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Retro
24 settembre 2012, 12:08
Sonic Adventure 2
Sonic Adventure 2 mobile

Sonic Adventure 2

Conversioni, conversioni ovunque. Sembra che i “vecchi” grandi colossi dei videogame abbiano lanciato la moda di convertire i loro migliori capolavori in HD e non siano intenzionati a fermarsi. Ogni tanto il risultato è ottimo, ogni tanto ci fa storcere il naso ma alla fine lo compreremo comunque perché fa breccia nel nostro tenero cuoricino da retrogamers nostalgici (lungi dal tirar fuori discussioni sul “forse fanno port perché non hanno niente di meglio da pubblicare odiernamente”…o forse no?).
Così dopo aver letto l’annuncio di SEGA riguardo ad un prossimo port di Sonic Adventure 2 ho pensato fosse interessante andare ad analizzare un po’ quello che è forse stato l’ultimo capolavoro del Sonic Team, prima di… bhe, prima di altre cose che non erano più Sonic.

Escape from the City

Partiamo riassumendo brevemente la storia. Il malvagio Dr. Eggman scopre grazie al diario lasciatogli in eredità, che l’ancor più genialissimo e malvagissimo nonno Gerald Robotnik aveva costruito un’arma potentissima in grado di polverizzare un intero pianeta. Allettato dall’idea di poter – nuovamente – tentare di conquistare il mondo ne parte alla ricerca, risvegliando casualmente un altro esperimento creato dal nonno: Shadow the Hedgehog. È infatti in questo capitolo che vengono introdotti per la prima volta Shadow e Rouge the Bat, diventati poi due personaggi molto importanti nell’universo del porcospino blu guadagnandosi future apparizioni non sempre apprezzate dai fan.

Ovviamente Sonic non rimarrà con le mani in mano e cercherà, più veloce della luce, di fermare il piano del dottore seguito dai fedeli compagni Tails, Knuckles e (fortunatamente solo come comparsa) Amy.

La trama è forse uno dei punti deboli, interessante ma non particolarmente innovativa, si presenta alquanto confusionaria e con alcune lacune piuttosto importanti (come ad esempio su chi sia davvero Shadow, argomento che viene iniziato ma mai concluso. La sottoscritta ancora se lo chiede.)…
Ma da quando è così importante la storia in un gioco di Sonic? Non c’è nemmeno troppo tempo per pensare, la cosa più importante è… Correre!

IT DOESEN’T MATTER

Diviso in 3 modalità, HERO side, DARK side e LAST, sbloccabile completando le prime due, il gameplay si suddivide in tre tipi.
Con Sonic e Shadow l’azione è veloce e frenetica come nel più classico dei giochi della saga: completare lo stage nel minor tempo possibile, prendendo più Ring possibile grazie alla precisione millimetrica dei salti e delle combo speciali. Sfrecciare ad altissima velocità in spirali mozzafiato e sentirsi lo stomaco chiudere mentre si saltano baratri senza fondo. Questo è Sonic, questo è sempre stato e Sonic Adventure 2 lo rappresenta in pieno con un 3D sfruttato al meglio in ambienti ricchi di particolari.

Tails e il Dottor Eggman sfruttano invece delle sezioni platform. A bordo rispettivamente del Tornado e dell’Egg Walker dovremo completare lo stage saltando su piattaforme in movimento, planare e “volare” in assenza di gravità. Decisamente dal ritmo più lento ma mai noioso potremo accumulare punti con un divertente sistema di “lock-on” sui nemici: più nemici si mirano prima di rilasciare lo sparo, più punti si fanno. Le zone da esplorare sono grandi ma mai dispersive e si ha tutto il tempo per accumulare Chaos Drive e animaletti da dare ai nostri Chao (se non capite di cosa parlo tranquilli… provero’ alla fine di questa recensione a spiegarlo senza dilungarmi troppo).

