Donkey Kong Country Trilogy
Dopo che il grande Shigeru Miyamoto aveva creato Donkey Kong e Mario (allora Jumpman) nel titolo omonimo: Donkey Kong, uscito nel 1981, Rareware decise di sfruttare al meglio questo personaggio e nel 1994 nasce un titolo destinato ad avere un incredibile successo. Sto parlando di Donkey Kong Country per Super Nintendo, un platform fantastico che per nulla voleva imitare Super Mario, anzi…si differenziava totalmente da quest’ultimo.
Ma andiamo con ordine, dal primo capitolo di questa splendida trilogia, e scopriamo insieme tutto quello che offrì a suo tempo e che può ancora oggi offrire. Infatti, nonostante gli anni siano trascorsi inesorabilmente…questo è un gioco che riesce sempre a divertire perché i platform in 2D sono eterni e la prova concreta è la saga di New Super Mario Bros, ma anche il ritorno del nostro caro scimmione peloso in Donkey Kong Country Returns.
Donkey Kong Country
Il primo titolo della trilogia uscì nell’ormai lontano Novembre del 1994 e, con gli anni, è diventato il terzo titolo più venduto per SNES, dopo i pilastri Super Mario World e Super Mario All-Stars (quindi sì, podio per DKC e non per Zelda).
Il gioco presentò subito qualcosa di interessante, una gioia per gli occhi di chiunque – e direi…soprattutto di quei tempi. Di cosa parlo? Semplice! Della grafica. Questa, infatti, era davvero particolare perché sfruttava una tecnica che permetteva di avere degli elementi o delle animazioni simil-tridimensionali. Pensate quindi all’epoca come era bello giocare a DKC dopo che tutti eravamo abituati – sì, mi metto anche io tra i vecchi anche se non lo sono…ho solo cominciato a 4 anni a giocare eheheh – con i semplici platform. Anche la qualità dei colori e il character design dei personaggi era (ed è) veramente egregia, nonché il level design e la struttura dei livelli che, tra l’altro, nascondevano tantissimi segreti e bonus da trovare. Quest’ultimi erano veramente complicati da scoprire e, credetemi, per riuscire a finirlo al 101%….c’è da scervellarsi parecchio; alcuni di questi erano nascosti veramente bene e solo con un colpo di cul….ehm, di fortuna, era possibile riuscire a scoprirli.
Per quanto riguarda invece l’audio, anche qui veramente un ottimo lavoro, sia per quel che riguarda la riproduzione di tutti i suoni, veramente ben curati, sia per la colonna sonora davvero fantastica – che però raggiunge l’apice nel secondo capitolo di qui ne parleremo più avanti….mitica proprio. Le musiche sono veramente molto belle e si adattano completamente al livello rispettivo. Quelle migliori, secondo me, sono le musiche dei livelli acquatici (splendide) e quelle dei livelli della fabbrica.
Il nostro caro scimmione, Donkey, dovrà recuperare l’immensa scorta di banane rubata dai perfidi Kremlings guidati da King K. Rool.
Con voi ci sarà anche la scimmietta Diddy della quale potrete prendere il controllo proprio come Donkey, mentre ad aiutarvi durante l’avventura ci saranno: Crunky con i suoi consigli (e, soprattutto, con i suoi richiami), Funky che vi farà spostare da un mondo all’altro e Candy che vi permetterà di salvare la partita.
Dovrete affrontare 6 mondi per arrivare alla nave del re dei Kremlings e recuperare l’amata scorta dei Kongs.
Ovviamente non sarà per nulla facile, siccome i livelli, man mano che proseguirete nell’avventura, diventeranno sempre più ostici e complicati, ma niente paura…nulla è impossibile (la difficoltà incrementa parecchio nel capitolo successivo)!
