Tiny Barbarian DX: Episode One – Recensione
Ad opera di un piccolo team indipendente composto da soli tre membri dopo una favorevole campagna di Kickstarter, Tiny Barbarian DX è un omaggio ai vecchi action 8-bit, che miscela diversi elementi tratti dai cult del genere per un’esperienza estremamente fedele ai canoni dell’epoca; l’ambientazione fantasy a tema barbarico ricorda infatti classici come Golden Axe o Rygar, mentre la formula di gioco sembra più abbracciare la filosofia dei primi Metroid e Castlevania, barattando tuttavia un level design complesso e intricato in cambio di un ritmo frenetico ed incalzante. Caratterizzato da una struttura episodica, su Steam è da poco disponibile il primo capitolo; gli altri tre, a detta degli sviluppatori, saranno inclusi gratuitamente nella raccolta non appena il loro sviluppo sarà completo. Old-school non solo nella forma, ma soprattutto nella sostanza, Tiny Barbarian DX vanta un elevato tasso di mortalità ed un’infamia come se ne vedono raramente al giorno d’oggi, regalando al tempo stesso immense soddisfazioni una volta afferrate degnamente le redini. A voi la recensione completa.
PER LA FORZA DI GRAYSKULL!Minimale nella presentazione ed essenziale nelle meccaniche, il punto di forza di Tiny Barbarian DX risiede nella cura maniacale del level design, studiato meticolosamente e calibrato al millimetro per mettere a dura prova il giocatore. I livelli sono caratterizzati da una struttura lineare, pattern intuitivi ed un concept piuttosto tradizionale, tra punte acuminate, liane o catene da afferrare al volo, e nemici intenti a pattugliare nervosamente i punti più scomodi, nulla di trascendentale per chi mastica abitualmente platform, ma similmente alle glorie del passato e a riminiscenze à la Super Meat Boy non c’è spazio per il benché minimo errore, ogni salto deve essere ponderato, e le tempistiche perfette, il tutto in circostanze che non consentono esitazioni o istanti per riflettere. Le abilità del nerboruto protagonista si limitano al salto ed all’attacco ravvicinato con la spada, sufficienti per compiere ogni azione nel gioco senza problemi, e sebbene prevedere le varie istanze a schermo sia relativamente semplice data l’IA elementare, la vile disposizione di appigli e piattaforme rende ogni passaggio un inferno, lasciandoci spesso impotenti mentre assistiamo ad un game over prematuro.
Fortunatamente il gameplay non prevede un sistema di respawn limitato, né timer o altre restrizioni, ad ogni morte ci limiteremo a tornare all’inizio dell’area corrente, inoltre avremo a disposizione ben sei punti vita prima di schiattare, una comodità non da poco (eppure non sempre sufficiente, ma tant’è), il fulcro dell’esperienza consiste infatti nel completare l’intero livello tutto d’un fiato (non esistono punti di salvataggio intermedi all’infuori dei checkpoint temporanei) nel minor tempo possibile, un’ora, massimo due, nel caso del primo capitolo, cifra ampiamente scalabile in caso si miri a sbloccare particolari achievement o a recuperare i tesori nascosti negli angoli più improbabili; in alternativa c’è la modalità Orda, una brutale sopravvivenza all’interno di un’arena minuscola contro ondate continue di mostri, ma consideratela poco più di un passatempo, è già un miracolo se si riesce a campare per un minuto. Difficile e parecchio frustrante in alcuni passaggi, Tiny Barbarian DX è un titolo rivolto dunque a una manciata di eletti, dotati di nervi d’acciaio, polso fermo e riflessi fulminei, che sapranno digerire sin da subito il tasso di sfida elevato e a divertirsi nelle condizioni assolutamente sfavorevoli in cui versa il giocatore, che comunque non mancherà di gratificare i più caparbi, specie dopo le interminabili boss fight, merito del sistema di controllo fluido e reattivo, anche da tastiera (l’uso di un pad è consigliato), che permette di spingere al limite le proprie abilità come saltatore.
I contenuti al momento disponibili lasciano quasi intendere che Tiny Barbarian DX sia ancora ad uno stadio preliminare, o una beta, ed effettivamente per il prezzo richiesto il titolo non ha molto da offrire, ma riesce lo stesso a fornire una panoramica piuttosto completa di quanto ha in serbo StarQuail Games per il futuro. Composto da tre sezioni ben distinte, questo capitolo introduttivo sfoggia una notevole varietà di situazioni e contesti, sia come platform che come action, alternando tratti poco accidentati, tempestati di nemici, a traversate funamboliche mentre si evitano giavellotti, cobra e pennuti, senza disdegnare scalate verticali, salti coordinati tra piattaforme mobili, eroismi sospesi nel vuoto e persino fasi a cavallo di un gattone non meglio identificato, ammiccando qua e là ed evolvendosi costantemente senza smarrire la sua identità. Le location sono molto evocative nella loro semplicità, gli sprite una gioia per gli occhi, e che dire delle melodie 8-bit? Basta ascoltarle una volta e ti entrano in testa per giorni. Se il buongiorno si vede dal mattino, non vediamo l’ora di assistere al resto della giornata.
Difficile, ma si lascia apprezzare grazie al buon bilanciamento ed alla precisione dei controlli |
7 | Frustrante, soprattutto nelle fasi conclusive |
8-bit | Prezzo al momento elevato rispetto alla mole di contenuti | |
| CONAN IL BARBARO UN CORNO! | ||