E qui arriviamo al punto dolente: le sezioni di pseudo caccia al tesoro con Knuckles e Rouge. In poche parole dovrete andare in giro per lo stage collezionando indizi per trovare 3 frammenti del Master Emerald (o tre chiavi in alcuni casi) nascosti nei posti più improbabili. Fin qui tutto bene se non fosse che la grandezza a volte eccessiva degli stage, unita ad indizi sempre molto sibillini e ad una telecamera che di certo non aiuta, rendono il tutto complicato e frustrante, tanto da far digrignare i denti anche al più pacato dei giocatori – n.d.r.: se non sbattere il pad sul tavolo e correre via urlando, sì, la sottoscritta ha visto fare anche questo.
Se nei livelli di Sonic/Shadow la telecamera rimane quasi sempre alle spalle del giocatore e nei livelli di Tails/Dr. Eggman viene usata per esplorare al meglio gli stage, in quelli di Knuckles e Rouge risulta estremamente fastidiosa. Può essere sì ruotata a 360 gradi ma non seguirà il vostro personaggio. Per quanto voi la ruotiate, appena il personaggio verrà spostato essa si riposizionerà automaticamente con angolature sconvenienti, rendendo a volte difficile vedere dove state andando o dove state saltando. Certo va detto che c’è stato un netto miglioramento rispetto al precedente capitolo, ma il problema ancora persiste e bastava forse un piccolo sforzo in più per risolverlo definitivamente.

Punto a favore invece per la rigiocabilità, non solo completare la storia vi porterà via un certo tot di ore, ma prendere gli upgrade per tutti i personaggi, completare le sfide di ogni livello (finire entro un certo limite di tempo, collezionare 100 Ring ecc.) e giocare con i vostri Chao, renderà la vostra permanenza nel mondo dei Chaos Emeralds praticamente infinito.
Ma… ho di nuovo menzionato i Chao… sarà giunto il momento di parlarne?
I Chao sono esserini carini e morbidosi che popolano il Chao World. Quando li troverete saranno solo delle uova e starà poi a voi crescerli e prendervene cura dandogli frutta, Chaos Drive e animaletti per accrescerne le abilità. Potrete portarli a scuola o farli gareggiare o semplicemente divertirvi a vederene le forme, i colori e le varie evoluzioni…una sorta di Tamagotchi complicato insomma.
O li amerete o li odierete, non ci sono vie di mezzo. Personalmente il mio preferito si chiamava Bruno e le gare le aveva vinte quasi tutte…

LIVE AND LEARN

Esteticamente un capolavoro, forse uno dei giochi più belli a livello grafico che siano usciti nella tarda era Dreamcast. Colori accesi, fondali complessi e dettagliatissimi, tanto dettagliati da avere in gioco cartelloni pubblicitari di NiGHTS into Dreams e Phantasy Star Online, palazzi a forma di testa di NiGHTS e ancora easter eggs ad ogni angolo. Mai uno scatto o un calo di frame rate, un gioiello di undici anni fa.

Non dimentichiamoci poi che a rendere grandioso questo gioco ha contribuito in maniera significativa la colonna sonora, composta da Jun Senoue e i Crush 40. Se la concorrenza ci aveva abituato a musichette accattivanti e “cartoonose”, SEGA sceglie per Sonic un sound più profondo e rockeggiante anche con testi dal significato piuttosto profondo.

Colonna sonora che tutt’ora già alla prima nota fa venire la pelle d’oca e da l’energia e la carica giusta per correre, correre e correre!

Immagine anteprima YouTube IN CONCLUSIONE

La frenesia, l’adrenalina e la velocità sono i motivi per cui noi gamers di vecchia data ci siamo avvicinati a SEGA e Sonic. Perchè un porcospino blu con le scarpe da ginnastica rosse che sfrecciava e rotolava per lo schermo non lo avevamo mai visto, e cavolo se era figo. Con il passare degli anni (ahimè, forse son passati anche per lui) la velocità si è andata a perdere, dando sempre più spazio a sezioni platform lente e omologate alla moda del momento. Trovo Sonic Adventure 2 il bilanciamento perfetto, sezioni adrenaliniche e sezioni divertenti e rilassanti, dove il 3D sì, c’è, ma è piacevole e ben sfruttato.
Assolutamente consigliato a chi ancora non lo avesse mai giocato e fosse in cerca di quelle stesse emozioni che ci regalava da bambini.
Perchè quel porcospino con le scarpe rosse… figo lo è ancora!

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