I livelli di gioco, come già ribadito prima, sono davvero fantastici con bonus nascosti ovunque e nemici pronti a farvi tornare a casa. Così, per sconfiggerli, potrete avvalervi di alcuni amici animali come: il rinoceronte Rambi, potentissimo e indistruttibile. Fa a pezzi tutto quello che trova davanti e quindi può anche ritornare utile per scoprire dei bonus. Poi c’è lo struzzo Expresso, dal nome si intuisce, velocissimo; inoltre vi permette anche di raggiungere piattaforme lontane grazie al fatto che riesce a planare, però è molto debole e non sconfigge nessun nemico. Ma andiamo avanti e troviamo Enguarde, la sicurezza dei livelli sottomarini! Il pesce spada che non ha pietà di nessuno (o meglio…quasi). Ritornerà davvero utile per superare orde di nemici che si pongono dinanzi a voi. C’è anche una rana di proporzioni irreali, Winky. Esegue dei salti davvero alti e vi permetteranno di raggiungere luoghi non accessibili ai protagonisti e riesce a sconfiggere tutti i nemici, proprio come Rambi. Infine abbiamo Squaks, ma purtroppo questo aiutante è presente solo in un livello dove non vi è illuminazione e quindi utilizzerà una torcia per mostrarvi dove andare. L’unico aiutante che non potrete utilizzare.
Di tutti gli animali amici ci sono i rispettivi bonus – non utili per il completamento globale, bensì per raccimolare qualche vita extra – ma, chiaramente, non c’è quello di Squaks.
Per quanto riguarda il gameplay del titolo in questione, sappiate che si tratta, ovviamente, di un platform game dove però prenderete il controllo di due personaggi come già ribadito prima. Donkey Kong e Diddy Kong. Tramite il tasto A i due si daranno il cambio e quindi il personaggio che sta avanti sarà quello che guiderete voi. Donkey è uno scimmione, quindi è più massiccio e forte e riesce a sconfiggere alcuni nemici che Diddy può far fuori solo con una capriola, ma ci sono alcuni che può affrontare solo Donkey. Questi, inoltre, può trovare dei caschi di banane o palloncini (che sono extra life) nascosti a terra o tra gli alberi semplicemente dando una bella manata. Diddy, invece, è più agile e veloce e quindi riesce a saltare più lontano e a fare capriole più lunghe. Senza contare che se Diddy va in groppa a qualche animale amico, questi va più veloce proprio perché la piccola scimmietta è più leggera.
Rare ha sempre basato i suoi platform sulla cooperazione e, un esempio, sono i successori di DKC dove è possibile eseguire alcune azioni in più, ma dopo alcuni anni, con Banjo-Kazooie, hanno dimostrato quanto può essere importante questo fattore in un titolo platform e, Banjo, è sicuramente uno dei migliori in assoluto per quanto riguarda qualità e divertimento, nonché originalità.
Andiamo avanti col successore: Donkey Kong Country 2 – Diddy’s Kong Quest.
DIDDY’S KONG QUEST
Il titolo in questione è il secondo capitolo della saga ed è uscito un anno dopo il suo predecessore, dopo il grande successo ottenuto da quest’ultimo.
Probabilmente RARE stava sviluppando già tutti e tre gli episodi contemporaneamente perché era intenzionata a creare una trilogia, altrimenti non si spiegherebbe un simil capolavoro. Infatti, per quanto mi riguarda, Diddy’s Kong Quest è il miglior episodio della saga. Ovviamente avranno tirato fuori tutte le idee durante lo sviluppo del primo e poi le avranno sfruttate negli episodi seguenti.
