensile od oggetto utile ai nostri scopi, una analisi più approfondita di alcuni dettagli piuttosto che altri ed alcune fasi aggiuntive non obbligatorie che chiederanno una tornata in più sul prodotto, compongono in breve il prodotto di King Art Games.
PICCOLE SBAVATURE
Il team di sviluppo ha quindi preferito una impostazione di gioco fluida e per tutti, piuttosto che una che avrebbe creato più d’un grattacapo agli avventurieri sparsi per il mondo. Se tutto ciò può facilmente esser perdonato, anche perché le (poche) ore di gioco scorrono via travolgenti, meglio si poteva fare tecnicamente parlando. O meglio, in alcuni aspetti tecnici. Che il budget di sviluppo non sia stato di quelli importanti è chiaro, ma nel primo episodio di questo gioco vengono evidentemente a galla i problemi avuti in fase realizzativa, problemi che intaccano in maniera importante tutto il comparto animazioni. Se, infatti, gli scenari di gioco appaiono ben riprodotti, ispirati, con colori vivaci e tanti dettagli ben riprodotti, ma decisamente meno affascinanti quando gli ambienti si fanno più grossi, King Art Games non è riuscita a creare delle animazioni di livello, che si adattassero ad una produzione poco chiacchierata, verissimo, ma decisamente ottima per trama e tematiche di gioco affrontate. È un vero peccato che anche molte delle animazioni facciali abbiano del grottesco, ad esempio, decantando una perizia non proprio raffinata in tal senso.
Non meno importanti alcuni bug riscontrati in fase di analisi degli oggetti, facendo addirittura scomparire il nostro personaggio e costringendoci al riavvio del gioco e del salvataggio, oppure di problemi con le proporzioni: in una schermata emblematica, dinnanzi al battello, analizzando un auto ci siamo accorti di come, effettivamente, Zellner fosse alto la metà della berlina analizzata…! Al contrario, il comparto sonoro è di assoluto pregio: il doppiaggio in Inglese, sostenuto da sottotitoli in Inglese, è sempre perfetto e senza sbavature, e lo stesso dicasi per ognuno degli effetti sonori a sostegno delle fasi di gioco. Le musiche che ci accompagnano in questo primo stralcio d’avventura, inoltre, pur non così varie compiono sempre in ottimo modo il loro dovere, aiutando trama ed avvenimenti a salire di livello ed interesse in più d’una circostanza.
Trama coinvolgente e buoni colpi di scena |
7 | Troppo semplice |
Personaggi di gioco ben caratterizzati | Qualche problemino tecnico | |
La struttura ad episodi | ||
| CACCIA AL LADRO, CON SORPRESA! | ||



