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Recensione
TESTATO SU PC
17 aprile 2014, 15:00
Tom Clancy’s Ghost Recon Phantoms
Tom Clancy’s Ghost Recon Phantoms mobile

Tom Clancy’s Ghost Recon Phantoms – Recensione

I Ghost Recon sbarcano nel mercato del Free to Play con uno sparatutto tattico multiplayer online in terza persona, proponendosi come alternativa più strategica rispetto ai tanti shooters gratuiti, decisamente più immediati. Sviluppato da Ubisoft Singapore, il titolo tenta di offrire tutto il meglio del franchise di Ghost Recon. I giocatori vengono chiamati ad affrontare battaglie non solo con l’uso delle proprie armi, ma attraverso l’uso di strategie di guerra degne di un vero soldato e, perché no, anche con un pizzico di furbizia. Nella nostra recensione scopriremo se Tom Clancy’s Ghost Recon: Phantoms sarà in grado di tenere il passo nell’ormai saturo mercato degli sparatutto gratuiti online.

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IL RITORNO DEI RICOGNITORI FANTASMA

Non c’è che dire, quello di Ubisoft è decisamente un progetto ambizioso. Recuperando ciò che di buono c’era in Future Soldier, Ubisoft Singapore sembra aver lavorato con solerzia, ma purtroppo non è tutto oro quello che luccica. Una volta giunti al menù iniziale, il primo passo sarà la creazione della classe. Qui verremo chiamati a scegliere tra tre tipologie di soldato: l’Assault, la classica “carne da macello”, il soldato in prima linea, ottimo per i combattimenti ravvicinati, nonchè a media distanza; il Recon, esperto nelle armi di precisione e nel combattimento tattico stealth, con un interessante possibilità di rendersi invisibile per un certo periodo di tempo; il Recon è anche in grado di individuare i nemici che corrono o sparano, per poi segnalarli ai propri compagni di squadra. Per ultimo, ma non per questo meno importante, lo Specialist, dotato di ogni sorta di tecnologia e munizioni, al fine di supportare la propria squadra nel migliore dei modi. Ovviamente, chi entra per la prima volta nel gioco non troverà disponibile l’intera dotazione per il nostro alter ego virtuale, bensì troveremo una base ridotta veramente al lumicino, che potrà essere infoltita grazie allo store, dove potremo acquistare ogni sorta di armi e gadget che renderanno il nostro soldato semplice, un vero e proprio Rambo.

Di particolare interesse, nello store, è il sistema di pagamento: noterete che ogni oggetto ha due prezzi, uno in valuta di gioco e l’altra in valuta reale, molto più bassa rispetto alla prima. Fin qui tutto sembra conforme allo standard degli altri titoli del genere, sennonchè, una volta in-game, il titolo soffre di eccessiva differenza tra chi ha accumulato più ore di gioco, o chi si è potuto permettere acquisti più danarosi, e i novizi, rendendo praticamente imbattibili i primi due agli occhi degli ultimi arrivati. Questo si traduce nel sempre più necessario bisogno di voler l’equipaggiamento migliore nel più breve tempo possibile; essendo la moneta di gioco decisamente più lenta da guadagnare, la tentazione di metter mano alla propria carta di credito diviene sempre più impellente.

Li chiamano i Fantasmi. Sono veloci. Silenziosi. E soprattutto… ONLINE!

Le meccaniche di gioco di Tom Clancy’s Ghost Recon Phantoms, di primo acchito, risultano essere molto simili ai classici giochi in terza persona più comuni, come Ghost Recon: Future Soldier. Di base viene sfruttato il sistema di coperture che è divenuta una qualità basilare per ogni TPS che si rispetti; una meccanica che obbliga il giocatore a muoversi con estrema cautela, avanzando lentamente tra una copertura e l’altra, in modo da poter evitare il più possibile i colpi dei nemici. Tuttavia, il sistema non sembra essere esente da difetti presentando diversi inconvenienti sulla reattività del nostro alter ego, inciampando in coperture non volute o in qualche difficoltà nel rimettersi in marcia. Niente da dire, invece, sul sistema di mira, che compie egregiamente il proprio lavoro; per quel che concerne l’online, il titolo evita con abilità fenomeni di latenza o lag. Qualche problema l’abbiamo riscontrato, invece, con il matchmaking, imbattendoci sporadicamente in eccessive attese, che saltuariamente portavano anche a qualche errore o addirittura crash.

Per quanto riguarda il gameplay, esso non risulta essere troppo entusiasmante; il titolo, più che tattico, incentiva fortemente il camping, facendo dominare incontrastati i cecchini, quest’ultimi di forte presenza sul campo di battaglia nonostante le richieste dei giocatori, nel forum ufficiale, di limitarne la presenza. Presupponendo, inoltre, che un gioco del genere voglia favorire il gioco di squadra, non esiste un vero e proprio sistema che permetta agli utenti di interagire tra di loro al fine di giungere all’obiettivo comune: nessun capitano che possa impartire ordini e nessun sistema, a parte cuffie e chat o creazione di clan e fireteam, che permetta ai soldati di organizzarsi in squadra; questo fa sì che ogni giocatore pensi per se stesso soltanto, con un grosso disinteresse a collaborare con il proprio team. Qualche nota dolente va anche alle armi, che soffrono di eccessivo rinculo sfavorendo la mira; il risultato è che spesso ci troveremo a sparare una grossa quantità di proiettili contornando il nemico senza nemmeno ferirlo (sperando possa morire magari d’infarto, NdR). A minare ulteriormente il gameplay, e soprattutto la longevità, è la penuria di mappe presenti: solo cinque, seppur con discreta varietà ambientale.

Niente da obiettare invece per il comparto grafico, con una più che discreta modellazione dei protagonisti, nonchè degli elementi di contorno, e una texturizzazione di tutto rispetto, il tutto corredato da un più che buon sistema di luci e ombre. L’abbondanza del motion blur, accompagnato da un’ottima profondità di campo, rendono l’esperienza nel complesso a dir poco spettacolare. Niente di eccezionale invece per l’audio, che svolge il proprio lavoro al minimo sindacale, con effetti sonori standard che non colpiscono e né deludono.

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IN CONCLUSIONE
Tom Clancy's Ghost Recon Phantoms aveva tutte le carte in regola per divenire uno dei migliori Free to Play in circolazione. Il titolo non permette di utilizzare appieno tutte le funzioni a cui i programmatori hanno pensato, favorendo invece l'individualismo e il camping. Se a questo aggiungiamo la pochezza di mappe e l'eccessiva presenza di Recon, possiamo certamente affermare che il gioco non riesce a sconvolgere, risultando piuttosto insipido nel complesso. Altra piccola nota dolente - almeno per alcuni - sta nell'impossibilità di utilizzare un joypad, obbligando il giocatore a utilizzare tastiera e mouse. Speriamo in futuri aggiornamenti che possano porre rimedio a queste problematiche.
Pro-1
Free to Play
6
Contro-1
Troppo individualismo e camping
Pro-2
Ottimo comparto grafico
Contro-2
Poche mappe e scarsa dotazione di base
Contro-3
Gameplay che non entusiasma
È GRATIS, MERITA UN'OCCHIATA
COMMENTI