Partiamo subito col dire che ci sono lievi miglioramenti sia per quel che riguarda la giocabilità, sia per quel che concerne la grafica. Il motore grafico è lo stesso, però i level design sono ancora più spettacolari in questo episodio e anche le mappe dei mondi; inoltre, i colori utilizzati sono ancora più nitidi e dettagliati. Anche il character design di tutti i personaggi è leggermente migliorato e, per quanto riguarda l’audio, qui si raggiunge l’apice. Davvero la miglior colonna sonora della saga. Ci sono delle OST davvero fantastiche e, una delle migliori, se non la migliore, è la Stickerbrush Symphony, davvero stupenda! Per quanto riguarda la longevità, furono aggiunti, oltre ai bonus, anche dei medaglioni DK, uno in ogni livello, davvero ben nascosti. Come se non bastasse sono state aggiunte anche delle particolari Monete Banana per acquistare varie cose e partecipare ad alcuni minigiochi, nonché per salvare (solo la prima volta in ogni mondo è gratis….poi si paga) e le Monete Kremlings che serviranno per pagare Klubba, il quale vi darà accesso ai vari livelli del Mondo Perduto. Se portati a termine tutti i livelli di questo mondo extra, sbloccherete il finale vero. Ovviamente non sarà facile affrontare tutti questi livelli dato che serviranno, appunto, le Monete Kremlings e queste si trovano solo nei bonus (che dovrete anche superare tra l’altro), dando quindi più senso a tutto.
Non mancheranno gli amici animali già conosciuti nell’episodio precedente (non saranno presenti però Winky e Expresso), ma ci saranno anche dei nuovi arrivati.
Questa volta ogni animale potrà caricare un potentissimo colpo per distruggere pareti o altro per scoprire bonus e simili. I nuovi arrivati sono: Rattly, un serpente che riesce a fare dei salti altissimi utilizzando la parte finale del suo corpo come una sorta di molla. Probabilmente prende il posto di Winky, senza contare che salta molto più in alto di quest’ultimo. Ci sarà poi Squitter, un ragno che, grazie alle sue ragnatele, riesce a sconfiggere i nemici e a creare delle basi dove saltare per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Questa volta ci sarà un pappagalo, di nome Squawks, ma ritornerà molto più utile rispetto all’episodio precedente. Questi, infatti, se è verde vola e spara anche noci dal becco per attaccare i nemici, ma quello viola può planare solo verso il basso e non può attaccare. Infine c’è la foca Clapper che non potrete domare, ma colpendola renderà l’acqua ghiacciata per attraversarla; ovviamente non è presente in molti livelli. Inoltre, come con Squaks del primo DKC, qui abbiamo Glimmer che illuminerà il percorso in alcuni livelli acquatici. Come se non bastasse ci saranno dei livelli che dovrete affrontare esclusivamente con gli animali amici.
Questa volta i protagonisti saranno Diddy Kong e la sua fidanzata, Dixie che dovranno salvare Donkey Kong, il quale è stato rapito dai Kremlings. La lettera di riscatto, scambio scorta di banane con Donkey, non intimidisce certamente i Kong, così i due decidono di andare a liberarlo. Il gioco inizia proprio sul Galeone dove si affronta l’ultimo boss dell’episodio precedente, solo che questa volta sarà un vero e proprio mondo che servirà per raggiungere la Kremling’s Island. E’ bello notare che nella world map si riesce anche a vedere la DK’s Island, isola dove si trovano tutti i mondi affrontati nel prequel.
L’abilità di Dixie sarà quella di planare, inoltre, entrambi i personaggi, possono sollevare il proprio compagno e lanciarlo da qualche parte. Quest’azione tornerà molto utile e poi scoprirete perché.
Diddi’s Kong Quest è davvero molto impegnativo e portarlo a termine completamente sarà ancora più difficile del predecessore. La struttura dei livelli, infatti, è molto più complessa e verso la fine la difficoltà incrementa di parecchio, rendendo le cose del tutto più complicate.
E per concludere, passiamo al terzo episodio della saga: Donkey Kong Country 3 – Dixie Kong’s Double Trouble
DIXIE KONG’S DOUBLE TROUBLE
Un anno dopo DKC2 arriva quindi Dixie Kong’s Double Trouble, il quale chiude questa splendida trilogia targata RAREWARE.
