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Recensione
TESTATO SU PC
3 aprile 2014, 12:00
The Walking Dead: Season Two
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The Walking Dead Season Two: Episode Two – A House Divided

Telltale Games continua con la maratona di rilasci per le due serie che sta portando avanti, The Wolf Among Us da una parte e The Walking Dead Season Two dall’altra, che proprio nelle recenti settimane ha visto l’arrivo del secondo capitolo – A House Divided – su tutte le piattaforme di gioco previste, eccezion fatta su PlayStation Vita per la quale dovremmo avere aggiornamenti a breve.

Volete sapere se gli sviluppatori hanno fatto centro? Se con questo episodio la serie ha cambiato definitivamente marcia, dopo un assestamento verso il basso? Non vi resta che continuare con la lettura.

CLEMENTINE NON È PIÙ SOLA

Non è bello ripetersi, ma quando si parla di titoli di natura episodica è quasi inevitabile. Da qualche settimana il team di sviluppo americano, Telltale Games, ha deciso di rilasciare l’attesissimo secondo episodio della stagione numero due di The Walking Dead; un episodio che era chiamato a placare, almeno un po’, la delusione di un esordio a stento positivo. Le sensazioni erano state quelle di essere dinnanzi ad un titolo che, perso per buona parte il cast di personaggi della prima stagione, faceva fatica a carburare, a proporre spunti narrativi interessanti, comprimari degni di nota, ben caratterizzati. Ed è effettivamente quanto confermato con A House Divided, almeno fino alla prima metà della solita ora e mezza di gioco: lenta, poco interessante, che non regala emozioni anche a causa di uno sviluppo degli eventi frettoloso, poco approfondito, gettato in pasto ai nostri occhi come semplice riempitivo atto ad aumentare quella longevità totale che anche in questo caso latita… Fortuna che nella seconda metà le cose si ribaltano completamente, i colpi di scena trainano l’esperienza di gioco, mentre vengono svelati particolari e retroscena dei “nuovi amici” di Clementine, che continua nel suo percorso di crescita e sembra inarrestabile in tal senso. Persistono ancora delle incertezze su alcuni protagonisti, che magari avranno tempo nei prossimi episodi di farsi apprezzare al meglio, ma quello a cui assistiamo in A House Divided è un intreccio di situazioni e dettagli che vanno a ben definire spunti caratteriali e modi di fare, di agire e di pensare di molti dei chiamati in causa, tra ritorni importanti – niente spoiler, giocatelo e capirete – e connessioni con il contenuto aggiuntivo 400 Days rilasciato nell’estate scorsa. Il risultato è un episodio che ha poco da proporci in termini di sviluppo della storia, ma che riesce a creare i giusti presupposti perché anche la seconda serie possa affermarsi e catturare l’attenzione dei fan e non.

Purtroppo continua ad essere riproposta la formula di gioco molto leggera e spensierata, a cui il team americano di sviluppo s’è tanto affezionata nelle sue ultime produzioni; esplorazione ridotta all’osso, pochi elementi con cui interagire, solite limitazioni al gameplay quali quick time events e perlopiù dialoghi a scelta multipla, che provocheranno apprezzamenti – e non – tra i personaggi di gioco incontrati e/o al nostro fianco. Nemmeno più la “scappatoia” delle scelte lanciata nella prima stagione sembra esser migliorata, rivelandosi come in passato un banale mezzo per tentar di stimolare l’acquirente ad un secondo playthrough che ora, peggio che in passato, si rivela forzato e quasi del tutto privo di senso.

Sull’aspetto tecnico siamo di nuovo dinnanzi alla solita, già analizzata più e più volte, situazione: la seconda serie di The Walking Dead non è particolarmente tirata a lucido, come del resto lo era la prima stagione, a causa di fasi di sviluppo probabilmente più complicate del solito – quindi di tempistiche ristrette e già non rispettate – che non hanno permesso al team americano di curare al meglio ogni dettaglio. Sovente capita di osservare animazioni non molto curate, o qualche problemino sul doppiaggio, mentre le location di gioco – seppur molto ristrette e poco esplorabili – ed alcuni scorci rendono bene l’idea della desolazione in cui i protagonisti di questa vicenda sono immersi, spezzando effettivamente il collegamento con la prima serie attraverso la quale il gruppo si spostava in cerca d’aiuto soprattutto in piccole zone urbane; qui siamo immersi in spazi più ampi, boschivi, ma non solo, che aiutano lo “stacco” dai tragici eventi vissuti lo scorso anno assieme a Lee. La qualità del doppiaggio è come sempre buona ed in lingua inglese, assistita dai soliti dialoghi da scegliere tramite selezione a schermo, mentre gli effetti sonori e la traccia audio finale danno il massimo in termini qualitativi. Per i sottotitoli in italiano esiste già qualche traduzione amatoriale, ristretta ovviamente alla versione PC del gioco, ma i dati di vendita attuali non sono così confortanti da far pensare ad un processo di traduzione e commercializzazione in formato scatolato, come quello avvenuto per la prima serie. È comunque ancora presto per dirlo, vedremo come evolverà la situazione nei prossimi mesi.

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IN CONCLUSIONE
Ci aspettavamo, anzi lo volevamo, un risveglio della serie, dopo un contenuto aggiuntivo di raccordo ed un primo episodio della seconda stagione tutt'altro che imperdibili, ed eccolo arrivato. Certo, anche A House Divided ha i suoi difetti, a partire dalla longevità striminzita a cui si affiancano le solite grosse limitazioni all'esplorazione ed al gameplay, ma il ritorno di un bel personaggio della prima serie e la presenza delle prime connessioni con il DLC 400 Days lo rendono un buon punto di partenza, sul quale costruire qualcosa di importante per il prosieguo della seconda stagione. Se solo la prima metà di gioco avesse avuto la stessa qualità della seconda parte, staremmo forse parlando di uno dei capitoli meglio riusciti della serie The Walking Dead di Telltale Games. A questo punto speriamo che lo sviluppatore si confermi; conferma che è tutto tranne che scontata.
Pro-1
La crescita di Clementine è costante
7.5
Contro-1
Bassa longevità e solite limitazioni al gameplay
Pro-2
Un grande ritorno che smuove le acque nella seconda metà del gioco...
Contro-2
... Ma la prima metà è poco interessante
Pro-3
Connessioni con il DLC 400 Days
Contro-3
Esplorazione ridotta all'osso
RISVEGLIO DA UN LUNGO LETARGO
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