Anche qui ritroviamo dei miglioramenti rispetto all’episodio precedente, soprattutto grafici. Per quanto riguarda il gameplay non muta quasi niente rispetto al prequel, ma quel che cambia è la struttura della World Map, questa volta ben diversa rispetto al passato. Infatti per raggiungere i luoghi nuovi sarà necessario sconfiggere il boss di un mondo e questi, quasi sempre, vi rilascerà qualche oggetto particolare da consegnare a Funky Kong che così potrà costruire nuovi mezzi di trasporto. In questo modo l’ordine dei mondi da affrontare può anche essere diverso. Parlando dei mezzi di trasporto, inizierete il gioco con una barca a motore che andrete a recuperare da Funky così da poter accedere ai primi mondi.
Come vi dicevo prima, dei miglioramenti grafici ci sono, il tutto infatti è molto più dettagliato e colorato, però secondo me questo titolo pecca nel level design dei livelli, non avvincente come nel primo e secondo episodio. Non che non siano belli, ma sia il level design che la struttura dei livelli stessi perde qualche colpo in questo episodio. Ciò non vuol dire che non sia un titolo straordinario, ma dovendo fare un piccolo paragone con i suoi capitoli predecessori, va notata questa particolarità.
Per quanto riguarda la struttura di gioco non cambiano poi molte cose. Non ci sarà Diddy Kong perché questi è partito con Donkey e Dixie (ecco perché il titolo dedicato a lei, come con Diddy nel prequel), preoccupata, dopo tempo che non ha notizie, si avventura alla loro ricerca insieme a Kiddy Kong. Per il resto, tutto molto simile a DKC2. In questo episodio altri amici animali “perdono il posto” e solo due sono nuovi (ma forse sarebbe più corretto dire…solo uno): si tratta di Ellie, un piccolo elefante che può aspirare acqua e utilizzarla per sconfiggere i nemici, ma può anche raccogliere dei barili. Inoltre ha paura dei topi e se ne vede uno…scappa a gambe levate. Infine c’è Parry, un uccellino che si trova in una gabbia di legno di alcuni livelli; se riuscite a portarlo a destinazione vi darà un regalo prezioso.
In questo episodio, sparsi per le varie isole, ci saranno anche i Fratelli Orso, i quali sono 13 in tutto e chiederanno degli oggetti particolari e in cambio ve ne daranno altri, da portare ad altri fratelli oppure ritorneranno utili per le imbarcazioni di Funky.
IN CONCLUSIONE
Una straordinaria trilogia! Con questa frase potrei già concludere con il paragrafo finale, ma comunque c’è ancora qualcosa da dire.
Di sicuro il miglior episodio, sia per quanto riguarda la struttura dei livelli che le musiche, nonché i contenuti, è il secondo. Non avrà di certo l’atmosfera del primo capitolo, perché DKC era come se fosse un titolo nuovo quando uscì, qualcosa che non si era ancora visto su uno SNES; un platform molto particolare, insomma. Il secondo e il terzo, però, migliorano tutto, anche se nel terzo ci sono alcune caratteristiche un po’ sottotono, ma non mancano alcune aggiunte davvero interessanti.
I tre episodi comunque si collegano e quindi sarebbe davvero fantastico giocarli uno dietro l’altro. Come sempre, sappiate che per completarli globalmente ce ne vorrà di tempo, ma comunque anche senza dedicarsi a questi vale la pena giocare e di sicuro vi divertirete da matti.
Qualche anno fa uscì anche un nuovo capitolo su Nintendo Wii: Donkey Kong Country Returns, per riproporre questo splendida saga alla nuova generazione. Il titolo non venne sviluppato però dalla mitica RARE, bensì da Retro Studios, i quali hanno saputo fare davvero un ottimo lavoro.
Con questo è tutto!
Saluti dal vostro CT !!



